Il Calderone di Severus

La voce di Severus, Come l'avete immaginata? Come è veramente nei libri?

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view post Posted on 11/9/2012, 23:13
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Va bene. Ma mi prendo fino a domenica :P
 
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frc_coazze
view post Posted on 13/9/2012, 21:23




Fa con calma, Chiara. Non c'è nessuna fretta ;)
 
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view post Posted on 14/9/2012, 13:27

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CITAZIONE (Ele Snapey @ 19/8/2012, 18:39) 
Io invece trovo che l'aggettivo mellifluo non sia adatto a definire la voce di Severus. Mellifluo è sinonimo di untuoso, insinuante, lusingatore; qualifica insomma un individuo falso e mi fa venire in mente un serpente che scivola subdolo.
Credo che l'intento della Rowling nei primi libri sia stato proprio quello di rendere l'idea che il Potion Master fosse una persona viscida, dalla quale guardarsi. Infatti mi sembra che negli ultimi libri non abbia più fatto uso di questo aggettivo per descrivere il suo modo di parlare. Anche il tono di voce di Severus, grazie all'interpretazione del Rickman, ha subito una notevole trasformazione: da mellifluo è diventato basso e setoso :lol:

Sono perfettamente d'accordo.
Prima la Rowling usava il termine mellifuo /che onestamente non piace neanche a me), perchè si rifaceva alla Potter visione. Voleva dare un'idea del personaggio come un essere perfido e viscido, qualcuno di cui non è bene fidarsi. Col passare del tempo la sua voce si è fatta più bassa e seducente.
Adoro l'interpretazione che ne da Alan Rickman che per me è perfetto per il ruolo, e la cosa migliore della sua interpretazione è di sicuro la voce che da al personaggio (è l'unico attore che mi piace ascoltare con la voce originale); a volte mi viene da pensare che la Rowling quando nel sesto libro ha descritto la voce del professore come "setosa", magari inconsapevolmente avesse in mente proprio mr Rickman.
 
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view post Posted on 14/9/2012, 19:40
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (sev89 @ 14/9/2012, 14:27) 
... a volte mi viene da pensare che la Rowling quando nel sesto libro ha descritto la voce del professore come "setosa", magari inconsapevolmente avesse in mente proprio mr Rickman.

Io ho sempre pensato che la Rowling abbia scritto tutto il 2° capitolo del 6° libro pensando all'interpretazione che ne avrebbe fatto Alan! Sembra scritto su misura per lui!
 
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view post Posted on 14/9/2012, 19:48

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CITAZIONE (Ida59 @ 14/9/2012, 20:40) 
CITAZIONE (sev89 @ 14/9/2012, 14:27) 
... a volte mi viene da pensare che la Rowling quando nel sesto libro ha descritto la voce del professore come "setosa", magari inconsapevolmente avesse in mente proprio mr Rickman.

Io ho sempre pensato che la Rowling abbia scritto tutto il 2° capitolo del 6° libro pensando all'interpretazione che ne avrebbe fatto Alan! Sembra scritto su misura per lui!

Sempre pensato anch'io, allora non sono la sola! :woot:
 
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view post Posted on 15/9/2012, 17:22
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Mi accingo a segnalare alcuni passi in cui è descritta la voce di Severus. In questo sesto libro è molto più difficile scindere l'atteggiamento e le emozioni dalla voce, quindi ho pensato di scegliere brani significativi e le citazioni sono un po' più lunghe del solito per rendere anche l'atmosfera in cui risuona la voce.

HP E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE


CAP. 2
(pg.30) Piton ordina a Codaliscia di portare da bere

"Non avevo idea, Codaliscia, che aspirassi a compiti più rischiosi" rispose Piton con voce di seta. "Ma possiamo provvedere: parlerò con il Signore Oscuro..." "Posso parlarci da solo, se voglio!" "Sicuro che puoi" disse Piton sogghignando. "Ma nel frattempo portaci da bere. Un po' di vino elfico andrà bene".

(pg 35) Battibecco Bellatrix – Piton -Narcissa

«Lui mi dice tutto!» ribatté Bellatrix, infiammandosi. «Dice che sono la sua più leale, più fedele...»
«Davvero?»fece Piton, la voce delicatamente modulata a suggerire incredulità. «Lo dice ancora, dopo il fiasco al Ministero?»
«Non è stata colpa mia!» protestò Bellatrix, arrossendo. «Il Signore Oscuro in passato mi ha fatto l'onore di rivelarmi i suoi più preziosi... Se Lucius non avesse...»
«Non ti permettere... non ti permettere di dare la colpa a mio marito!» intervenne Narcissa, con voce bassa e mortifera, levando lo sguardo sulla sorella.
«Non serve a nulla rinfacciarsi le colpe» disse Piton, soave. «Quel che è fatto è fatto».


( pg 41 e segg.)

