Il Calderone di Severus


Lotta all'Ultimo Inchiostro - II° Turno
Poll choicesVotesStatistics
#6: Finalmente!5 [31.25%]
#4: Il Bianco Dolore4 [25.00%]
#5: Piano Fantasma3 [18.75%]
#1: Il potere delle menzogne2 [12.50%]
#2: Candida consapevolezza2 [12.50%]
#3: Tortura0 [0.00%]
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Lotta all'Ultimo Inchiostro - II° Turno, Severus è ricoverato al San Mungo

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Helèna Velena
icon14  view post Posted on 24/10/2010, 12:17





“Lotta all’ultimo inchiostro”
II° turno



Eccoci all’appuntamento tanto atteso, perlomeno io lo stavo attendendo tanto tanto!
Il tema così strano non ha intimidito le indomite concorrenti della seconda manche di questa sfida, che hanno saputo generare dal nulla sei diversi Severus alle prese con altrettanti aspetti del ricovero al San Mungo.
Sono molto variegati nel “sentire” interiore del protagonista, nel suo atteggiamento generale verso il ricovero stesso e nei confronti del vissuto che viene rievocato.
Direi che sarete sorpresi da tutti questi approcci così sfaccettati.
C’è una delle storie che al conteggio mi è risultata di 503 parole, quando il limite è 500, ma ho pensato che essendo solo 3... Di cui uno è un monosillabo (come una sorta di balbettamento), si possa per stavolta chiudere un occhio.

Riassuntivo della situazione:

-Tema: Severus è ricoverato al San Mungo.
-Partecipanti: Eli d'E, Ida, Swindle, Severia, Severus Ikari, Ellyson
- Votate la storia preferita nel sondaggio e poi confermate il voto con un post in questa discussione (e un commento!)
- I partecipanti possono votare... ma non la propria ovviamente (questo l’ho copiato direttamente da Swindle nel concorso precedente).

Et voilà les fics!
Sono pubblicate… IN ORDINE DI PATOLOGIA, ovvero di gravità della malattia di Severus!!


Lotta all'Ultimo Inchiostro - II° Turno




#1: Il potere delle menzogne (495 parole)

SPOILER (click to view)
Si muove nel reparto dove l’hanno relegato con occhi sgranati, sognati. Ebeti. Ecco ciò che resta del grande Gilderoy Allock, della sua magnificenza, della sua boria, della sua capacità d’ammaliare torme di donne. Un’ombra pasticciata e variopinta come lo scarabocchio di un bambino.

Dovevo restare nella stanza al Primo Piano, lasciando i medimaghi a tediarmi con la presunta necessità di tenermi in osservazione ancora mezza giornata dopo quel morso di Doxy a Grimmauld Place. Perché sono venuto qui a vederlo? Io non farò quella fine. I miei piani sono altri, ben lungi dal condurmi tra queste asettiche, silenziose mura. Camminerò nell’ombra, su sentieri impervi, fino a sbucare nella valle che mi prefiguro e che da troppo tempo si nasconde oltre l’orizzonte.

La vestaglia lilla, perfettamente annodata, ondeggia ad ogni passo. Si ferma davanti ad un quadro, gli parla, ride. Continua ad atteggiarsi anche ora, nella sua beata, nuova ingenuità.

E se accadesse a me? Se dovessi cader preda delle mie stesse trappole? Cosa vedrebbero gli altri? Lo stesso imbecille che ho davanti agli occhi, o un uomo che ha sacrificato sé stesso in maniera discutibile? Un servitore fedele del male più mostruoso, o un cuore gonfio di dolore e rimorso di cui non rammenta la causa? L’insegnate indisponente? Il solitario abitante di Spinner’s End? Quale faccia mostrerei loro?

Un’infermiera lo ferma, vorrebbe fargli inghiottire d’un sol fiato il contenuto di un calice. Lui lo sorseggia. Con le sue smancerie fanciullesche riesce persino a farsi perdonare quello che immagino sia un commento poco lusinghiero sul gusto del filtro.

