Il Calderone di Severus

"I tentacoli di mezzanotte" di Querthe, Storia consigliata Maggio 2011 (One Shot)

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Ale85LeoSign
icon11  view post Posted on 1/5/2011, 23:19





I tentacoli di mezzanotte di Querthe - Sezione HP Severus


Riassunto : La notte spesso porta consiglio. Ma per Severus Snape, questo non vale. Per lui, solo incubi.
Categoria: HP :Severus - Rating: Per Tutti - Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Introspettivo - Altro Genere: Malinconico
Avvertimenti: Non per Stomaci Delicati - Epoca: HP 7^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Severus - Altri Personaggi: Nessuno


Edited by Ida59 - 22/10/2017, 11:43
 
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view post Posted on 4/5/2011, 15:02
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Pozionista provetto

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Una storia breve ma intensa questa, che non ti lascia quasi il tempo di respirare, che ti coinvolge fin da subito, veramente angosciante (nel senso buono del termine, ovviamente), una sensazione che ti avvolge e ti fa sentire al centro dell’azione, nella testa di Severus.
E l’abilità dell’autore, secondo il mio modesto parere, è stata proprio questa: far sentire una forte angoscia sulla pelle di chi legge, far percepire quei tentacoli di sangue che avviluppano Snape e che stringono il lettore in una morsa che non si scioglie fino alla fine.

Sembrerebbe un tema scontato, già scritto e riscritto quello di Snape che si tormenta per la morte di Silente, e lo è, ma il modo in cui è stato tratteggiato questo tema è del tutto originale e mai banale, scritto in maniera impeccabile, agghiacciante direi (sempre nel senso buono del termine), e proprio questo coinvolgimento a renderlo del tutto diverso dalle altre storie.
E poi il modo in cui è stato usato il tema “Sangue” è veramente sublime.

Una perfetta storia per una sfida “Sangue”, una storia in cui la sofferenza del personaggio non è data solamente dalla stretta morsa del sangue, ma si sente fin dalle prime righe, un Severus odiato da tutti per aver ucciso Dumbledore, e per questo ancora più solo, un uomo che deve convivere ogni minuto con i suoi incubi e i suoi rimorsi.
Mi piace il Severus di questa storia, un uomo che non si arrende, che cerca di lottare sempre, ma che è consapevole che nulla si può contro ciò che è scritto, nulla si può contro i sensi di colpa per aver ucciso quell’amico, l’unico vero amico che avesse.

Mi è particolarmente piaciuta la descrizione dei tentacoli e del sangue, veramente ben fatta, dettagliata al punto giusto, ma non dura da leggere, un bel pezzo di horror (mi si passi il termine ;)) se vogliamo, non di quello splatter scadente che personalmente non amo (ok, non amo proprio lo splatter in se), era come sentirli sulla propria carne, come se li vedessi sulle mie mani e questo è un aspetto che adoro particolarmente: immedesimarmi a tal punto da sentire ciò che i personaggi sentono, soffrire con loro, gioire, essere nella loro testa.
Bellissimo!

CITAZIONE
Il peggio era chi sedeva dove gli altri presidi si erano seduti. L’assassino di Dumbledore.
Severus Snape.

L’assassino di Dumbledore, l’assassino dell’amico, l’assassino dell’unica persona che conoscesse in profondità Severus. Tremendo, veramente tremendo, e questo per Snape è molto peggio che dover morire egli stesso, è infangare la memoria di chi gli ha dato una seconda possibilità.
Non era l’odio che vedeva negli occhi delle persone, a quello c’era abituato, era occupare un posto che non gli apparteneva, sporcare con la sua presenza “quell’ufficio”.

CITAZIONE
. Era solo uno strumento di qualcosa che era già stato scritto, e che ogni sera recitava quella sciocca tragedia.

Come dicevo sopra, non poteva nulla contro ciò che era stato scritto, ma ne era pienamente consapevole, i suoi sentimenti non avrebbero mai potuto contrastare ciò che era giusto fare.
Ne avrebbe sofferto come nessun’altro, la sua anima ne sarebbe uscita a brandelli, ma uccidere Silente era la cosa giusta da fare :(

CITAZIONE
Ogni sera lo stesso incubo ad occhi aperti. Lo sapeva, eppure non faceva nulla per fermarlo.

Questo è da Snape, non concedersi nulla, nessun sollievo, neanche momentaneo, perché non meritava nulla, soltanto soffrire e marcire tra il dolore e i rimorsi.

CITAZIONE
Sarebbe stata sempre con lui, come un peso che gli avrebbe per sempre ricordato che per quanto arido potesse sembrare, per quanto freddo potesse apparire agli occhi degli altri, lui era sempre e comunque un essere umano, un essere fatto di carne di sangue.

Mai parole furono più vere, lui era sempre e comunque un essere umano, con le sue debolezze, i suoi difetti, le sue colpe, un essere umano che soffre, che lotta e mai si arrende, un essere umano con un cuore e un’anima.
Un uomo.

Questa storia è stata una piacevole lettura e consiglio veramente di leggerla.
Complimenti vivissimi all’autore ;)

 
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