«Il Voto Infrangibile?» L'espressione di Piton era vuota, indecifrabile. Bellatrix emise una risatina chioccia e trionfante. «Lo senti, Narcissa?Oh, ci proverà, certo... le sue solite parole inutili, il suo solito modo di stri-sciar via dal cuore dell'azione... oh, per ordine del Signore Oscuro, naturalmente!»Piton non guardò Bellatrix. I suoi occhi neri erano fissi in quelli azzurrie lacrimanti di Narcissa, che continuava a stringergli la mano.
«Certo, Narcissa, stringerò il Voto Infrangibile» disse piano. «Forse tua sorella acconsentirà a essere il nostro Suggello».Bellatrix rimase a bocca aperta. Piton si abbassò e si inginocchiò di fronte a Narcissa. Sotto lo sguardo stupefatto di Bellatrix, si strinsero la mano destra.
«Ti servirà la bacchetta, Bellatrix» sibilò Piton, gelido.
Lei la sfoderò, ancora esterrefatta.«E dovrai avvicinarti» aggiunse Piton.
Bellatrix si fece avanti in modo da sovrastarli e posò la punta della bacchetta sulle loro mani intrecciate.Narcissa parlò.«Severus, vuoi tu vegliare su mio figlio Draco nel suo tentativo di adempiere ai voleri del Signore Oscuro?»
«Lo voglio» rispose Piton.
Una lingua sottile di fiamma brillante scivolò dalla bacchetta e si avvolse attorno alle loro mani come un filo incandescente.
«E vuoi tu, al massimo delle tue capacità, proteggerlo da ogni pericolo?»
«Lo voglio» disse Piton.
Una seconda lingua di fiamma scaturì dalla bacchetta e si intrecciò alla prima, formando una sottile catena ardente.«E se dovesse rendersi necessario... se Draco dovesse fallire...» sussurrò Narcissa (la mano di Piton si mosse nella sua, ma lui non la ritrasse), «vuoi tu portare a compimento l'impresa che il Signore Oscuro ha ordinato a Draco di eseguire?»
Ci fu un attimo di silenzio. Bellatrix li guardava, la bacchetta sopra le loro mani intrecciate, gli occhi spalancati.
«Lo voglio» disse Piton.
Il volto stupefatto di Bellatrix si accese di rosso nel bagliore di una terzalingua di fiamma, che esplose dalla bacchetta, si aggiunse alle altre e si strinse attorno alle mani intrecciate, come una fune, come un feroce ser-pente.


Vorrei fare una piccola digressione, questo stupendo capitolo non contiene alcuna descrizione della voce di Severus nel momento culminante dell’azione: il voto infrangibile.
Quei tre terribili “lo voglio” dei quali l’ultimo è preceduto dal silenzio e da un leggero movimento della mano, hanno intonazioni diverse a mio parere.
Ho rivisto il film in originale inglese ed in italiano. La stessa scena e l’emozione dei tre volte ripetuti “I will” pronunciati da Rickman è tutt’altra cosa da i “lo voglio” doppiati che non hanno né lo stesso timbro né la diversa intonazione con cui ciascuno dei tre è pronunciato in originale.
Nel testo JKR non aggiunge alcuna sfumatura alle tre frasi, compone l’atmosfera, ma non ne suona la musica, pertanto, non c’è alcuna indicazione per l’interprete. Mentre il doppiatore ha la voce di Rickman come base perfetta, direi, ma non mi pare che ne faccia buon uso. Ovviamente questa è una mia opinione del tutto personale.

Cap. 24

(Pg 476) Il Sectumsempra

La porta si spalancò dietro Harry, che alzò lo sguardo, terrorizzato: Piton si era precipitato nella stanza, livido in volto. Spinse via Harry, si chinò su Malfoy, estrasse la bacchetta e la passò sopra le profonde ferite provocate dalla maledizione, borbottando un incantesimo che sembrava quasi una canzone. Il flusso di sangue parve rallentare; Piton asciugò quello che restava dal volto di Malfoy e ripeté la formula. Le ferite parvero ricucirsi.
Harry stava immobile a guardare, orripilato da quanto aveva fatto, senza accorgersi che era a sua volta zuppo di sangue e acqua. Mirtilla Malcontenta continuava a singhiozzare e a ululare, in alto. Quando Piton ebbe praticato la contromaledizione per la terza volta, riuscì a rimettere in piedi Malfoy.
«Devi andare in infermeria. Può darsi che restino delle cicatrici, ma se prendi subito del dittamo forse riusciamo a evitarlo... vieni...»
Attraversò il bagno sorreggendo Malfoy, e sulla soglia si voltò per sibilare con furia gelida: «E tu, Potter... tu aspettami qui».
A Harry non venne in mente di disobbedire nemmeno per un attimo. Si alzò piano, tremando, e guardò il pavimento bagnato. Macchie di sangue galleggiavano come fiori cremisi sulla superficie.


Il nostro caro Harry butta là un incantesimo sconosciuto, rischia di diventare un assassino e per fortuna che Severus teneva d’occhio Draco…
Ida ha segnalato in un’altra discussione la freddezza di Piton durante questo episodio.
Severus in quel momento sta camminando sul filo di un rasoio per via del Voto Infrangibile!
Ho riportato tutto il brano perché il contesto sottolinea l’intonazione delle parole dette ed anche di quelle non dette.


Pg 477
«Portami la tua borsa» sussurrò Piton, «e tutti i tuoi libri di scuola. Tutti. Ora!»
Inutile discutere. Harry si voltò all'istante e uscì dal bagno, sollevando schizzi d'acqua.

…………………….

Pg 480

«Questa è la copia di Pozioni Avanzate che hai comprato al Ghirigoro?»
«Sì» confermò Harry.
«E allora perché» chiese Piton, «nella prima pagina c'è scritto il nome'Roonil Wazlib'?»
Il cuore di Harry perse un colpo.
«È il mio soprannome» disse.
«Il tuo soprannome» ripeté Piton.
«Sì... è così che mi chiamano gli amici».
«Lo so che cos'è un soprannome» ribatté Piton. I freddi occhi neri penetrarono ancora una volta i suoi; Harry cercò di non fissarli.Chiudi la mente... chiudi la mente...
Ma non aveva mai imparato a farlo come si deve...
«Lo sai che cosa penso, Potter?» sussurrò Piton. «Penso che sei un bugiardo e un imbroglione e che meriti una punizione con me tutti i sabati fino alla fine del quadrimestre. Che cosa ne dici, Potter?»
«Io... io non sono d'accordo, signore» rispose Harry, continuando a rifiutarsi di guardarlo negli occhi.
«Be', vedremo come ti sentirai dopo le punizioni» proseguì Piton. «Sabato mattina alle dieci, Potter. Nel mio ufficio»
«Ma signore...» balbettò Harry, guardandolo disperato. «Il Quidditch...l'ultima partita della...»
«Alle dieci» sussurrò Piton, con un sorriso che gli scoprì i denti gialli.



