Il Calderone di Severus

Rileggiamo e commentiamo insieme HP1, I brani relativi a Piton in italiano e inglese

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view post Posted on 8/4/2011, 10:55
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Ecco la seconda volta in cui Severus compare in Harry Potter e la pietra filosofale

Pagine 131-135: La prima lezione di Pozioni. - Testo in italiano

Meno male che Harry aveva la piacevole aspettativa del tè con Hagrid, perché la lezione di Pozioni fu la peggior cosa che gli fosse capitata fino a quel momento.
Appena arrivato, durante il banchetto inaugurale, Harry aveva avuto l'impressione di non stare simpatico al professor Piton. Alla fine della prima lezione di Pozioni seppe che si era sbagliato. Non è che lo trovasse antipatico... lo odiava.
Le lezioni di Pozioni si svolgevano in una delle celle sotterranee. Qui faceva più freddo che ai piani alti, il che sarebbe bastato a far venire loro la pelle d'oca anche senza tutti quegli animali che galleggiavano nei barattoli di vetro lungo le pareti.
Come Vitious, anche Piton iniziò la lezione prendendo il registro, e sempre come Vitious, giunto al nome di Harry si fermò.
"Ah, vedo" disse con voce melliflua, "Harry Potter. La nostra nuova... celebrità".
Draco Malfoy e i suoi amici Tiger e Goyle nascosero un ghigno dietro la mano. Piton finì di fare l'appello e alzò lo sguardo sulla classe. Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio.
"Siete qui per imparare la delicata scienza e l'arte esatta delle Pozioni" cominciò. Le sue parole erano poco più di un sussurro, ma ai ragazzi non ne sfuggiva una: come la professoressa Mcgranitt, Piton aveva il dono di mantenere senza sforzo il silenzio in classe. "Poiché qui non si agita insulsamente la bacchetta, molti di voi stenteranno a credere che si tratti di magia. Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente, stregando i sensi... Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... sempre che non siate una manica di teste di legno, come in genere sono tutti gli allievi che mi toccano".
Anche questo discorsetto cadde nel silenzio. Harry e Ron si scambiarono un'occhiata alzando le sopracciglia. Hermione Granger era seduta sul bordo della sedia e sembrava non vedesse l'ora di dimostrare che lei non era una "testa di legno".
"Potter" disse Piton d'un tratto. "Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?"
Radice in polvere di che cosa, in un infuso di che cosa? Harry lanciò un'occhiata a Ron, che appariva altrettanto sconcertato; invece Hermione era già lì con la mano alzata.
"Non lo so, signore" disse Harry.
Le labbra di Piton si incresparono in un ghigno.
"Bene, bene... è chiaro che la fama non è tutto".
Ignorò la mano alzata di Hermione.
"Proviamo ancora. Potter, dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi una pietra bezoar?"

Hermione alzò di nuovo la mano più in alto che poteva senza alzarsi dalla sedia, ma Harry non aveva la più pallida idea di che cosa fosse un bezoar. Cercò di ignorare Malfoy, Tiger e Goyle che si sbellicavano dalle risate.
"Non lo so, signore".
"Immagino che tu non abbia neanche aperto un libro prima di venire qui, vero, Potter?"
Harry si costrinse a continuare a guardare fisso quegli occhi glaciali.
In realtà aveva dato una scorsa ai libri, quando era ancora dai Dursley, ma forse Piton si aspettava che si ricordasse tutto quel che era scritto in Mille erbe e funghi magici?
Piton continuava a ignorare la mano fremente di Hermione.
"E... Potter, qual è la differenza tra l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycoctonum?"

