Vediamo alcune definizioni sulla punteggiatura e indicazioni sul suo utilizzo pescate in giro per la rete. Notate come non tutti la pensino allo stesso modo sulla punteggiatura che è un argomento estremamente soggettivo.
Tratto da ManuscrittoLa punteggiatura è sintassi a tutti gli effetti. La maggior parte degli errori di punteggiatura derivano dall’idea (sbagliata) che essa riproduca nel testo scritto le pause di un’eventuale lettura ad alta voce. Invece i segni di interpunzione sono segnali logici (in quanto collegano, separano, articolano i diversi elementi del testo scritto). Certo, suggeriscono anche delle pause, che sono peraltro distinzioni logiche prima che appoggi della lettura.
Tratto da GalassiaArteOgni arte, la letteratura, la pittura, la musica ecc., ha i suoi strumenti del mestiere, delle regole fisse da seguire scrupolosamente per ottenere un risultato soddisfacente - senza nulla togliere all’estro dell’artista e alla sua creatività. Una semplice analogia, in attinenza con l’argomento trattato, la punteggiatura, potrebbe essere l’utilizzo delle pause nella musica - parlando di scrittura, non si scenderà nei dettagli riguardanti la musica, lasciati agli esperti in materia. Il testo scritto si può paragonare ad uno spartito musicale, mentre i segni di interpunzione potrebbero essere le pause tra un suono e l’altro espresse da segni grafici specifici. Come all’interno di uno spartito musicale ci sono delle pause per far prendere fiato al musicista, così per la scrittura ci sono dei segni grafici convenzionali che regolano il suono delle parole in un testo.
Infatti, la punteggiatura o interpunzione è l’insieme dei segni grafici utili per lo scandire delle parole, delle frasi, dei periodi, in modo che il lettore possa riprodurre il più fedelmente possibile le intonazioni espresse dalla lingua parlata.
Tratto da Carla LattanziLa punteggiatura è l'unico strumento che abbiamo per rendere nel testo scritto le sfumature espressive del discorso orale.
Un'esitazione, una pausa, la sorpresa, il dubbio, la voglia di elencare o di troncare bruscamente. Con la voce e le espressioni del viso sappiamo come fare, ma quando scriviamo è tutto affidato a quei segnetti, che hanno il potere di rendere lo stesso testo leggibile oppure incomprensibile.
Regole rigide non esistono, ma ci sono dei riferimenti: eccoli.
Tratto da Mestiere di scrivere
Interessante perchè si riferisce specificamente alla scrittura on-line.Punteggiatura nella rete La punteggiatura - i grandi scrittori ce lo insegnano - è parte integrante dello stile, quindi ogni regola sembra fatta apposta per essere infranta.
In fatto di punteggiatura, ognuno di noi ha le sue preferenze e si prende le sue licenze. Anche nel microcosmo di una redazione o di un luogo di lavoro, spesso si riesce a capire chi ha scritto un testo proprio - a volte solo - dall'uso (o abuso) che fa dei punti e delle virgole.
"Bisogna essere sensibili alla punteggiatura, soprattutto quando la si vuole strapazzare" scrive Dario Voltolini nel capitolo dedicato alla virgola nel primo dei due bellissimi volumi Punteggiatura, a cura della Scuola Holden e pubblicati da Rizzoli.
Ma a chi scrive per lavoro, e ora soprattutto sul web dove la lettura è ancora più difficile, conviene evitare troppi strapazzi e usare la punteggiatura soprattutto per rendere i propri testi più chiari e comunicativi.
Io, come tutti, ho le mie idiosincrasie e i miei amori in fatto di punteggiatura e me li tengo ben stretti. Ma tanti anni di scrittura in rete mi hanno fatto capire che internet ha comunque i suoi segni di interpunzione preferiti.
Scrivere molto online me ne ha fatti abbandonare alcuni e riscoprire altri, ma mi ha anche insegnato a usarli tutti in maniera un po' diversa.
Edited by Ida59 - 3/7/2015, 23:26