Ho trascritto tutta la scena perché vorrei sottolineare che Harry ha appena rischiato di uccidere un suo compagno e pur essendosene reso conto la “punizione” di Piton gli sembra ingiusta. Vorrei condividere con qualcuno il mio profondo disgusto!
L’ultima frase sottolinea il particolare dei denti che non mi ha mai convinto, lascio a Federica il compito di tradurre.

Cap 28

Pg. 544 e segg. la fuga del Principe

Harry corse oltre Hagrid e il suo avversario, mirò alla schiena di Piton e gridò: «Stupeficium!»
Lo mancò; il getto di luce rossa planò oltre la testa di Piton, che urlò «Corri, Draco!» e si voltò; separati da venti metri, lui e Harry si guardarono prima di alzare le bacchette nello stesso momento.
Cru...»
Ma Piton schivò la maledizione, facendo cadere Harry prima che riuscisse a completarla. Harry si rialzò mentre il Mangiamorte alle sue spalle urlava « Incendio!»; udì un'esplosione e una luce arancione si riversò su di loro: la casa di Hagrid era in fiamme.
«C'è dentro Thor, brutto...!»urlò Hagrid.
«Cru...» gridò Harry per la seconda volta, mirando all'ombra di fronte a lui, ma Piton lo parò ancora; Harry lo vide ridere beffardo.( possibile?)
«Niente Maledizioni Senza Perdono da te, Potter!» urlò sopra il rombo delle fiamme, le grida di Hagrid e gli uggiolii selvaggi di Thor imprigionato. «Non ne hai il coraggio né l'abilità...»
« Incarce...» ruggì Harry, ma Piton deviò l'incantesimo con un cenno quasi pigro del braccio.
«Reagisci!» gli urlò Harry. «Reagisci, vigliacco...»
«Mi hai chiamato vigliacco, Potter?» gridò Piton di rimando. «Tuo padrenon mi attaccava mai se non erano quattro contro uno: mi chiedo come lo definiresti...»
«Stupe....»
«Bloccato ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la bocca sigillata e la mente chiusa, Potter!» lo canzonò Piton, deviando ancora una volta la maledizione.
«Adesso vieni!» urlò al Mangiamorte biondo. «È ora di andare, prima che arrivino dal Ministero...»
« Impedi...»Ma prima che Harry riuscisse a finire la formula, sentì un dolore lancinante: cadde nell'erba, qualcuno urlava, sarebbe certamente morto di quel dolore, Piton l'avrebbe torturato fino alla morte o alla follia...
«No!» ruggì la voce di Piton, e il dolore cessò improvviso com'era arrivato; Harry rimase rannicchiato, stringendo la bacchetta, ansante; da qualche parte sopra di lui Piton urlava: «Hai dimenticato gli ordini? Potter appartiene al Signore Oscuro... dobbiamo lasciarlo stare! Via! Via!»

E Harry sentì il suolo tremare sotto il suo viso mentre fratello, sorella e il Mangiamorte biondo obbedivano e correvano verso i cancelli. Un urlo inarticolato di rabbia gli sfuggì: in quel momento non gli importava di vi-
vere o morire. Si rialzò e barcollò alla cieca verso Piton, l'uomo che ormai odiava quanto Voldemort stesso..
«Sectum...»
Piton agitò la bacchetta e la maledizione venne respinta; ma Harry era a pochi metri da lui e finalmente lo vide bene in volto. Non era più beffardo o ghignante: le fiamme roventi mostravano un viso sconvolto dalla rabbia. Raccogliendo tutta la concentrazione possibile, Harry pensò: Levi...
«No, Potter!» gridò Piton. Si udì un'esplosione e Harry fu scagliato indietro: batté di nuovo a terra, e questa volta la bacchetta gli volò via di mano. Udì le grida di Hagrid e gli ululati di Thor; Piton si avvicinò, sovrastando Harry, disarmato e indifeso come lo era stato Silente. Il volto pallido di Piton, illuminato dalla capanna in fiamme, era intriso di odio proprio come quando aveva scagliato la maledizione su Silente.
«Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? Sono stato io a inventarli... Io, il Principe Mezzosangue! E tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? Non credo...no!»
Harry si era tuffato per recuperare la bacchetta; Piton la colpì con una fattura e quella volò a parecchi metri di distanza e sparì nel buio.
«Mi uccida, allora» ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia edisprezzo. «Mi uccida come ha ucciso lui, vigliacco...»
«NON...» urlò Piton, e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano,come se provasse tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro spalle, «CHIAMARMI VIGLIACCO!»E sferzò l'aria: Harry sentì come una frusta incandescente colpirlo involto e fu scaraventato suolo.

……………………………………...
Troppo bella,troppo terribile e troppo dolorosa questa scena per spezzarla oppure ometterne una parte.
Questo è uno dei due o tre passi, non ricordo, in cui Severus grida: ne ha tutte le ragioni.
Rileggere il brano con attenzione mi ha commosso e addolorato, forse più del solito, rifletto sull’ingiustizia che subisce Severus e sulla sua disperazione, qui potrei perdonargli qualunque cosa.
E’ emozione allo stato puro che provo, un uomo non può arrivare a soffrire e ad amare così tanto!
 
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cccpkobe78
view post Posted on 15/9/2012, 22:23




Volevo rinraziare Chiara e Federica per il meraviglioso lavoro che stanno facendo. :wub:
Grazie. :applauso: :applauso: :applauso:
 
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view post Posted on 16/9/2012, 06:43
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Se desta interesse e piace, sono contenta. Grazie
 
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view post Posted on 17/9/2012, 09:23
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I ♥ Severus


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Per me è interessantissimo e vi sono grata di svolgere questo compito che io, in questo momento, non ero assolutamente in grado di fare anche se ci tenevo molto.
Quindi, ancora grazie Chiare e Fede.
 