A questo punto, Hermione si alzò in piedi con la mano protesa come se volesse toccare il soffitto.
"Non lo so" disse Harry tranquillamente. "Ma penso che Hermione lo sappia. Perché non prova a chiederlo a lei?"
Alcuni risero; Harry colse lo sguardo di Seamus e Seamus ammiccò. Ma Piton non lo trovò affatto divertente.
"Sta' seduta!" ordinò secco a Hermione. "Per tua norma e regola, Potter, asfodelo e artemisia insieme fanno una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il nome di Distillato della Morte Vivente. Un bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni. Per quanto riguarda l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycoctonum, sono la stessa pianta, nota anche con il semplice nome di aconito. Be'? Perché non prendete appunti?"
Ci fu un improvviso rovistare in cerca di penne e pergamene. Sovrastando il rumore, Piton disse: "E al dormitorio di Grifondoro verrà tolto un punto per la tua faccia tosta, Potter".
Col procedere della lezione di Pozioni, la situazione dei Grifondoro non migliorò. Piton li divise in coppie e li mise a fabbricare una semplice pozione per curare i foruncoli. Intanto, avvolto nel suo lungo mantello nero, si aggirava di qua e di là per la classe, osservandoli pesare ortiche secche e schiacciare zanne di serpente, muovendo critiche praticamente a tutti tranne che a Malfoy, che sembrava stargli simpatico. Aveva appena cominciato a dire agli altri di osservare il modo perfetto in cui Malfoy aveva stufato le sue lumache cornute, quando il sotterraneo fu invaso da una nube di fumo verde e acido e da un sibilo potente. Non si sa come, Neville era riuscito a fondere il calderone di Seamus trasformandolo in un ammasso di metallo contorto, e la loro pozione, colando sul pavimento di pietra, bruciava le scarpe degli astanti facendoci dei buchi. In pochi secondi, tutti i ragazzi erano saltati sugli sgabelli, salvo Neville, che si era bagnato con la pozione quando il calderone si era bucato e adesso piangeva di dolore, mentre sulle braccia e sulle gambe gli spuntavano bolle infiammate.
"Ma che razza di idiota!" sbottò Piton mentre con un sol tocco della sua bacchetta magica ripuliva il pavimento dalla pozione versata. "Suppongo che tu abbia aggiunto gli aculei di porcospino prima di togliere il calderone dal fuoco. Non è così?"
Neville frignava perché le bolle avevano cominciato a spuntargli anche sul naso.
"Portalo in infermeria!" intimò Piton a Seamus in tono sprezzante. Poi si girò verso Harry e Ron, che avevano lavorato accanto a Neville.
"E tu, Potter... perché non gli hai detto di non aggiungere gli aculei? Pensavi che se lui sbagliava ti saresti messo in luce, non è vero? E questo è un altro punto in meno per i Grifondoro".

La cosa era così ingiusta che Harry aprì bocca per ribattere, ma Ron gli diede un calcio da dietro al loro calderone. "Non esagerare" gli soffiò a bassa voce. "Ho sentito dire che Piton può diventare molto cattivo".
Un'ora dopo, lasciato il sotterraneo, mentre risalivano le scale, la mente di Harry galoppava e il suo umore era... sottoterra. In una sola settimana, aveva fatto perdere due punti a Grifondoro... Ma perché Piton lo odiava tanto?


Testo in inglese

It was lucky that Harry had tea with Hagrid to look forward to, because the Potions lesson turned out to be the worst thing that had happened to him so far.
At the start-of-term banquet, Harry had gotten the idea that Professor Snape disliked him. By the end of the first Potions lesson, he knew he'd been wrong. Snape didn't dislike Harry -- he hated him.
Potions lessons took place down in one of the dungeons. It was colder here than up in the main castle, and would have been quite creepy enough without the pickled animals floating in glass jars all around the walls.
Snape, like Flitwick, started the class by taking the roll call, and like Flitwick, he paused at Harry's name.
"Ah, Yes," he said softly, "Harry Potter. Our new -- celebrity."

Draco Malfoy and his friends Crabbe and Goyle sniggered behind their hands. Snape finished calling the names and looked up at the class. His eyes were black like Hagrid's, but they had none of Hagrid's warmth. They were cold and empty and made you think of dark tunnels.
"You are here to learn the subtle science and exact art of potionmaking," he began. He spoke in barely more than a whisper, but they caught every word like Professor McGonagall, Snape had the gift of keeping a class silent without effort. "As there is little foolish wand-waving here, many of you will hardly believe this is magic. I don't expect you will really understand the beauty of the softly simmering cauldron with its shimmering fumes, the delicate power of liquids that creep through human veins, bewitching the mind, ensnaring the senses.... I can teach you how to bottle fame, brew glory, even stopper death -- if you aren't as big a bunch of dunderheads as I usually have to teach."
More silence followed this little speech. Harry and Ron exchanged looks with raised eyebrows. Hermione Granger was on the edge of her seat and looked desperate to start proving that she wasn't a dunderhead.
"Potter!" said Snape suddenly. "What would I get if I added powdered root of asphodel to an infusion of wormwood?"
Powdered root of what to an infusion of what? Harry glanced at Ron, who looked as stumped as he was; Hermione's hand had shot into the air.
"I don't know, sir," said Harry.
Snape's lips curled into a sneer.
"Tut, tut -- fame clearly isn't everything."
He ignored Hermione's hand.
"Let's try again. Potter, where would you look if I told you to find me a bezoar?"