Dopo la sua rinascita, il Signore Oscuro richiede pressante i miei servigi ed io obbedisco solerte, tessendo trame d’inganni con fili di bugie e dissimulazioni. Varrebbe la pena di perdere sé stessi, per troppe invenzioni? Per essersi cuciti addosso un mantello di falsità? E per una sola? Trascinarsi nel mondo inconsapevoli del proprio oblio, a causa del bene superiore che Silente ci costringe ad inseguire?

All’improvviso mi accorgo che Allock se ne sta lì, di fronte a me, col naso appiccicato alla finestrella della porta. Agita giulivo la mano. Sfodera un sorriso idiota. Idiota e fresco, sincero. È felice di vedermi, pur non ricordando nulla di me.

Dimenticare la paura, le sofferenze, l’orrore, perché qualcuno si prenda cura di ciò che resta. Potrei farlo? Sarebbe una contropartita accettabile per i miei sforzi? Temo di dover rispondere che sì, lo è. E la prospettiva di tanti anni avvolto dalla pace, protetto da una virginea innocenza, per un solo, brevissimo istante, diviene allettante.

Scuoto il capo infastidito, allontanando quei pensieri senza senso. Ciò che resta di un mago tenta di attirare di nuovo la mia attenzione, parlando a vanvera come ha fatto per un anno intero. Non capisco cosa dica, non voglio capire.
Imbocco le scale, turbato. Devo uscire, andarmene da qui. Devono dichiararmi guarito o mi avveleneranno con le loro guarigioni.
Allock starà continuando a salutarmi.
E' a questo che ci si può  ridurre? E' questo, il potere delle menzogne?



#2: Candida consapevolezza (500 parole)

SPOILER (click to view)
Odiava il bianco.
Odiava tutto ciò che era puro, incontaminato, innocente.
Ma, in quel momento, odiava quel bianco accecante.
Da quando era in quella stanzetta, contornato da pareti immacolate, desiderava solo di poter prendere la bacchetta e marchiare ad ardemonio qualche maledizione oscura su tutto quel puro ed innocente candore.
Avrebbe voluto urlare, distruggere quella stanza, fare a brandelli quel camice orribile che gli avevano messo addosso. Ma restava in silenzio, respirando in modo regolare, stringendo i pugni sulle ginocchia magre. Restava in silenzio, seduto sul lettino del San Mungo, fissando l’odiata parete bianca davanti a lui.
I capelli neri gli circondavano il volto pallido come le mura che lo stavano schiacciando sotto il peso della loro candida lucentezza.
L’infermiera era già venuta a controllargli la temperatura, con quel suo perenne sorriso cordiale che era quasi più odioso del bianco che lo stava facendo uscire di senno.
Allungò la mano e afferrò le posate dal vassoio posto sulle sue gambe e con sguardo schifato infilzò un pezzo di una massa fumante e dal colore indefinibile che qualcuno portandoglielo aveva spacciato per polpettone. Chiudendo gli occhi ad ogni boccone mangiò con scarso appetito. Il suo riflesso apparve distorto, beffardo tra i residui di salsa; i suoi occhi scuri brillavano per la febbre e le bolle scure lo rendevano ancora più inquietante.
Severus serrò la mascella, irritato al ricordo del suo calderone che esplodeva dopo un maldestro errore.
James Potter, durante la lezione di pozioni, come suo solito, invece che applicarsi, preferiva fare il cascamorto con Lily, aiutandola a legare i suoi serici e profumati capelli rossi con un lucido nastro bianco per evitare che la sua chioma si macchiasse, o peggio si rovinasse, durante la preparazione della pozione. Lui aveva osservato ogni movimento di nascosto, dai riflessi ramati della chioma illuminati dalla danza calda del fuoco sotto il calderone alla punta delle dita di lui che le avevano sfiorato il collo. Lei l’aveva ringraziato con un dolce sorriso.
Sorriso che a Severus era costato una dolorosa fitta allo stomaco e il compiere un così stupido e banale errore che neppure una matricola avrebbe saputo fare.
Era certo che Black stesse ancora ridendo alle sue spalle come un’idiota mentre alcuni compagni lo trascinavano lontano dal piccolo incendio che era diventato il suo paiolo e la sua pozione.
Era tutto finito in un puzzolente fumo, un ribollire senza senso di ingredienti.
Risultato: uno schifo totale.
Lui di certo si sentiva tale.
Sollevò gli occhi dalla brodaglia rossa del piatto e si ritrovò di nuovo a fissare il bianco delle pareti. Una tela candida che la sua mente coprì con l’immagine del volto della ragazza che era la causa di tutto quello che gli era successo. Ma sapeva che non era vero, sapeva che stava mentendo a sé stesso. Lui era l’unico motivo di ciò che gli stava capitando.
Lui non l’aveva mai aiutata a legarsi i capelli
Lui non aveva mai ricevuto quel sorriso che ultimamente James riceveva.
Lui non...
Lui l’aveva persa.