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view post Posted on 17/9/2012, 12:38
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:wub: :wub: Sono onorata. :wub: :wub:
 
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frc_coazze
view post Posted on 22/9/2012, 14:57




CITAZIONE
"Non avevo idea, Codaliscia, che aspirassi a compiti più rischiosi" rispose Piton con voce di seta. "Ma possiamo provvedere: parlerò con il Signore Oscuro..." "Posso parlarci da solo, se voglio!" "Sicuro che puoi" disse Piton sogghignando. "Ma nel frattempo portaci da bere. Un po' di vino elfico andrà bene".

CITAZIONE
"I had no idea, Wormtail, that you were craving more dangerous assignments, " said Snape silkily. "This can be easily arranged: I shall speak to the Dark Lord--"
"I can speak to him myself if I want to!"
"Of course you can," said Snape, sneering. "But in the meantime, bring us drinks. Some of the elf-made wine will do."

Questo passo l’avevamo già visto, mi sembra. In inglese, purtroppo, non c’è alcuna differenza tra la voce di Severus dentro o fuori la Pottervisione, in quanto abbiamo già visto che silkily è un aggettivo stra usato anche nei libri precendenti dalla Rowling per cui la voce di Severus non acquista alcuna tonalità che non sia già stata vista.

CITAZIONE
«Lui mi dice tutto!» ribatté Bellatrix, infiammandosi. «Dice che sono la sua più leale, più fedele...»
«Davvero?» fece Piton, la voce delicatamente modulata a suggerire incredulità. «Lo dice ancora, dopo il fiasco al Ministero?»
«Non è stata colpa mia!» protestò Bellatrix, arrossendo. «Il Signore Oscuro in passato mi ha fatto l'onore di rivelarmi i suoi più preziosi... Se Lucius non avesse...»
«Non ti permettere... non ti permettere di dare la colpa a mio marito!» intervenne Narcissa, con voce bassa e mortifera, levando lo sguardo sulla sorella.
«Non serve a nulla rinfacciarsi le colpe» disse Piton, soave. «Quel che è fatto è fatto».

CITAZIONE
"He shares everything with me!" said Bellatrix, firing up at once. "He calls me his most loyal, his most faithful--"
"Does he?" said Snape, his voice delicately inflected to suggest his disbelief. "Does he still, after the fiasco at the Ministry?"
"That was not my fault!" said Bellatrix, flushing. "The Dark Lord has, in the past, entrusted me with his most precious -- if Lucius hadn't --"
"Don't you dare -- don't you dare blame my husband!" said Narcissa, in a low and deadly voice, looking up at her sister.
"There is no point apportioning blame, " said Snape smoothly. "What is done, is done. "

Mi piace questo delicatamente modulata (delicately inflected), forse è questo passo a segnare il passo tra la Pottervisione e la non-Pottervisione, più che la voce di seta di qualche frase prima. E forse, è il passo che lascia intravedere una certa influenza sulla Rowling da parte di Alan Rickman, perché, diciamocelo, Alan ha una voce che si modula delicatamente.

Smoothly significa mellifluo, ma è anche sinonimo di suavely che sigifica, per l'appunto, in modo soave.


CITAZIONE
«Il Voto Infrangibile?» L'espressione di Piton era vuota, indecifrabile. Bellatrix emise una risatina chioccia e trionfante. «Lo senti, Narcissa?Oh, ci proverà, certo... le sue solite parole inutili, il suo solito modo di stri-sciar via dal cuore dell'azione... oh, per ordine del Signore Oscuro, naturalmente!» Piton non guardò Bellatrix. I suoi occhi neri erano fissi in quelli azzurrie lacrimanti di Narcissa, che continuava a stringergli la mano.
«Certo, Narcissa, stringerò il Voto Infrangibile» disse piano. «Forse tua sorella acconsentirà a essere il nostro Suggello».Bellatrix rimase a bocca aperta. Piton si abbassò e si inginocchiò di fronte a Narcissa. Sotto lo sguardo stupefatto di Bellatrix, si strinsero la mano destra.
«Ti servirà la bacchetta, Bellatrix» sibilò Piton, gelido.
Lei la sfoderò, ancora esterrefatta.«E dovrai avvicinarti» aggiunse Piton.
Bellatrix si fece avanti in modo da sovrastarli e posò la punta della bacchetta sulle loro mani intrecciate.Narcissa parlò.«Severus, vuoi tu vegliare su mio figlio Draco nel suo tentativo di adempiere ai voleri del Signore Oscuro?»
«Lo voglio» rispose Piton.
Una lingua sottile di fiamma brillante scivolò dalla bacchetta e si avvolse attorno alle loro mani come un filo incandescente.
«E vuoi tu, al massimo delle tue capacità, proteggerlo da ogni pericolo?»
«Lo voglio» disse Piton.
Una seconda lingua di fiamma scaturì dalla bacchetta e si intrecciò alla prima, formando una sottile catena ardente.«E se dovesse rendersi necessario... se Draco dovesse fallire...» sussurrò Narcissa (la mano di Piton si mosse nella sua, ma lui non la ritrasse), «vuoi tu portare a compimento l'impresa che il Signore Oscuro ha ordinato a Draco di eseguire?»
Ci fu un attimo di silenzio. Bellatrix li guardava, la bacchetta sopra le loro mani intrecciate, gli occhi spalancati.
«Lo voglio» disse Piton.
Il volto stupefatto di Bellatrix si accese di rosso nel bagliore di una terzalingua di fiamma, che esplose dalla bacchetta, si aggiunse alle altre e si strinse attorno alle mani intrecciate, come una fune, come un feroce serpente.