Hermione stretched her hand as high into the air as it would go without her leaving her seat, but Harry didn't have the faintest idea what a bezoar was. He tried not to look at Malfoy, Crabbe, and Goyle, who were shaking with laughter.
"I don't know, sir."
"Thought you wouldn't open a book before coming, eh, Potter?"
Harry forced himself to keep looking straight into those cold eyes.
He had looked through his books at the Dursleys', but did Snape expect him to remember everything in One Thousand Magical Herbsand Fungi?
Snape was still ignoring Hermione's quivering hand.
"What is the difference, Potter, between monkshood and wolfsbane?"

At this, Hermione stood up, her hand stretching toward the dungeon ceiling.
"I don't know," said Harry quietly. "I think Hermione does, though, why don't you try her?"
A few people laughed; Harry caught Seamus's eye, and Seamus winked. Snape, however, was not pleased.
"Sit down," he snapped at Hermione. "For your information, Potter, asphodel and wormwood make a sleeping potion so powerful it is known as the Draught of Living Death. A bezoar is a stone taken from the stomach of a goat and it will save you from most poisons. As for monkshood and wolfsbane, they are the same plant, which also goes by the name of aconite. Well? Why aren't you all copying that down?"
There was a sudden rummaging for quills and parchment. Over the noise, Snape said, "And a point will be taken from Gryffindor House for your cheek, Potter."
Things didn't improve for the Gryffindors as the Potions lesson continued. Snape put them all into pairs and set them to mixing up a simple potion to cure boils. He swept around in his long black cloak, watching them weigh dried nettles and crush snake fangs, criticizing almost everyone except Malfoy, whom he seemed to like. He was just telling everyone to look at the perfect way Malfoy had stewed his horned slugs when clouds of acid green smoke and a loud hissing filled the dungeon. Neville had somehow managed to melt Seamus's cauldron into a twisted blob, and their potion was seeping across the stone floor, burning holes in people's shoes. Within seconds, the whole class was standing on their stools while Neville, who had been drenched in the potion when the cauldron collapsed, moaned in pain as angry red boils sprang up all over his arms and legs.
"Idiot boy!" snarled Snape, clearing the spilled potion away with one wave of his wand. "I suppose you added the porcupine quills before taking the cauldron off the fire?"
Neville whimpered as boils started to pop up all over his nose.
"Take him up to the hospital wing," Snape spat at Seamus. Then he rounded on Harry and Ron, who had been working next to Neville.
"You -- Potter -- why didn't you tell him not to add the quills? Thought he'd make you look good if he got it wrong, did you? That's another point you've lost for Gryffindor."

This was so unfair that Harry opened his mouth to argue, but Ron kicked him behind their cauldron.
"Don't push it," he muttered, "I've heard Snape can turn very nasty."
As they climbed the steps out of the dungeon an hour later, Harry's mind was racing and his spirits were low. He'd lost two points for Gryffindor in his very first week -- why did Snape hate him so much?



Parto con qualche considerazione circa la traduzione. Ho notato che il traduttore ha la tendenza ad interpretare in maniera diversa (e credo scorretta) il tono vocale di Severus, quando si rivolge a Harry la prima volta. Tra tono mellifluo e softly (che significa piuttosto con tono basso, a bassa voce, sommessamente) c'è una certa differenza, dal momento che la traduzione italiana dà un giudizio più netto sul modo con cui quelle parole sono pronunciate, metnre softly è più neutro. Di fronte ad altri problemi di traduzione, credo che questo sia quello più "gravi" dal momento che priva del giusto senso il tono - e quindi un dato, pur immersi come siamo nella Potter-visione, oggettivo - utilizzato da Severus, pronunciando queste prime parole, che, se non vado errrata, sono anche le prime che pronuncia nell'intero ciclo.
Che dire poi del passaggio in sé?
Sicuramente, come sempre, bisogna fare i conti con la Potter-visione, che, personalmente, trovo piuttosto invasiva (più che nel proseguo della scena) ad inizio di passaggio, dove la Rowling predispone il lettore a pensare il peggio di quello che accadrà poco dopo, dal momento che anticipa l'intera scena, mettendo ben in chiaro che la lezione di Pozioni è quanto di peggio sia capitato ad Harry, facendo seguire poco dopo la certezza da parte di Harry che Piton lo odia, immergendo quindi, fin da subito, la figura di Severus in un giudizio qualitativo-morale, facente parte assolutamente integrante della Potter-visione, prima ancora di vedere e assistere in prima persona alla lezione di Pozioni.
Cosa accade - psicologicamente - "veramente" all'interno della scena? Cosa c'è oltre alla Potter-visione?
A voi la palla.
Anzi, prima, un'ultima annotazione. E' questo la prima volta che vengono descritti gli occhi di Severus, completando quindi la descrizione di pagina 122 (versione italiana). Secondo voi, è casuale che la descrizione degli occhi sia messa lontana da quella del volto di Piton? C'è quindi una volontà narrativa e psicologica ben precisa, oppure la Rowling ha pensato che fosse naturale che Harry non riuscisse a vedere il colore degli occhi di Piton nella scena precedente, perché troppo lontani, e quindi, a parte un dato spaziale oggettivo, non v'è alcuna motivazione reale per distanziare la descrizione dell'aspetto fisico generale di Severus, da quella dei suoi occhi? (ammetto che quest'ultima è una domanda contorta e altrettanto contorta è l'idea che mi sono fatta.)
 
