Il Calderone di Severus

"Conversazioni notturne" di pingui79, Storia consigliata Ottobre 2012 (One Shot - Per tutti)

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Ale85LeoSign
icon11  view post Posted on 2/10/2012, 13:05




Conversazioni notturne di pingui79 - HP Severus - Per tutti


Riassunto: Il regalo della vita talvolta può risultare incomprensibile per chi ha vissuto un’intera esistenza nel rimorso e nel rimpianto. Aberfoth Silente e Severus Piton impareranno a vicenda ad accettarlo, per ricominciare a vivere, per superare il dolore.
Categoria: HP :Severus - Rating: Per Tutti - Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Generale - Altro Genere: introspettivo
Avvertimenti: What if - Epoca: Post 7 anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Altro - Altri Personaggi: Nessuno



Edited by Ida59 - 22/10/2017, 11:50
 
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kijoka
view post Posted on 2/10/2012, 21:23




Lo scopo del concorso “Sei Personaggi In Cerca d’Autore” (per cui la storia è stata scritta) è stato pienamente raggiunto: la storia mi ha regalato piacevolissime emozioni, mettendomi di fronte ad una situazione totalmente nuova.
I due personaggi, che non avevo mai valutato per un confronto, si sono rivelati una fonte importante di sensazioni particolari.
Non avevo mai avvicinato Severus ad Aberforth, ma Pingui mi fornito la soluzione di un ennesimo rapporto interpersonale non concluso, e non solo nell'opera della Rowling.
Confesso di essere riuscita ad immedesimarmi senza alcuna fatica, non solo in Severus ma anche nel Silente rimasto in vita a lui contrapposto.
Ho terminato di leggere con un leggero dispiacere perché, in poche pagine, l'autrice è riuscita a farmi affezionare ad entrambe le situazione psicologiche, tanto che avrei voluto una storia più lunga, che mi permettesse di godere ancora per qualche momento l'ironia e il distacco di Aberforth e l'orgoglioso dolore di Severus.
E' stato un confronto che mi ha molto intrigato e poi appassionato, anche se, devo essere sincera, non è stato subito totalmente apprezzato.
Ma Pingui è riuscita a farmi appassionare alla lettura velocemente e facilmente.
La prima cosa che mi ha colpito è il modo di scrivere: semplice e lineare.
Certo la narrazione in prima persona aiuta davvero moltissimo a tuffare il lettore nei sentimenti e nella coscienza del personaggio, ma Pingui è stata davvero brava a giocare su descrizioni di elementi di vita quotidiana. Proprio questi ti fanno affezionare subito alla persona che sta "parlando" perché in lei rivedi, in qualche modo e immediatamente, qualcosa di te stesso, della tua stessa vita. Con questo espediente mi sono trovata coinvolta e l’autrice ha saputo farmi comprendere ancora meglio i pensieri e le emozioni dei due personaggi.
Ho anche trovato molto appropriato il modo nel quale mi ha fatto intuire in che periodo storico mi trovavo. Il ricordo della guerra, non da molto trascorsa, è richiamato da poche, perfette parole.
Cosa c'è di più tragico dello spezzarsi di tante giovani vite? Soprattutto per qualcuno che giovane non è più sembra solo un inutile spreco di sogni.
Mi sono piaciute molto anche le descrizioni dell'ambiente conosciuto dove si svolge la vicenda.
In particolar modo la nottata delle lucciole. I piccoli insetti sono stati usati come metafora di quello che rappresentano: un mezzo per illuminare il lungo cammino verso una nuova realtà.
I due personaggi sembrano evitarsi per la maggior parte della storia, ma in fondo non fanno altro che cercarsi. Entrambi hanno bisogno di rivedere ciò che hanno vissuto con gli occhi dell'altro. Per capire, per rielaborare e finalmente per risolvere una questione da troppo tempo sospesa.
CITAZIONE
Sorrido: sulla prontezza di spirito di quest’uomo posso sempre contare.

Ho adorato questa frase dove ho piacevolmente ritrovato il carattere burbero di Aberforth e la stessa essenza di Severus. Splendida!
Le emozioni si sono succedute sempre più velocemente, facendomi riscoprire tanti dettagli dei due personaggi, nel loro essere se stessi.
Personaggi che ho trovato molto vicini alla mia sensibilità e a come me li sono sempre immaginati, quindi, per me, estremamente realistici e somiglianti, con reazioni e pensieri che non ho fatto alcuna fatica ad indovinare e ad identificare.
Un Aberforth speciale.
Conserva tutta la dura incomprensione e la sofferenza insiti naturalmente nel personaggio, ma fa trasparire, in alcuni momenti, ciò che è un tratto in comune con il fratello perduto: una pungente ironia.
In pochi momenti ho ritrovato il mai dimenticato Albus in questo nuovo tratto che Pingui è riuscita a mettere in luce in Aberforth.
Mi ha fatto anche ritrovare il piacere di vedere il mio Severus con occhi disincantati eppure generosi.
Mi ha fatto indovinare una nuova possibilità di un futuro prossimo del rapporto tra i due.
In fondo Aberforth è tutto ciò che rimane a Severus di Albus e ora Aberforth può finalmente comprendere situazioni e decisioni che gli erano precluse fino a poco tempo prima.
Mi è anche piaciuto molto il Severus di Pingui: rigido sulle sue posizioni, ma non tanto arroccato in esse da non lasciarsi andare alle sue emozioni.
Emozioni sempre nascoste e mai mostrate a nessuno, ma che sono estremamente esplicite nei pensieri che il lettore ritrova nei brani in cui Severus pensa e parla con se stesso.
Ho provato perfino tenerezza nei confronti di un Piton così sincero con se stesso, che riesce a confessarsi ogni sentimento ed emozione. Mi piace pensare che questo cambiamento sia dato da ciò che è successo e, ancor di più, da ciò che sta succedendo in quei mesi con Aberforth: si studiano, diffidano l'uno dell'altro, ma in qualche modo arrivano a cercarsi, ad aspettarsi.
In tutta la storia, come pure tra i due personaggi, aleggia quella parola, poco pronunciata ma sempre sottintesa: perdono.
Quel perdono che Severus non ha mai potuto avere e che Aberforth non ha mai avuto la forza di dare.
Una parola che può risolvere una vita di dolore come quella di Severus e recuperare una vita di rabbiosa ritorsione come quella di Aberforth.
Perdono per chi ha sbagliato e non può più tornare indietro.
Perdono per chi non ha voluto abbandonare le proprie posizioni per andare incontro ad un diverso punto di vista, lasciano da parte il rancore e l'odio, e per questo ha perso tutto.
Il perdono è qualcosa di cui entrambi hanno un assoluto bisogno e che possono regalare l'uno all'altro.
Questa è la possibilità che serpeggia lungo tutta la storia ed è ciò in cui spera ardentemente il cuore di chi legge per riuscire a regalare una soluzione insperata, quanto possibile, a questa stranissima situazione.
Non posso dire di non essermi aspettata la fine.
Forse, in realtà, era solo ciò che desideravo leggere, anche se ho ben compreso che il finale non era affatto scontato, al contrario!
In ogni modo è il racconto di un importante rapporto, che io non avevo mai valutato, ma che l'autrice ha saputo dipingere in modo splendido, rendendolo reale.
Non solo, ha fatto anche di più, tramite questo stesso rapporto ha dato una soluzione a Severus.
Cosa per la quale non potrò mai ringraziarla abbastanza.
Ki

Edited by chiara53 - 23/5/2015, 17:47
 
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