CITAZIONE
"The Unbreakable Vow?" Snape's expression was blank, unreadable. Bellatrix, however, let out a cackle of triumphant laughter.
"Aren't you listening, Narcissa? Oh, he'll try, I'm sure... The usual empty words, the usual slithering out of action... Oh, on the Dark Lord's orders, of course!" Snape did not look at Bellatrix. His black eyes were fixed upon Narcissa's tear-filled blue ones as she continued to clutch his hand.
"Certainly, Narcissa, I shall make the Unbreakable Vow, " he said quietly. "Perhaps your sister will consent to be our Bonder." Bellatrix's mouth fell open. Snape lowered himself so that he was kneeling opposite Narcissa.
Beneath Bellatrix's astonished gaze, they grasped right hands. "You will need your wand, Bellatrix," said Snape coldly. She drew it, still looking astonished. "And you will need to move a little closer," he said.
She stepped forward so that she stood over them, and placed the tip of her wand on their linked hands. Narcissa spoke.
"Will you, Severus, watch over my son, Draco, as he attempts to fulfill the Dark Lord's wishes?"
"I will," said Snape. A thin tongue of brilliant flame issued from the wand and wound its way around their hands like a red-hot wire.
"And will you, to the best of your ability, protect him from harm?"
"I will, " said Snape. A second tongue of flame shot from the wand and interlinked with the first, making a fine, glowing chain.
"And, should it prove necessary... If it seems Draco will fail..." whispered Narcissa (Snape'shand twitched within hers, but he did not draw away), "will you carry out the deed that the Dark Lord has ordered Draco to perform?"
There was a moment's silence. Bellatrix watched, her wand upon their clasped hands, her eyes wide.
"I will," said Snape. Bellatrix's astounded face glowed red in the blaze of a third unique flame, which shot from the wand, twisted with the others, and bound itself thickly around their clasped hands, like a fiery snake.

Ritroviamo gli ormai usati e riusati coldly e quietly. Durante gli I will di Severus, la Rowling non dà alcun indizio sul tono di voce che questi usa, probabilmente sia per lasciare un velo di dubbio che per rendere la freddezza e la mancanza, o meglio, la negazione di ogni emozione da parte di Piton. Sono contenta di vedere che in italiano la traduttrice ha mantenuto questa linea.


CITAZIONE
La porta si spalancò dietro Harry, che alzò lo sguardo, terrorizzato: Piton si era precipitato nella stanza, livido in volto. Spinse via Harry, si chinò su Malfoy, estrasse la bacchetta e la passò sopra le profonde ferite provocate dalla maledizione, borbottando un incantesimo che sembrava quasi una canzone. Il flusso di sangue parve rallentare; Piton asciugò quello che restava dal volto di Malfoy e ripeté la formula. Le ferite parvero ricucirsi.
Harry stava immobile a guardare, orripilato da quanto aveva fatto, senza accorgersi che era a sua volta zuppo di sangue e acqua. Mirtilla Malcontenta continuava a singhiozzare e a ululare, in alto. Quando Piton ebbe praticato la contromaledizione per la terza volta, riuscì a rimettere in piedi Malfoy.
«Devi andare in infermeria. Può darsi che restino delle cicatrici, ma se prendi subito del dittamo forse riusciamo a evitarlo... vieni...»
Attraversò il bagno sorreggendo Malfoy, e sulla soglia si voltò per sibilare con furia gelida: «E tu, Potter... tu aspettami qui».
A Harry non venne in mente di disobbedire nemmeno per un attimo. Si alzò piano, tremando, e guardò il pavimento bagnato. Macchie di sangue galleggiavano come fiori cremisi sulla superficie.

CITAZIONE
The door banged open behind Harry and he looked up, terrified: Snape had burst into the room, his face livid. Pushing Harry roughly aside, he knelt over Malfoy, drew his wand, and traced it over the deep wounds Harry's curse had made, muttering an incantation that sounded almost like song. The flow of blood seemed to ease; Snape wiped the residue from Malfoy's face and repeated his spell. Now the wounds seemed to be knitting.
Harry was still watching, horrified by what he had done, barely aware that he too was soaked in blood and water. Moaning Myrtle was still sobbing and wailing overhead. When Snape had performed his counter-curse for the third time, he half-lifted Malfoy into a standing position.
"You need the hospital wing. There may be a certain amount of scarring, but if you take dittany immediately we might avoid even that ... come..."
He supported Malfoy across the bathroom, turning at the door to say in a voice of cold fury, "And you, Potter... You wait here for me."
It did not occur to Harry for a second to disobey. He stood up slowly, shaking, and looked down at the wet floor. There were bloodstains floating like crimson flowers across its surface.

Qui mi ha colpito come il dire con furia gelida (say in a voice of cold fury) in inglese, sia diventato un sibilare con furia gelida trasformando Severus letteralmente in un serpente. La traduttrice italiana usa molto sibilare quando deve cambiare un said, ho notato.
Per il resto, nelle altre frasi segnalate da Chiara, la traduzione è perfettamente letterale.

CITAZIONE
«Portami la tua borsa» sussurrò Piton, «e tutti i tuoi libri di scuola. Tutti. Ora!»
Inutile discutere. Harry si voltò all'istante e uscì dal bagno, sollevando schizzi d'acqua.

CITAZIONE
"Bring me your schoolbag," said Snape softly, "and all of your schoolbooks. All of them. Bring them to me here. Now!"
There was no point arguing. Harry turned at once and splashed out of the bathroom.

Maaaa… il “bring them to me here (portameli qui)”che fine ha fatto? Se l’è mangiato uno Shiopodo? :blink: :lol:
Comunque, ritroviamo il nostro beneamato softly (in modo sommesso).

CITAZIONE
«Questa è la copia di Pozioni Avanzate che hai comprato al Ghirigoro?»
«Sì» confermò Harry.
«E allora perché» chiese Piton, «nella prima pagina c'è scritto il nome'Roonil Wazlib'?»
Il cuore di Harry perse un colpo.
«È il mio soprannome» disse.
«Il tuo soprannome» ripeté Piton.
«Sì... è così che mi chiamano gli amici».
«Lo so che cos'è un soprannome» ribatté Piton. I freddi occhi neri penetrarono ancora una volta i suoi; Harry cercò di non fissarli.Chiudi la mente... chiudi la mente...
Ma non aveva mai imparato a farlo come si deve...
«Lo sai che cosa penso, Potter?» sussurrò Piton. «Penso che sei un bugiardo e un imbroglione e che meriti una punizione con me tutti i sabati fino alla fine del quadrimestre. Che cosa ne dici, Potter?»
«Io... io non sono d'accordo, signore» rispose Harry, continuando a rifiutarsi di guardarlo negli occhi.
«Be', vedremo come ti sentirai dopo le punizioni» proseguì Piton. «Sabato mattina alle dieci, Potter. Nel mio ufficio»
«Ma signore...» balbettò Harry, guardandolo disperato. «Il Quidditch...l'ultima partita della...»
«Alle dieci» sussurrò Piton, con un sorriso che gli scoprì i denti gialli.

