| Questa bella, e lunga, one-shot si basa su due fulcri essenziali: una misteriosa ricerca intrapresa con grande determinazione da un altrettanto misterioso personaggio e un’isola, splendidamente descritta, dall’intensa forza magica. E poi, sì, poi c’è Severus, ma di lui parliamo dopo riservandoci il meglio per finire in crescente bellezza.
Cominciamo dalle affascinanti descrizioni di questa isola vulcanica, che l’autrice conosce ed ama profondamente e di cui ha saputo regalarci gli scorci più intensi ed ammalianti; un’isola dall’interiore natura magica, forza naturale che trasuda ardente dalla terra e pervade chi calpesta le sue pietre.
Le liriche descrizioni sono come pennellate che, con vivida chiarezza, dipingono lo sfondo in cui si compirà l’estenuante e pericolosa ricerca, a partire dallo schermo di falsità del cemento del molo fino alla potente energia magica che si sprigiona dalla terra. Le parole guidano il lettore e il suo sguardo si posa dapprima sulla spiaggia
CITAZIONE La spiaggia nera luccica all’ultimo sole, i granelli umidi sono le lacrime pietrificate del padrone dell’isola.
e poi sul paesino
CITAZIONE Il cono cupo è illuminato dal sole che lentamente sta scendendo dietro di lui. Sottili lame di luce donano scintille dorate al paese, prima che il buio inghiotta ogni cosa in un lento silenzio.
[…]
Mi inoltro nell’intricato dedalo di stradine lastricate che, come sottili cornici di un quadro, costeggiano le piccole case.
È bello seguire da vicino il misterioso personaggio che, nella sua essenziale ricerca, nella notte incombente attraversa il paese e sale in alto ad ammirare il panorama illuminato dalla luna e ci svela l’isola richiamando anche Severus in un appropriato paragone
CITAZIONE Nera e solitaria si erge nella vastità del mare blu cobalto, in balia di tempeste e burrasche, ma resiste e, involontariamente, diventa riparo per naviganti e solitari.
Chiusa su se stessa e piena di una potente energia.
Il vulcano è inizio e fine di se stesso, ma chi abita le sue pendici ha bisogno della sua terra fertile per vivere. Il cono alto e imponente nasconde un’anima di lava incandescente, inquieta e pericolosa.
Alla notte segue l’alba, “un miracolo di pace” in cui
CITAZIONE La luminosa comparsa del sole, in pochi istanti, mi toglie dagli occhi i bagliori notturni del cratere, facendomi assistere a un nuovo e sempre diverso miracolo.
E la ricerca continua, instancabile e inarrestabile, fino a quando “il mantello nero della notte” di nuovo avvolge
CITAZIONE l’isola quasi all'improvviso, con nere e ampie volute.
Ma le bellissime descrizioni continuano, così come prosegue la caccia dello sconosciuto personaggio che, ad ogni costo, vuole trovare Severus. Perché?
L’inseguitore raggiunge il cuore dell’isola e la descrizione racconta il vulcano, l’anima vera dell’isola, il suo potente padrone che accoglie il lettore
CITAZIONE La luce rossa spezza le tenebre e il sangue rovente del padrone dell’isola si lascia scivolare a valle, con un rombo lontano.
E subito dopo ecco un nuovo bellissimo paragone dove l’autrice spende potenti parole per Severus e il suo dolore
CITAZIONE Quest’isola è la sua vera identità.
Lo distingue l’aspetto distaccato e cupo, solitario e scostante. Lo tradiscono solo gli occhi di brace e il cuore ardente.
Ciò che dall’esterno è puro odio e disprezzo cocente, dall’interno è bruciante dolore e profonda delusione.
Nessuno può comprendere una vita spesa nel sangue e nel dolore se chi la vive non apre il cuore agli altri.
Come il vulcano ognuno di noi ha la necessità di avere uno sfogo, un punto della vita che ci permetta di esprimere completamente la vera realtà del nostro essere.
Ogni sofferenza può avere una ragione, ogni peccato può essere perdonato.
La vera essenza di un uomo non può essere l’impassibilità.
Il vulcano si crogiola nei suoi attimi d’inattività per permettersi degli eccessi. A quest’uomo non è mai stato concesso.