#3: Tortura (472 parole)

SPOILER (click to view)
"È fortunato Professor Piton: i fumi di quella pozione avrebbero potuto bloccarle completamente i polmoni. Ma vedrà: in una quindicina di giorni la rimanderemo dai suoi studenti in perfetta forma."
Un ragazzino in camice verde mi comunica questa notizia, mostrando un sorriso smagliante. Deve essere felice per la mia situazione: era un mio studente due anni fa e nemmeno uno dei migliori; la pozione che mi ha costretto a bere non era nemmeno lontanamente degna di questo nome.

Non posso credere che Paciock sia arrivato ad attentare alla mia vita: se non sapessi che non è assolutamente capace, penserei che l’abbia fatto apposta. Era davvero così difficile preparare una pozione soporifera? Come ha potuto sbagliare incantesimo e, invece di abbassare la fiamma, l’ha alzata? Quel maledetto intruglio ha cominciato ad evaporare: per fortuna, sono riuscito ad evacuare in tempo gli altri studenti. Io, invece, sono rientrato in laboratorio per sistemare quel pasticcio e adesso mi ritrovo sdraiato qui, nelle grinfie di un incompetente.
Silente non ha voluto che mi curassi da solo: "Per una volta," mi ha detto. "Lascia che qualcuno si occupi di te." Già, così invece che guarire in un paio di giorni, mi ci vorranno almeno due settimane! Che l’abbia fatto apposta per sbarazzarsi di me, almeno per un po’ di tempo? Beh, gli basterebbe assegnarmi finalmente la cattedra di Difesa e avrebbe risolto il problema per sempre, invece di darla ad un perfetto inetto.
E adesso chi arriva? Ancora quell’infermiera che mi tratta come se fossi un bambino. L’ho trattata peggio che potevo, però lei non sembra farci caso.
"Come si sente oggi, signore?"
Come un prigioniero ad Azkaban, tuttavia credo che Silente mi farebbe notare che non sarebbe molto educato dirglielo: in fondo, si stanno prendendo cura di me.
"Aspetti, le sistemo il cuscino, così starà più comodo."
Ma cosa sono? Un poppante? Faccio fatica a respirare, però sono ancora in grado di badare a me stesso.
"Oh, quella pozione deve averle contaminato anche i capelli. Guardi qui, come sono unti! Se vuole conosco un incantesimo portentoso che rende i capelli lucidi e setosi. Vuole provarlo?"
Questo è troppo! Non ho intenzione di restare qui un minuto di più!
"Dove crede di andare? Non vede che inizia a tossire appena si alza?"

