Ecco invece la mia storia.
La rosa nera - di Ida59
Riassunto : Il mercato di un piccolo paesino dei Carpazi, un singolare libraio, una lettera misteriosa ed un medaglione. Poi solo la notte, la nebbia, la luna e… una rosa nera.
Categoria: Originali :Prosa - Rating: Per Tutti - Tipologia: Storia a Capitoli - Genere: Drammatico - Altro Genere: Fantasy
Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Altro - Pairing: Nessuno - Personaggi: Altro - Altri Personaggi: Personaggi originali
Ed ecco i due brani "pubblicitari" per invogliarvi a leggere questa breve storia a capitoli.- Che trina elegante! - sussurrò il vecchio, indicando con un dito ossuto l'elaborato pizzo nero che orlava la bordatura di pelliccia dello stesso colore. - Sembra un decoro d'altri tempi.
Elina si raddrizzò in un sobbalzo: da dove diavolo era spuntato?
Abbozzò un sorriso, turbata dall'inatteso complimento e fissò il mercante che ora scrutava con interesse un punto tra i libri. Il volto era una fine ragnatela di rughe e la pelle brillava nivea nella penombra dell'arcata; un lungo crine bianco cadeva sulle spalle curve, sparpagliandosi rado sul mantello nero, troppo elegante per un modesto libraio.
Il venditore sollevò lento il viso e la sua espressione la trafisse: si aspettava iridi acquose e scolorite dall'età, non lo sguardo diretto, nero e penetrante che per un istante sembrò leggerle l'anima. Un'esclamazione stupefatta le sfuggì dalle labbra e distolse gli occhi, un insolito timore nel cuore: quando li rialzò, l'ambulante le volgeva noncurante le spalle, la cappa che carezzava lieve il terreno.
Lo sguardo di Elina fu attratto inesorabilmente sul punto in cui si era posato quello del vecchio: una consunta custodia di pelle annerita dal tempo faceva bella mostra di sé sopra i libri, un nastro di seta scura e sfilacciata a chiuderla di lato.
Non riuscì a trattenere il gesto; la mano sfiorò appena lo spesso fodero dai bordi decorati con fatiscenti cuciture: del filo, un tempo dorato, rimaneva solo un vago ricordo inciso nella pelle.
Qualcosa pulsava tra le fragili pagine color sabbia dai bordi logori e irregolari, attirandola in modo irresistibile: dopo un'ultima, delicata carezza, raccolse con cura la custodia, l'avvicinò al volto aspirandone il profumo antico e infine sciolse piano il fiocco tirando un capo del nastro.
***
All'improvviso ricordò il medaglione e osservò meglio il cammeo. Trattenne il fiato notando che il viso femminile le somigliava: ovale piccolo, grandi occhi e sopracciglia fini, lineamenti delicati e labbra ben modellate, lunghi capelli trattenuti a lato da un complesso fermaglio.
Avvicinò il monile al volto e la distinse: una rosa tratteneva la capigliatura!
Scosse la testa, agitata, cercando di allontanare le visioni che la sua mente fantasiosa aveva creato durante la lettura e fece scattare l'apertura del pendente per rivelare la miniatura interna.
Era un bel giovane dal volto pallido incorniciato da capelli corvini. S'intravedeva il bavero di un mantello scuro. L'espressione era imperscrutabile, forse un'ombra di tristezza, le labbra sottili appena dischiuse in un sorriso misterioso. Gli occhi la attirarono più di tutto: neri e scintillanti. Ebbe la singolare impressione di averlo già visto. Impossibile, ovvio.
Il giovane tra le lunghe dita affusolate stringeva una rosa nera; sciupata e appassita, morente, i petali spossati e rassegnati alla caduta. Fu un lampo di comprensione: il nome del paesino in cui si trovava era Trandafir. E Trandafir in rumeno significava rosa.
Era mai possibile che… Scrollò il capo un'ultima volta, seccata per la propria sciocca credulità.
No, nulla aveva senso nella notte fredda e nebbiosa che era scesa come un velo silenzioso sul paese: la notte del quattordici dicembre, ritenuta dalla tradizione del luogo la più lunga dell'anno.
Un interrogativo, però, vorticava insistente nella sua mente.
Che cosa significavano le ultime parole che il vecchio libraio dalle luminose iridi nere le aveva rivolto?
- Ricevi la salvezza per donarla…Un altro insondabile mistero…
Edited by Ida59 - 4/2/2018, 19:23