Quest’uomo ha vissuto ed operato senza che nessuno riuscisse a comprendere la sua vera natura.
Seguono ancora altre bellissime descrizioni del vulcano ed evocative metafore, da leggere con calma e da assaporare centellinandole, ad occhi chiusi, aprendo solo quelli dell’immaginazione così ben guidati dalle parole dell’autrice. E poi ancora il mare, e il tramonto, e i sentieri come rughe incise nelle pendici del vulcano a renderlo il corpo vivo e pulsante della terra che vibra della sua potenza. E l’isola ti entra definitivamente nell’anima.
CITAZIONE Senza alcuna logica è in grado di stregarti il cuore, in poche ore.
Il secondo fulcro della storia è la ricerca di Severus, ostinata e inesorabile, che il misterioso personaggio intraprende. Quali sono i motivi che lo spingono? Svelarli rovinerebbe la sorpresa della storia, quindi devo stare molto attenta e misurare le parole.
In ogni caso, la ricerca di Severus si risolve ben presto in un vero e proprio inseguimento, con la preda che fugge ponendo a sua protezione ogni tipo di ostacolo, e il predatore che, spinto da un motivo troppo importante (no, non vi dirò qual è!) per poter desistere dal suo obiettivo, continua a trovare il modo per aggirare o superare ogni barriera e, pagina dopo pagina, in un crescendo di ansiosa aspettativa del lettore, si avvicina sempre di più a Severus.
L’autrice è stata bravissima a rendere l’ansia spasmodica dell’inseguimento e della fuga, vissuti con intensità nelle contrapposte visioni (in prima persona) dell’inseguitore che, spinto dalla sua incrollabile motivazione, non può perdere la sua unica occasione, e della preda, Severus, che, forse, alla fine vuole solo farsi catturare per pagare ancora una volta il tremendo prezzo delle colpe commesse nel suo lontano passato.
Del resto lo sconosciuto inseguitore sa che dovrà svelarsi completamente se vuole condurre con efficacia il suo attacco
CITAZIONE Il tempo fugge veloce e non ho voglia di prendere in considerazione altre soluzioni. Non c’è modo di fare quello che devo senza rivelargli le mie vere intenzioni. So che vuole sfuggirmi, ma neanche lui ne conosce davvero il motivo.
mentre Severus (e i lettori) non riesce a comprendere le ragioni di questa ostinata caccia, cosicché sviluppa (insieme ai lettori) diverse ipotesi
CITAZIONE Solo che nulla è quello che crede.
cosicché il predatore si appresta a sferrare il suo attacco finale
CITAZIONE Ciò che mi muove è infinitamente più straordinario e compulsivo di quanto non possa prevedere.
So di essere nel giusto ed è arrivato il momento che ha sempre temuto.
Ora è solo tempo di verità.
Confesso che leggendo anche io ho prodotto molte ipotesi, tra cui anche quella giusta, ma l’autrice è molto brava a creare ambigue incertezze, a far sorgere dubbi e preoccupazioni nonché mille domande che possono anche portare fuori strada il lettore… oppure indirizzarlo alla giusta meta.
Del resto, questo inseguitore sembra conoscere molto bene la sua preda, infatti a un certo punto decide
CITAZIONE di trovarlo dal mare. In questo modo potrò vedere anche le case solitarie, illuminate dalle notti insonni
e solo chi conosce molto bene Severus può sapere delle sue notti insonni e dei motivi che le rendono tali.
Sicuramente questo misterioso personaggio sa anche valutare molto bene la potenza magica di Severus e per questo teme sempre che possa sfuggirgli: è così drammaticamente importante, per lui, raggiungerlo, assolutamente vitale. Anche per la preda stessa…
Il personaggio originale, la cui identità è mantenuta celata fino alla fine da un’appropriata aura di mistero, è delineato molto bene e mi è piaciuto moltissimo per la sua forza e fermezza: diciamo che l’autrice in un certo senso ha saputo stupirmi creando un personaggio che si allontana molto dai suoi soliti canoni, ma che non è però del tutto diverso perché c’è una cosa importante che li accomuna tutti… ma lo scoprirete solo leggendo!