Sono condannato a restare in questo posto: i prossimi giorni saranno un inferno. Tutta colpa di Paciock! Appena ritorno a scuola gliela farò pagare. Devo trovare un modo per terrorizzarlo più di quanto non abbia fatto fino ad ora.
Ecco la stessa infermiera che ritorna: cosa vorrà ancora da me?
"Guardi che cosa le hanno mandato dalla scuola."
Le brillano gli occhi per l’entusiasmo.
Palloncini rosa a forma di cuore: dev’essere opera di Allock. Proprio non lo sopporto! Sono sicuro che, un giorno, il ritorno di Voldemort mi sembrerà nulla, in confronto a questa tortura.



#4: Il Bianco Dolore (503 parole)

SPOILER (click to view)
C’è una strana quiete intorno a me, un silenzio quasi irreale.
D’un tratto una fitta lancinante percorre le mie membra facendomi contorcere e gridare appena.
Apro gli occhi un istante e un odore nauseabondo invade le mie narici: odore di sangue.
Il mio.
Lo sento pulsare potente sulla mia giugulare, cerco di allungare una mano verso di essa, ma mi sento vuoto, spossato, senza più forze; si stacca di qualche centimetro dalle candide lenzuola, ma ricade come morta.
Qualcosa mi stringe la gola.
Credo sia una benda.
Non ricordo nulla, solo visioni frammentate della Stamberga, del Signore Oscuro e... Nagini...
Sento i suoi denti ancora conficcati nella mia carne e una leggera nausea m’assale.
Perdo nuovamente i sensi.
- Severus!
- Albus? - chiedo stupito - Sono finalmente morto, vero?
- Oh no, Severus, sei solo un po’ malandato.
Lo vedo sorridere, quel suo sorriso sempre così spensierato.
Riapro gli occhi come se quella voce mi avesse infuso calore e vita.
Riapro gli occhi e lui non c’è più.
Un triste velo di malinconia mi pervade e una fitta di dolore mi gela il cuore, un dolore profondo, un dolore atroce per aver ucciso quel sorriso... per sempre.
Sento ancora il mio corpo vuoto, debole, sembro quasi un burattino, la mia mente è ancora vigile, ma il mio corpo non risponde ai suoi comandi.
Dovrei essere morto, non inchiodato in questo letto d’ospedale!
Alzo appena la testa dal cuscino per riuscire a capire da dove provengono queste voci.
Cosa diavolo è questo baccano! Non lo sanno che siamo in un ospedale?
Poi mi volto e tra una densa nebbia che appanna la mia vista, li vedo: i suoi occhi, luminosi come un astro, preziosi come lo smeraldo che gli ha rubato il colore.
- Li... Lily! - le parole mi muoiono in gola.
- Mi dispiace, professore, non... non sono lei. - e vedo gli occhi di Harry, gli occhi di Lily che diventano lucidi per la mia accorata richiesta rimasta sulle labbra, ma uscita potente dal mio sguardo.
Lily, l’amore a cui sono stato fedele e legato per tutta la vita.
Lily, la mia dannazione e il mio amore.
Dannazione, non posso parlare, altrimenti lo caccerei via da questa stanza!
Dannazione, sarei dovuto morire con il dolce ricordo degli occhi della mia amata e invece sono qui, su questo dannato letto di questo dannato ospedale a guardare il figlio che avrei voluto fosse il mio.
Mi giro dando le spalle al ragazzo e chiudo gli occhi cercando di rimanere solo, cercando di erigere nuovamente quella barriera che mi sono costruito negli anni.
La solitudine è stata la mia fedele compagna di vita, nemmeno la morte ha deciso di prendere il mio inutile corpo, un’esistenza triste e solitaria la mia.
Odio questa stanza, così luminosa e così bianca.
Odio gli ospedali, mi ricordano mia madre piangente e dolorante che aspettava di essere assistita.
Odio la mia vita!
- Grazie!
Una semplice parola spezza il silenzio.
Una semplice parola mi fa credere in qualcosa.