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view post Posted on 9/4/2011, 14:59
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Però povero Harry come si fa a non odiare un insegnate simile :lol: io penso che altro che odiare, obbiettivamente, a parte la Potter-visione, non si può non odiare, io gli avrei tirato i calderoni e pure i banchi <_<

Sugli occhi credo che sia un problema di spazio, nel senso che nella prima scena tra il tavolo degli insegnanti e i banchi c'è una certa distanza, quindi più difficile inquadrare gli occhi e credo che lì poi l'attenzione era focalizzata più sul dolore alla cicatrice falsamente attribuito allo sguardo di Piton, quindi non era necessario, mentre qui lo era, in quanto sia Harry e Severus più vicini e quindi più facile notare il colore degli occhi, e poi perchè era quello che si voleva imprimere: gli occhi inespressivi di Severus (certo, era un grandissimo Occlumante e nessuno doveva scorgere nulla nemmeno da uno sguardo, che poi Potter non ci avrebbe letto nulla comunque quello è tutto un'altro paio di maniche :D).

Oggi niente filmino :lol:
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 10/4/2011, 13:08




CITAZIONE (Alaide @ 8/4/2011, 11:55) 
Parto con qualche considerazione circa la traduzione. Ho notato che il traduttore ha la tendenza ad interpretare in maniera diversa (e credo scorretta) il tono vocale di Severus, quando si rivolge a Harry la prima volta. Tra tono mellifluo e softly (che significa piuttosto con tono basso, a bassa voce, sommessamente) c'è una certa differenza, dal momento che la traduzione italiana dà un giudizio più netto sul modo con cui quelle parole sono pronunciate, metnre softly è più neutro. Di fronte ad altri problemi di traduzione, credo che questo sia quello più "gravi" dal momento che priva del giusto senso il tono - e quindi un dato, pur immersi come siamo nella Potter-visione, oggettivo - utilizzato da Severus, pronunciando queste prime parole, che, se non vado errrata, sono anche le prime che pronuncia nell'intero ciclo.
Che dire poi del passaggio in sé?
Sicuramente, come sempre, bisogna fare i conti con la Potter-visione, che, personalmente, trovo piuttosto invasiva (più che nel proseguo della scena) ad inizio di passaggio, dove la Rowling predispone il lettore a pensare il peggio di quello che accadrà poco dopo, dal momento che anticipa l'intera scena, mettendo ben in chiaro che la lezione di Pozioni è quanto di peggio sia capitato ad Harry, facendo seguire poco dopo la certezza da parte di Harry che Piton lo odia, immergendo quindi, fin da subito, la figura di Severus in un giudizio qualitativo-morale, facente parte assolutamente integrante della Potter-visione, prima ancora di vedere e assistere in prima persona alla lezione di Pozioni.
Cosa accade - psicologicamente - "veramente" all'interno della scena? Cosa c'è oltre alla Potter-visione?
A voi la palla.
Anzi, prima, un'ultima annotazione. E' questo la prima volta che vengono descritti gli occhi di Severus, completando quindi la descrizione di pagina 122 (versione italiana). Secondo voi, è casuale che la descrizione degli occhi sia messa lontana da quella del volto di Piton? C'è quindi una volontà narrativa e psicologica ben precisa, oppure la Rowling ha pensato che fosse naturale che Harry non riuscisse a vedere il colore degli occhi di Piton nella scena precedente, perché troppo lontani, e quindi, a parte un dato spaziale oggettivo, non v'è alcuna motivazione reale per distanziare la descrizione dell'aspetto fisico generale di Severus, da quella dei suoi occhi? (ammetto che quest'ultima è una domanda contorta e altrettanto contorta è l'idea che mi sono fatta.)