Intanto, ecco un assaggio della sua caparbia determinazione
CITAZIONE Sto giocando con il fuoco, ma le fiamme ardenti sono ciò che cerco. Le colpe vanno lavate con il sangue o con il fuoco, e credo solo la lava di un vulcano possa fare al caso mio.
[…]
Deve sapere che la storia non è ancora compiuta e che io sarò il suo destino.
Il mio compito non è mai stato facile, ora meno di prima.
Perché è qui, e ora, che si combatterà l’ultima battaglia.
[…]
Saprò attaccare e difendere.
Ecco, infine, un altro brano che mi è piaciuto moltissimo, stupendo nella progressione temporale che risulta invertita, e quindi più intrigante, nei suoi reali significati profondi.
CITAZIONE Ci ho messo mesi a superare le barriere che si è lasciato alle spalle. Settimane per capire quali fossero i miei errori. Giorni a studiare il modo per sopravvivere alla mia ricerca. Minuti a decidere se volevo continuare a farlo e secondi a capire quanto tutto questo fosse importante per me e che ogni mia decisione fosse la più giusta.
Mi spiace, non posso aggiungere altro, ho già svelato fin troppo…
E, finalmente, eccoci a Severus! Sì, il meglio l’ho serbato per ultimo!
Severus non è il fulcro della storia, intesa come impianto narrativo: a questa funzione già adempiono in modo esemplare le descrizioni dell’isola e del suo padrone, il vulcano, nonché l’inseguimento con i pensieri del predatore che costruiscono una trama avvincente ed intrigante, difficile da scoprire nei suoi risvolti più reconditi.
No, Severus è l’anima, il cuore, l’essenza stessa della storia! E’ in tutti i pensieri del suo inseguitore, nella sua ostinata determinazione a trovarlo ad ogni costo, è nella forza magica dell’isola, è il filo rosso che tutto collega e chiama a sé, fino alla conclusione che indubbiamente permette al lettore di spaziare ancora con l’immaginazione.
Qui ritrovo il mio adorato Severus, il mago potente che tutto può. E quando la sua possente magia viene infranta, allora Severus comincia a preoccuparsi.
CITAZIONE Non riesco neanche a pensare cosa possa essere così importante perché la potente magia possa infrangersi e permettere a qualcuno di raggiungermi!
Il motivo deve prevaricare ogni interesse e tutti i suoi dubbi.
Chi non ha più nulla da perdere?
Il sole si abbassa dietro il vulcano abbracciando il piccolo paese con l’ultimo saluto giornaliero.
Stasera sono stanco.
La lotta per mantenere forte l’incantesimo mi ha spossato.
È in questa stupenda isola che Severus, sopravvissuto al morso di Nagini, si è rifugiato e ha ritrovato se stesso, la sua natura e le sue vere sembianze (un applauso all’autrice, anche se non posso dire altro!) anche se ancora non ha saputo lasciare dietro di sé i suoi tormenti interiori, seppelliti in un passato che ancora lo attanaglia col rimorso della colpa.
Si tratta di un Severus che sta cercando di trovare un nuovo motivo per vivere, per sperare nel futuro, ma che è ancora e sempre prigioniero di se stesso, incatenato dai tormentosi lacci del suo passato.
CITAZIONE l’energia che proviene da questo angolo di terra aiuta il mio controllo e riesce a guarire le mie ferite. Non tutte, solo quelle che avrebbero dovuto essere mortali.
Le altre, quelle che mi fanno soffrire di più, non potranno mai essere rimarginate.
Questi dolorosi vincoli sono ancora così forti al punto che, in fin dei conti, pur continuando a nascondersi e a cercare di sfuggire allo sconosciuto inseguitore, Severus sa che prima o poi dovrà fermarsi e affrontare in modo definitivo i fantasmi del suo passato. Ma questo avviene proprio quando il mago stava quasi riuscendo a ricominciare a vivere.
CITAZIONE Eppure, negli ultimi tempi, mi sono permesso di sperare, di considerare la possibilità di una nuova vita. Questo mio lasciarmi andare mi ha fatto sentire in colpa e proprio allora è arrivato lui. Quasi una risposta al mio desiderio di ricominciare.
Forse è solo ciò che merito: che qualcuno venga a cercarmi per farmi finalmente pagare le mie colpe.