#5: Piano Fantasma (500 parole)

SPOILER (click to view)
« Non ho ucciso mio padre. » afferma il ragazzo, lo sguardo fiero che scatta sul corpo ormai senza vita, steso sul lettino d’ospedale, prima di allacciarsi a quello dell’avvocato.
« Non è mai stato un buon genitore, né ha mai mostrato alcun segno di orgoglio o affetto nei miei confronti. » dice ancora « Ma non ucciderei mai mio padre. Lo giuro. »
Un uomo dalle vivaci vesti e gli occhiali a mezzaluna mette una mano sulla spalla del ragazzo.
Nello stesso momento qualcuno stringe la mia.
Sobbalzo sorpreso, voltandomi.
« ...Albus? » chiedo confuso, riconoscendo il volto.
Improvvisamente, mi rendendo conto della situazione.
Il me ragazzo e il Silente più giovane sono fermi, ghiacciati, come se qualcuno avesse messo tutto in pausa.
« Severus. Ti aspettavo. » afferma enigmatico il vecchio preside, sorridendo.
Si sporge oltre la mia spalla.
« Mmm. » commenta « Avevo proprio dei gusti orrendi in fatto di vestiti. »
Evito di dirgli che è sempre stato così.
« Siamo nella mia mente? » chiedo sconcertato.
« Oh, sì. » ridacchia « Come potrebbe essere altrimenti? Io sono morto! »
Qualcosa a livello dello stomaco, sempre che ce l’abbia ancora, mi storce le budella.
Ah, già.
L’Avada.
« E devo dirti che è davvero complicata. »
Non sono sicuro sia un complimento.
« Talmente complicata da essere un labirinto. » riprende imperterrito « Non sai quanto abbia dovuto girare per trovare un posto sicuro dalle intrusioni. »
Di che intrusioni parla?
« È curioso che sia riuscito a nascondermi proprio qui. » indicando la scena come sovrappensiero « La morte di tuo padre... »
« Non sono neanche riuscito a mantenere la promessa... »
Per la prima volta Albus mi guarda dritto negli occhi. Avevo dimenticato quanto potesse essere penetrante il suo sguardo.
« È stato un onore essere ucciso da te, figlio mio. » afferma serio.
Mi sento mancare il fiato, anche se non sono sicuro di avere davvero dei polmoni.
« Tu sei... » comincia a dire.
« Solo. » lo interrompo, non voglio sentire cosa ha ancora da dirmi « Lo sono sempre stato. »
Il suo sguardo si addolcisce.
« Tu non sei solo. Hai me. »

Le pareti bianche mi feriscono gli occhi.
Riprendo conoscenza lentamente, ricordando dove mi trovo: San Mungo, sul piano fantasma che usa Voldemort, a cui possono accedere solo i Mangiamorte.
« Il Signore Oscuro ha scavato a fondo nel tuo cervello, Severus. » il mio nome pronunciato da Lucius, accanto a me, mi fa male alle orecchie. « Mi hai deluso... A quanto pare non hai nessuno che si fidi di te, non hai speranze, non hai segreti. »
Mi guarda con disprezzo e se ne va.
« I miei segreti sanno nascondersi bene. » dico al nulla, cercando di ricordare il suono della voce di Albus.
Subito ricordo il suo sguardo, pieno di quell’affetto e di quell’orgoglio che non mi sono mai stati dimostrati da chi chiamavo padre.
« Non ti deluderò. »


#6: Finalmente! (495 parole)