Allora... secondo me oltre alla Potter-visione c'è di fatto la nascita del pregiudizio da parte di Harry verso Severus mentre il pregiudizio di Severus verso Harry è comunque già radicato in quanto figlio di James.
Severus riprende Harry partendo dal presupposto che non stesse seguendo la lezione in quanto lo ritiene il degno erede del padre, mentre Harry da ragazzino di 11 anni sentendosi messo in imbarazzo davanti alla classe comincia ad odiare l'insegnante senza dargli il beneficio del dubbio.
La Rowling ha la tendenza ha narrare dal suo punto di vista di Harry dandoci di Severus quel giudizio che è esclusivamente di Harry, ma ha anche la tendenza ha dare giudizi che sono più i suoi che quelli di Harry, infatti quello che ha volte mette tra le righe presuppone una conoscenza maggiore dell'evolversi della storia che Harry non ha e che il lettore non dovrebbe avere.
Io non so se sia voluto o meno, ma ho sempre notato che alla figura di Severus non da mai una connotazione ''neutra'' ma butta qui e la frasi che fanno pensare che ci sia di più di un'antipatia studente- insegnante e viceversa, facendo subito intendere che Severus nasconda qualcosa... pensandoci probabilmente è voluto, forse un tentativo ''mal riuscito'' di caricare di ambiguità il personaggio... e per ora mi fermo qui col discorso se no vado OT, quando arriveremo ai passi del secondo e terzo libro riprenderò l'argomento, perchè soprattutto nel prigioniero di Azkaban, secondo me, ha commesso degli errori che hanno svelato troppo.
Riguardo agli occhi, oltre al dato spaziale oggettivo, c'è il fatto che Harry nota gli occhi nel momento in cui Severus si rivolge a lui, questo secondo me è voluto.
Tradizionalmente si dice che ''gli occhi sono lo specchio dell'anima'' quindi Harry cerca di capire chi ha davanti e nei suoi occhi non trova calore e questo nella sua visione di 11 enne non fa che avvalorare la tesi che sia malvagio e che ce l'abbia con lui.
Il fatto che la Rowling non includa ''gli occhi'' nella prima descrizione è dovuto al fatto di voler rimarcare ulteriormente che quel primo sguardo nella sala grande e quindi la primissima impressione di Harry era corretta, però a chi legge lascia intendere nuovamente di più di quello che dovrebbe fare.
Sia nell'originale che nella traduzione viene usata l'espressione ''tunnel bui'' ora se io penso a un tunnel immerso nel buio faccio subito il collegamento chiedendomi ''cosa nasconde al suo interno?!''
Secondo me la Rowling tenta di portare il lettore a farsi domande su chi sia Severus a volte cercando anche maldestramente di sviarlo e altre dicendo troppo.
Infatti alla fine del brano Harry non pensa ''Che stronzo questo'' ma bensì ''Ma perchè mi odia tanto?!'' e questo spinge chi legge a chiedersi altrettanto.
 
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view post Posted on 10/4/2011, 13:51
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (halfbloodprincess78 @ 10/4/2011, 14:08) 
Infatti alla fine del brano Harry non pensa ''Che stronzo questo'' ma bensì ''Ma perchè mi odia tanto?!'' e questo spinge chi legge a chiedersi altrettanto.

Effettivamente è questo che avevo pensato io alla fine della lettura, solo un professore severo e stronzo, cui Harry, del resto, ha mancato di rispetto provocandolo quando gli ha detto di domandare a Hermione che sapeva le risposte (se lo faceva con me, professoressa in classe, Harry non se la cavava certo con così poco!).

In ogni caso, Severus ha certamente in mente James nel pre-giudicare Harry ma, al contempo, vuol testare la sua preparazione (Severus sa che Harry è il ragazzo sopravvissuto cui sono legate tutte le speranze di vittoria contro Voldemort) e ne è chiaramente deluso: in questo caso, la preparazione di Hermione fa chiaramente da contraltare all'impreparazione di Harry e sottolinea la delusione di Piton neri confronti del ragazzo, anche se Severus comincia ugualmente a profondere i suoi insegnamenti a favore del ragazzo, sperando che gli possano servire (ma del Bezoar Harry si ricorderà solo grazie agli appunti del principe e per questo Hermione lo rimprovererà!).