Allora forse non è opportuno che sfugga a questa giustizia.
Ci sono colpe che neanche il mio stesso sangue potrà mai lavare!
La mia vita è stata un errore, come anche il sopravvivere lo è stato.
L’ho sempre pensato.
Io non merito altre seconde occasioni!
Così i rimorsi continuano ad attanagliargli l’anima, a straziarlo, e, introdotto da una frase di lirica bellezza, ecco ritornare il fin troppo conosciuto dolore.
CITAZIONE Isola di selvaggia bellezza, scabra e incontaminata, dal mare cinta e amata.
Il mare muove il mio cuore. Acqua che mi riporta alla mente altra acqua di un lontano lago.
La pace che trovo d’improvviso in me mi fa paura.
Non posso dimenticare!
Che ne sarà della memoria di coloro che ho ucciso e sepolto nel mio cuore?
Un artiglio graffia di nuovo la mia anima e torno nel famigliare dolore del rimorso.
Il dolore del rimorso e del rimpianto di un uomo che, sopravvissuto a se stesso, se ne è andato via da tutto cercando qualcosa di molto più importante del semplice oblio.
CITAZIONE L’idea non era quella di dimenticare chi ero stato, ma solo di ricordare chi avrei voluto essere.
Ma prima che Severus riuscisse a ritrovare il suo vero se stesso, qualcuno ha individuato il suo nascondiglio e ora cerca di stanarlo, di farlo uscire allo scoperto per affrontare tutte le sue gravose responsabilità. Il mago non riesce ad immaginare altro motivo che la vendetta per quella accanita caccia che ha saputo infrangere ogni sua possente difesa magica, così i suoi rimorsi lo spingono irrimediabilmente a crogiolarsi in questi pensieri:
CITAZIONE Forse è questo che desidera così ardentemente: la mia morte.
Lo capisco, ma adesso che ho placato in qualche modo il bruciante desiderio di farla finita, adesso che il mare e il vento riescono a strapparmi i ricordi e ricondurmi alla pace, adesso che non voglio più morire!
È veramente tremendo quel suo pensiero disperato, quel suo voler vivere, proprio ora, grazie all’isola, al mare e al vento che sono in parte riusciti a strappargli via i suoi dolorosi ricordi…
Ma ancora più tremendo è il seguente pensiero (I miei più sentiti omaggi alla sadica fanwriter celata dietro l’apparente dolcezza dell’autrice):
CITAZIONE Me ne sono andato perché nel nostro mondo ci sarà sempre chi ha avuto un pezzo di vita strappato da me e questo è qualcosa che non riesco a sopportare, non più.
Qui, lontano da tutto, posso relegare quei terribili ricordi in fondo alla mente e richiamarli solo ogni tanto quando sono troppo vicino alla felicità.
Un ultimo brano che mi è particolarmente piaciuto, da brividi, è quello in cui Severus si abbandona al rammarico della sua solitudine, all’unica cosa che conosce davvero bene. Tutto il resto, non lo ha mai avuto, non può averne nostalgia, non può mancargli l’essere amato se non lo ha mai conosciuto!
CITAZIONE E poi come può mancarmi quello che non ho mai avuto?
Sono sempre stato solo.
Sono cresciuto solo, da solo ho preso le mie decisioni più o meno corrette, senza l’aiuto di nessuno ho lavorato e ho fatto le mie scelte. Ed ora di cosa dovrei aver paura ? Di morire solo?
So come si fa: è già successo.
Nulla di tutto questo mi può spaventare.
E di cosa dovrei avere nostalgia?
Non so davvero cosa significhi essere amati, come può mancarmi tutto questo?
L’unica cosa di cui sento il bisogno è la pace, la serenità, la lontananza degli affanni e dal dolore. Questo mi manca.
Anche se non posso rimpiangerlo, perché non lo conosco.
Triste, tristissimo, povero mio adorato Severus!
Be’, poi c’è il finale, ma di quello non posso assolutamente dire nulla. Neppure sapere se vi piacerà, se vi stupirà, se vi soddisferà…
Dovete leggere la storia per scoprirlo!Edited by chiara53 - 23/5/2015, 17:51
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