SPOILER (click to view)
I Medimaghi del San Mungo si affannavano sul suo corpo ormai da ore, cercando ostinatamente di salvargli la vita: erano perfino riusciti a bloccare l’uscita del sangue dallo squarcio aperto dal morso di Nagini e fargli riprendere conoscenza tra mille sofferenze. Lo avevano colmato di pozione Rimpolpasangue per cercare di contrastare la morte per dissanguamento: era debolissimo e non riusciva neppure a muoversi; parlare, poi, era del tutto impossibile, le corde vocali lacerate e strappate dalle zanne del serpente; il dolore, però, era atroce e gli dilaniava il collo.
Non voglio vivere, dannazione, perché non volete capirlo?
Li guardava, del tutto indifferente ai loro sforzi, gli occhi neri dolorosamente spalancati nel nulla, all’inseguimento della luce di quelle verdi iridi che aveva di nuovo perduto.
Lily!
Per un illusorio istante era sicuro di averla rivista, poi qualcuno l’aveva brutalmente strappato dal sogno per scaraventato di nuovo nell’incubo tremendo della sua vita.
- Ti prego, Severus, resisti! - lo implorò Minerva stringendogli la mano, - Io... ho bisogno del tuo perdono... io non avevo capito...
Un nuovo scoppio di lacrime la interruppe.
Povera Minerva, non hai nulla da farti perdonare, non certo da me: nessuno doveva capire, nemmeno tu, che ho ucciso Albus solo... perché gli volevo bene!
Cercò di stringerle le dita, ma non aveva forze.
Quanto ho sofferto, Minerva, per l’odio che ogni giorno vedevo nel tuo rigido sguardo, ora colmo solo di lacrime amare, durante l’anno di quella mia orrenda Presidenza!
- Harry ha sconfitto Voldemort, - esclamò ancora la strega, sempre più a fatica, - anche grazie a te!
Per la prima volta il mago distolse lo sguardo dal nulla del suo verde Paradiso perduto e lo fissò nelle iridi colme di pianto della vecchia insegnante, certo che lei avrebbe saputo cogliere il bagliore che per un attimo aveva animato dal profondo l’oscurità dei suoi occhi.
Grazie per avermelo detto, Minerva. Ora che so di aver compiuto fino in fondo il mio dovere, ora che so che il ragazzo è salvo e la mia Lily vendicata, sì, ora voglio solo morire e rivedere infine il mio amore. Per sempre.
Minerva fissò commossa quei tenebrosi occhi neri che scintillavano nel volto pallidissimo del mago, quindi carezzò gentile per l’ultima volta le lunghe dita che giacevano immobili ed esangui tra le lenzuola candide.
- Tutti i vostri sforzi sono inutili, - mormorò con voce rotta dal pianto rivolta ai Medimaghi, - Severus non vuole più vivere...
Le dita sottili tremarono appena e l’ombra di un sorriso si disegnò sul volto esangue che in tutte quelle ore non aveva mai mostrato alcuna espressione, illuminando per un fugace istante le tenebre dei suoi occhi.
Sì, Minerva, ora hai capito, hai compreso bene perché voglio solo morire.
Finalmente!

Le labbra si mossero appena, con strenuo sforzo, e ne usci una sola, inaudibile parola, dolorosamente inghiottita dallo squarcio nella gola:
- Grazie...
Lentamente la tenda verde fu tirata e Severus Piton chiuse gli occhi, felice.
Sto arrivando, Lily.
Finalmente!


Edited by Helèna Velena - 24/10/2010, 14:15
 
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Helèna Velena
view post Posted on 24/10/2010, 12:59




Vi ricordo che, come da regolamento, il voto nel sondaggio per essere valido va confermato con un vostro post in cui precisate la storia scelta, preferibilmente aggiungendo anche un piccolo commento a motivazione.


Attenzione: se premete su VISUALIZZA RISULTATI (VOTO NULLO) prima di aver votato, poi il meccanismo del Forum vi impedirà di votare.


... Questo l'ho riciclato da Ida...
 
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view post Posted on 24/10/2010, 13:22
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I ♥ Severus


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Questa volta votare è stato difficilissimo: sono stata a lungo indecisa tra due storie (per ora non dirò qual è l'altra per non agevolare chi cerca di indovinare chi ha scritto cosa) e ho dovuto rileggerle più volte per riuscire a scegliere.