CITAZIONE
"This is the copy of Advanced Potion-Making that you purchased from Flourish and Blotts?"
"Yes," said Harry firmly.
"Then why," asked Snape, "does it have the name 'Roonil Wazlib' written inside the front cover?"
Harry's heart missed a beat. "That's my nickname," he said.
"Your nickname," repeated Snape.
"Yeah... that's what my friends call me," said Harry.
"I understand what a nickname is," said Snape. The cold, black eyes were boring once more into Harry's; he tried not to look into them. Close your mind... close your mind... but he had never learned how to do it properly...
"Do you know what I think, Potter?" said Snape, very quietly. "I think that you are a liar and a cheat and that you deserve detention with me every Saturday until the end of term. What do you think, Potter?"
"I--I don't agree, sir," said Harry, still refusing to look into Snape's eyes.
"Well, we shall see how you feel after your detentions," said Snape. "Ten o'clock Saturday morning, Potter. My office."
"But sir," said Harry, looking up desperately. "Quidditch... the last match of the--"
"Ten o'clock," whispered Snape, with a smile that showed his yellow teeth. "Poor Gryffindor... fourth place this year, I fear..."

Very quietly equivale a molto piano e to whisper significa sussurrare, per cui, niente da dichiarare qui ;)

I denti sono gialli sia in italiano che in inglese. Tanto per rendere Piton ancora più "disgustoso". Che poi, che male c'è ad avere i denti gialli? :D

Harry è un imbecille (si può dire imbecille)? Ha appena rischiato di ammazzare un compagno di classe, senza alcun motivo, tra l'altro. Leggi un incantesimo sconosciuto su un libro che non sai a chi appartenesse, con la scritta palese "contro i nemici"... che ti aspetti? Che escano farfalle dalla bacchetta? <_<
E poi Piton è brutto e cattivo e ce l'ha con lui perchè lo punisce duramente... povero piccolo Harry. Lui non ha fatto niente, non sapeva che usando un incantesimo sconosciuto da usare contro i nemici avrebbe fatto male a Draco, non è colpa sua. E' colpa di Piton che ce l'ha sempre con lui. :furia:


CITAZIONE
Harry corse oltre Hagrid e il suo avversario, mirò alla schiena di Piton e gridò: «Stupeficium!»
Lo mancò; il getto di luce rossa planò oltre la testa di Piton, che urlò«Corri, Draco!» e si voltò; separati da venti metri, lui e Harry si guardarono prima di alzare le bacchette nello stesso momento.
Cru...»
Ma Piton schivò la maledizione, facendo cadere Harry prima che riuscisse a completarla. Harry si rialzò mentre il Mangiamorte alle sue spalle urlava « Incendio!»; udì un'esplosione e una luce arancione si riversò su di loro: la casa di Hagrid era in fiamme.
«C'è dentro Thor, brutto...!»urlò Hagrid.
«Cru...» gridò Harry per la seconda volta, mirando all'ombra di fronte a lui, ma Piton lo parò ancora; Harry lo vide ridere beffardo.( possibile?)
«Niente Maledizioni Senza Perdono da te, Potter!» urlò sopra il rombo delle fiamme, le grida di Hagrid e gli uggiolii selvaggi di Thor imprigionato. «Non ne hai il coraggio né l'abilità...»
« Incarce...» ruggì Harry, ma Piton deviò l'incantesimo con un cenno quasi pigro del braccio.
«Reagisci!» gli urlò Harry. «Reagisci, vigliacco...»
«Mi hai chiamato vigliacco, Potter?» gridò Piton di rimando. «Tuo padrenon mi attaccava mai se non erano quattro contro uno: mi chiedo come lo definiresti...»
«Stupe....»
«Bloccato ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la bocca sigillata e la mente chiusa, Potter!» lo canzonò Piton, deviando ancora una volta la maledizione.
«Adesso vieni!» urlò al Mangiamorte biondo. «È ora di andare, prima che arrivino dal Ministero...»
« Impedi...»Ma prima che Harry riuscisse a finire la formula, sentì un dolore lancinante: cadde nell'erba, qualcuno urlava, sarebbe certamente morto di quel dolore, Piton l'avrebbe torturato fino alla morte o alla follia...
«No!» ruggì la voce di Piton, e il dolore cessò improvviso com'era arrivato; Harry rimase rannicchiato, stringendo la bacchetta, ansante; da qualche parte sopra di lui Piton urlava: «Hai dimenticato gli ordini? Potter appartiene al Signore Oscuro... dobbiamo lasciarlo stare! Via! Via!»
E Harry sentì il suolo tremare sotto il suo viso mentre fratello, sorella e il Mangiamorte biondo obbedivano e correvano verso i cancelli. Un urlo inarticolato di rabbia gli sfuggì: in quel momento non gli importava di vi-
vere o morire. Si rialzò e barcollò alla cieca verso Piton, l'uomo che ormai odiava quanto Voldemort stesso..
«Sectum...»
Piton agitò la bacchetta e la maledizione venne respinta; ma Harry era a pochi metri da lui e finalmente lo vide bene in volto. Non era più beffardo o ghignante: le fiamme roventi mostravano un viso sconvolto dalla rabbia. Raccogliendo tutta la concentrazione possibile, Harry pensò: Levi...
«No, Potter!» gridò Piton. Si udì un'esplosione e Harry fu scagliato indietro: batté di nuovo a terra, e questa volta la bacchetta gli volò via di mano. Udì le grida di Hagrid e gli ululati di Thor; Piton si avvicinò, sovrastando Harry, disarmato e indifeso come lo era stato Silente. Il volto pallido di Piton, illuminato dalla capanna in fiamme, era intriso di odio proprio come quando aveva scagliato la maledizione su Silente.
«Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? Sono stato io a inventarli... Io, il Principe Mezzosangue! E tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? Non credo...no!»
Harry si era tuffato per recuperare la bacchetta; Piton la colpì con una fattura e quella volò a parecchi metri di distanza e sparì nel buio.
«Mi uccida, allora» ansimò Harry. Non provava paura, ma solo rabbia edisprezzo. «Mi uccida come ha ucciso lui, vigliacco...»
«NON...» urlò Piton, e il suo viso si fece all'improvviso folle, disumano,come se provasse tanto dolore quanto il cane che guaiva e ululava rinchiuso nella casa incendiata alle loro spalle, «CHIAMARMI VIGLIACCO!»E sferzò l'aria: Harry sentì come una frusta incandescente colpirlo involto e fu scaraventato suolo.