Alla fine ho scelto "Piano fantasma", affascinata dalla complessa costruzione della storia in cui l'autrice, con sole 500 parole condite di ironia, spesso amara, è riuscita a creare una trama piena di mistero, a introdurre colpi di scena magistralmente svelati, a disegnare in modo perfetto tutti i personaggi (sì, perfino quello di Lucius nella sua strafottenza!) e a rendere a pieno il dolore, l'affetto e il coraggio di Severus, riuscendo anche ad aprire uno spiraglio alla speranza.
I miei più vivi complimenti all'autrice!

Questa volta non ho individuato nessuno con sicurezza, anche se ho provato ad assegnare ad ogni autore una storia, ma con motivazioni troppo inconsistenti per avere valore, più sensazioni che altro.



Edited by Ida59 - 15/8/2015, 18:49
 
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view post Posted on 24/10/2010, 15:47
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Come è sempre difficile scegliere, io ho votato "Finalmente!" perché mi è piaciuta l'atmosfera che si respira, il dolore che c'è nella stanza, l'ultimo dolore prima della fine, una fine così intensamente desiderata :cry:
E' stato così crudele, ma allo stesso tempo bello entrare nei pensieri di Severus :cry:
Bellissima veramente, intensa anche se breve.
 
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view post Posted on 24/10/2010, 18:17
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E finalmente sono arrivate le storie! :woot: Wow, anche per me stavolta è stato difficilissimo: ho dovuto rileggermele una seconda volta e alla fine ero ancora indecisa a lungo su almeno tre fic a pari merito! Poi ho dovuto scegliere e ho votato "Candida Consapevolezza" per prima cosa scritta sicuramente bene, ma catturata soprattutto dal particolare momento di dolore vissuto da Severus, schiacciato dalla consapevolezza di aver perso la donna di cui è innamorato.
Molto efficace la descrizione della sua sofferenza, amplificata sapientemente dalla valida descrizione del contesto in cui viene a trovarsi, circondato da desolanti pareti bianche, e costretto ad affrontare un pasto ancor più desolante :P Veramente bella, mi è piaciuta!
 
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Swindle
view post Posted on 24/10/2010, 18:21




Dunque. Dopo vari dubbi, alla fine ho scelto di votare "Finalmente", più che altro perchè l'autrice ha reso giustizia al rapporto Minerva-Severus, spesso sottovalutato, mentre invece secondo me è molto interessante. Credo che sarebbe stata davvero la persona giusta per comunicare a Severus la fine della battaglia e il compimento del suo dovere. Inoltre trovo terribilmente IC il fatto che voglia scusarsi, accettare e comprendere finalmente a fondo Severus e liberarlo dai suoi rimorsi perchè si congiunga, finalmente, con la sua Lily.
La Rowling avrebbe dovuto dare a Severus (e anche a Minerva) qualcosa del genere.
Complimenti all'ideatrice! ^_^


Ho un'idea abbastanza chiara su chi sia l'autrice di questa fic che ho votato. (Poi magari mi sbaglio, eh... nulla di più facile! :P)
Ma sulle altre... buio completo. :blink:
 
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Severia
view post Posted on 24/10/2010, 18:37




Io ho votato IL BIANCO DOLORE innanzitutto perchè mi piace pensare che Severus alla fine non muoia e anche che harry si renda finalmente conto di che persona straordinaria è il suo professore e lo ringrazi. E poi è scritta bene :)

Edited by Ida59 - 15/8/2015, 18:50
 
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view post Posted on 24/10/2010, 18:45
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Eccomi!
Allora dovremmo iserire una nuova regola nel bando: scrivete male! :lol: :lol: :lol: :lol: Accidenti é difficilissimo scegliere una storia sola.
Dopo vari ragionamenti e dopo averle lette e rilette per assorbire ogni virgola ed emozione ho votato per Il potere delle menzogne.
Non saprei darvi una motivazione specifica, le sensazioni che mi ha dato sono state forti e molto intense.
Mi sono piaciuti molto i pensieri di Severus e la sua paura di finire nello stesso modo di Allock.
Complimenti all'autrice e tutte le altre partecipanti.
Per quanto riguarda l'individuazione delle autrici sono quasi certa su un paio. Per le altre... mah... andrei un po' a caso ad assegnarle.
 
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Eli d'E
view post Posted on 24/10/2010, 19:18




Anche io ho avuto serie difficoltà con la scelta della fic. Ma alla fine ho votato "Piano fantasma". Mi è piaciuto molto il sovrapporsi del ricordo di Severus e la presenza Albus, nascosto in uno dei meandri più dolorosi del passato del professore di Pozioni. E il risveglio, in quel piano occulto, in compagnia di un disgustato Lucius Malfoy... una conclusione degna per un segreto tanto ben tenuto.
 
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Frassa
view post Posted on 24/10/2010, 21:28




Ho votato "Il bianco dolore" perché nel flusso di coscienza ho trovato un realismo, anzi una realtà corposa che mi ha scosso. I pensieri si succedono e si lasciano spazio l'un l'altro secondo una proporzione che ricalca bene la psicologia dell'uomo e del personaggio, almeno per come ce l'ho in mente io. Quello che emerge non è certamente un uomo generico, ma non è neanche un Piton stilizzato: si tratta sostanzialmente di un uomo con le forti inclinazioni proprie della personalità di Piton. Non mi intendo di fan fiction, ma leggendo mi sono reso conto che, se avessi scritto io, probabilmente sarei stato portato ad accentuare molto di più i tratti caratteristici del personaggio, perdendone completamente lo spessore umano.
 
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kijoka
view post Posted on 24/10/2010, 22:08




Come sempre complimenti a tutti!
Le storie sono, ancora una volta, molto intense oltre che estremamente diverse.
Ho votato "Piano fantasma".
Emozioni.
Forti e immediate, ecco cosa mi ha regalato e che io sempre cerco.
Con quel frammento di voglia di rivalsa alla fine.
Questo per me ha fatto la differenza.
Alla prossima!
Ki

Edited by Ida59 - 15/8/2015, 18:55
 
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view post Posted on 24/10/2010, 22:15

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Ho votato la n.1 "il potere delle mezogne" perchè, senza noiosi dialoghi e scritta in modo chiaro, ha reso benissimo quello che potrebbe essere un mio pensiero.

Reoplano
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 24/10/2010, 22:19




Il mio voto va a "Finalmente!".

Una bellissima, sofferta, crudele uscita di scena.

Questa volta ho le idee troppo confuse per tentare di indovinare chi ha scritto cosa. Vedremo alla fine dei giochi :D
 
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view post Posted on 25/10/2010, 09:43
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In caso di parimerito?
 
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view post Posted on 25/10/2010, 10:11
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Come per l'altro turno, mi è stato difficilissimo scegliere, perché tutte le storie sono state scritte benissimo (quindi un complimento a tutte quante le autrici).
Alla fine ho scelto - dopo aver fatto una complicatissima griglia di valutazione per riuscire a decidermi - "Il bianco dolore" perché mi ho apprezzato il realismo dei flusso di pensieri di Severus, il modo in cui si passa dallo stato di, immagino, coma (o qualcosa del genere) allo stato di veglia. Ho apprezzato inoltre la sorta di circolo che si crea con la morte di Piton così come ci è stata descritta nel settimo libro, quindi gli occhi verdi fissi in quelli neri di Severus, occhi che sono ancora una volta quelli di Harry (un bel modo, tra l'altro di far risvegliare Severus in una sua ipotetica sopravvivenza al morso di Nagini). Ho trovato molto bello anche il momento in cui Harry parla, prima palesando la sua identità - e bello il modo in cui lo fa a livello verbale e di immagine... gli occhi lucidi -, poi con quel grazie, che porta alla conclusione della storia e a quelle poche ultime parole Una semplice parola mi fa credere in qualcosa. che mi sono rimaste impresse anche dopo aver finito di leggere la storia.


 
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88 replies since 24/10/2010, 12:17   1490 views
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