CITAZIONE
Harry tore past Hagrid and his opponent, took aim at Snape's back, and yelled, "Stupefy!"
He missed; the jet of red light soared past Snape's head; Snape shouted, "Run, Draco!" and turned. Twenty yards apart, he and Harry looked at each other before raising their wands simultaneously.
"Cruc--"
But Snape parried the curse, knocking Harry backward off his feet before he could complete it; Harry rolled over and scrambled back up again as the huge Death Eater behind him yelled, "Incendio!" Harry heard an explosive bang and a dancing orange light spilled over all of them: Hagrid's house was on fire.
"Fang's in there, yer evil--!" Hagrid bellowed.
"Cruc--" yelled Harry for the second time, aiming for the figure ahead illuminated in the dancing firelight, but Snape blocked the spell again. Harry could see him sneering.
"No Unforgivable Curses from you, Potter!" he shouted over the rushing of the flames, Hagrid's yells, and the wild yelping of the trapped Fang. "You haven't got the nerve or the ability--"
"Incarc--"Harry roared, but Snape deflected the spell with an almost lazy flick of his arm.
"Fight back!" Harry screamed at him. "Fight back, you cowardly--"
"Coward, did you call me, Potter?" shouted Snape. "Your father would never attack me unless it was four on one, what would you call him, I wonder?"
"Stupe--"
"Blocked again and again and again until you learn to keep your mouth shut and your mind closed, Potter!" sneered Snape, deflecting the curse once more. "Now come!" he shouted at the huge Death Eater behind Harry. "It is time to be gone, before the Ministry turns up--"
"Impedi--"
But before he could finish this jinx, excruciating pain hit Harry; he keeled over in the grass. Someone was screaming, he would surely die of this agony, Snape was going to torture him to death or madness--
"No!" roared Snape's voice and the pain stopped as suddenly as it had started; Harry lay curled on the dark grass, clutching his wand and panting; somewhere overhead Snape was shouting, "Have you forgotten our orders? Potter belongs to the Dark Lord--we are to leave him! Go! Go!"
And Harry felt the ground shudder under his face as the brother and sister and the enormous Death Eater obeyed, running toward the gates. Harry uttered an inarticulate yell of rage: in that instant, he cared not whether he lived or died. Pushing himself to his feet again, he staggered blindly toward Snape, the man he now hated as much as he hated Voldemort himself--
"Sectum--"
Snape flicked his wand and the curse was repelled yet again; but Harry was mere feet away now and he could see Snape's face clearly at last: he was no longer sneering or jeering; the blazing flames showed a face full of rage. Mustering all his powers of concentration, Harry thought, Levi--
"No, Potter!" screamed Snape. There was a loud BANG and Harry was soaring backward, hitting the ground hard again, and this time his wand flew out of his hand. He could hear Hagrid yelling and Fang howling as Snape closed in and looked down on him where he lay, wandless and defenseless as Dumbledore had been. Snape's pale face, illuminated by the flaming cabin, was suffused with hatred just as it had been before he had cursed Dumbledore.
"You dare use my own spells against me, Potter? It was I who invented them--I, the Half-Blood Prince! And you'd turn my inventions on me, like your filthy father, would you? I don't think so... no!"
Harry had dived for his wand; Snape shot a hex at it and it flew feet away into the darkness and out of sight.
"Kill me then," panted Harry, who felt no fear at all, but only rage and contempt. "Kill me like you killed him, you coward--"
"DON'T--" screamed Snape, and his face was suddenly demented, inhuman, as though he was in as much pain as the yelping, howling dog stuck in the burning house behind them, "--CALL ME COWARD!"
And he slashed at the air: Harry felt a white-hot, whiplike something hit him across the face and was slammed backward into the ground.

CITAZIONE
Harry lo vide ridere beffardo.( possibile?)

No, non è possibile. Infatti in inglese, Harry vede Piton sogghignare (sneering) in modo beffardo, non certo ridere…

In questa scena Piton è obbligato a tenere alto il livello della voce per farsi sentire sopra al rumore delle fiamme. Come verbi abbiamo to shout e to roar rispettivamente urlare e ruggire. Da notare che, mentre Severus urla ad Harry, invece ruggisce contro il Mangiamorte.

Poi c’è il verbo to scream, che è un verbo interessante perché, rispetto a shout, tende ad avere una valenza più animalesca, quasi un gridare, strillare. La stessa sottile differenza che intercorre tra urlare e gridare, non so se mi spiego. Non so se la Rowling lo abbia fatto di proposito, ma quello screamed riferito alla frase “Don’t call me coward!” aumenta ancora di più il paragone con Thor che ulula nella casa in fiamme, e lascia trapelare tutto il dolore e la rabbia che Severus prova in quel momento, rafforza ancora di più la perdita di controllo di Piton rendendolo istintivo e ferino.

Questa scena vale tutti i libri, secondo me. ;)
 
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view post Posted on 22/9/2012, 15:31
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I ♥ Severus


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Grazie mille, Fede, per il tuo attento lavoro di revisione della traduzione.. e oer i tuoi commenti.

CITAZIONE (frc_coazze @ 22/9/2012, 15:57) 
Questo passo l’avevamo già visto, mi sembra. In inglese, purtroppo, non c’è alcuna differenza tra la voce di Severus dentro o fuori la Pottervisione, in quanto abbiamo già visto che silkily è un aggettivo stra usato anche nei libri precendenti dalla Rowling per cui la voce di Severus non acquista alcuna tonalità che non sia già stata vista.

Be'.... questo forse significa che perfino la traduttrice è stata catturata dalla Pottervisione!

CITAZIONE (frc_coazze @ 22/9/2012, 15:57) 
Ritroviamo gli ormai usati e riusati coldly e quietly. Durante gli I will di Severus, la Rowling non dà alcun indizio sul tono di voce che questi usa, probabilmente sia per lasciare un velo di dubbio che per rendere la freddezza e la mancanza, o meglio, la negazione di ogni emozione da parte di Piton. Sono contenta di vedere che in italiano la traduttrice ha mantenuto questa linea.

Già, non la mancanza, ma la necessaria negazione delle sue emozioni. Perchè se non è questo un momento in cui Piton disperatamente combatte con le sue emozioni...
 
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wittyselina
view post Posted on 22/9/2012, 15:36




E' un incanto leggere i vostri post ragazze, davvero! Bravissime e interessantissimi i vostri commenti.

Per quanto mi riguarda la voce di Snape non può che essere che quella di Alan, anche se chiaramente ho visto tutti i film doppiati al cinema, prima di comprarmi i dvd. Guardare recitare un attore che come lui usa la voce, le pause, le intonazioni in modo così particolare venir "coperto" dalla voce di un pur bravo doppiatore lo trovo veramente un delitto.
La voce di Snape è bassa e calda (ogni tanto ha qualche piccola nota stridula che magari sento solo io, neh, ma che a me piace tanto!) e sapientemente espressiva. E le minacce proferite sussurrando sono molto più spaventose di quelle strillate ai quattro venti.
 
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view post Posted on 22/9/2012, 15:46
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CITAZIONE (frc_coazze @ 22/9/2012, 15:57) 
In questa scena Piton è obbligato a tenere alto il livello della voce per farsi sentire sopra al rumore delle fiamme. Come verbi abbiamo to shout e to roar rispettivamente urlare e ruggire. Da notare che, mentre Severus urla ad Harry, invece ruggisce contro il Mangiamorte.

Poi c’è il verbo to scream, che è un verbo interessante perché, rispetto a shout, tende ad avere una valenza più animalesca, quasi un gridare, strillare. La stessa sottile differenza che intercorre tra urlare e gridare, non so se mi spiego. Non so se la Rowling lo abbia fatto di proposito, ma quello screamed riferito alla frase “Don’t call me coward!” aumenta ancora di più il paragone con Thor che ulula nella casa in fiamme, e lascia trapelare tutto il dolore e la rabbia che Severus prova in quel momento, rafforza ancora di più la perdita di controllo di Piton rendendolo istintivo e ferino.

Questa scena vale tutti i libri, secondo me. ;)

Sì, questa scena vale tutti i 7 libri... e il tremendo dolore di Severus.
Più che corretta la tua considerazione sul fatto che Piton è obbligato a tener alto il livello della voce per farsi sentire, così come la nota sulle urla (necessarie a farsi sentire, come hai sottolineato prima) verso Harry e il ruggito, invece, verso il Mangiamorte. Gli sarebbe bastato urlare, ma no, lui ha ruggito contro il Mangiamorte che stava torturando Harry!
Infine, brava a sottolineare la sottile differenza tra gridare e urlare: il primo è solo un tono di voce alterato, ma nell'urlo c'è anche emozione e perdita di controllo.


CITAZIONE (frc_coazze @ 22/9/2012, 15:57) 
Mi piace questo delicatamente modulata (delicately inflected), forse è questo passo a segnare il passo tra la Pottervisione e la non-Pottervisione, più che la voce di seta di qualche frase prima. E forse, è il passo che lascia intravedere una certa influenza sulla Rowling da parte di Alan Rickman, perché, diciamocelo, Alan ha una voce che si modula delicatamente.

Be', ovviamente la Rowling non è mai stata influenzata dalla Pottervisione... però, sì, credo che la voce di Alan sia riuscita a influenzarla! Del resto, tutto quel secondo capitolo sembra essere stato scritto quale copione per la voce e le movenze di Rickman...
 
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view post Posted on 22/9/2012, 17:05
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Federica è un vero piacere leggere i tuoi paralleli linguistici. Occorre conoscere bene e saper usare con proprietà sia l'italiano che l'inglese per riuscire a fare lo splendido lavoro che svolgi così accuratamente.

Mi permetto di citare la splendida frase seguente che mi ha fatto veramente ridere perchè rispecchia il mio pensiero (chiaramente scevro da Pottervisione ;) ) parola per parola. :lol:

Harry è un imbecille (si può dire imbecille)? (direi di sì)Ha appena rischiato di ammazzare un compagno di classe, senza alcun motivo, tra l'altro. Leggi un incantesimo sconosciuto su un libro che non sai a chi appartenesse, con la scritta palese "contro i nemici"... che ti aspetti? Che escano farfalle dalla bacchetta? <_<
E poi Piton è brutto e cattivo e ce l'ha con lui perchè lo punisce duramente... povero piccolo Harry. Lui non ha fatto niente, non sapeva che usando un incantesimo sconosciuto da usare contro i nemici avrebbe fatto male a Draco, non è colpa sua. E' colpa di Piton che ce l'ha sempre con lui.

:applauso:
Pensavo di inserire il Settimo libro durante la settimana prossima vuoi che aspetti o ce la fai?
Baci e complimenti
 
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102 replies since 13/8/2012, 21:32   2052 views
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