In un certo senso, credo che Severus in questa prima lezione cerchi di cominciare a convincere sè stesso che Harry sia soprattutto figlio di James (spaccone, arrogante, indisciplinato) e non, invece, di Lily. Questo, naturalmente, sempre per poter sopravvivere all'incontro con quegli occhi che, per Piton, esprimono un giudizio di irrevocabile condanna e impossibilità di perdono.

Riguardo agli occhi, sono curiosa di conoscere la teoria di Leonora, anche se io propendo per la distanza nella scena iniziale, oltre alla volontà della Rowling di voler mettere da subito in cattiva luce Piton caricandolo del sospetto, dolore alla cicatrice, che solo a fine libro si scoprirà imputabile a Voldemort inserito nel cranio di Raptor.
Inoltre, parlando degli occhi solo in questo momento, la Rowling conferisce loro una maggiore enfasi e, secondo me, Harry vede solo gelo e vuoto, tunnel immersi nel buio, perchè quelli sono, davanti agli occhi verdi - e giudici - di Lily, gli occhi disperati di Piton che, solo, può difendersi richiamando il totale autocontrollo dell'Occlumanzia e la perdita di qualsiasi umana emozione, necessaria all'uomo per sopravvivere all'incontro con gli occhi della sua amata, morta per causa sua.

Riguardo alla traduzione, trovo che sia decisamente forzato quel softly in mellifluo; tra l'altro viene poi chiaramente sconfessata dalla successiva descrizione della voce di Piton come "sussurro", che quindi conferma il softly propriamente inteso come "tono basso, a bassa voce, sommessamente" proprio come giustamente indicato da Leonora.

Concordo inoltre con l'efficace uso della Potter-visione da parte della Rowling, come sottolineato da Leonora, che
CITAZIONE
ad inizio di passaggio, dove la Rowling predispone il lettore a pensare il peggio di quello che accadrà poco dopo, dal momento che anticipa l'intera scena, mettendo ben in chiaro che la lezione di Pozioni è quanto di peggio sia capitato ad Harry, facendo seguire poco dopo la certezza da parte di Harry che Piton lo odia, immergendo quindi, fin da subito, la figura di Severus in un giudizio qualitativo-morale, facente parte assolutamente integrante della Potter-visione, prima ancora di vedere e assistere in prima persona alla lezione di Pozioni.

 
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view post Posted on 10/4/2011, 20:55




CITAZIONE (Ida59 @ 10/4/2011, 14:51) 
In ogni caso, Severus ha certamente in mente James nel pre-giudicare Harry ma, al contempo, vuol testare la sua preparazione (Severus sa che Harry è il ragazzo sopravvissuto cui sono legate tutte le speranze di vittoria contro Voldemort) e ne è chiaramente deluso: in questo caso, la preparazione di Hermione fa chiaramente da contraltare all'impreparazione di Harry e sottolinea la delusione di Piton neri confronti del ragazzo, anche se Severus comincia ugualmente a profondere i suoi insegnamenti a favore del ragazzo, sperando che gli possano servire (ma del Bezoar Harry si ricorderà solo grazie agli appunti del principe e per questo Hermione lo rimprovererà!).

Però Severus sa anche che Harry è cresciuto tra i babbani e quindi chiede riscontro di nozioni che il ragazzino non può avere, in quanto non ha mai nemmeno saputo dell'esistenza del mondo magico.
Secondo me è solo il tentativo di accomunarlo a James che lo spinge, ci vedo quasi più compiacimento che delusione in questo preciso momento, la delusione di cui parli tu, dal mio punto di vista c'è ma in altre occasioni.
Poi sicuramente Severus è l'insegnante dal quale Harry impara più cose volente o nolente.
 
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view post Posted on 11/4/2011, 08:33
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CITAZIONE (halfbloodprincess78 @ 10/4/2011, 21:55) 
CITAZIONE (Ida59 @ 10/4/2011, 14:51) 
In ogni caso, Severus ha certamente in mente James nel pre-giudicare Harry ma, al contempo, vuol testare la sua preparazione (Severus sa che Harry è il ragazzo sopravvissuto cui sono legate tutte le speranze di vittoria contro Voldemort) e ne è chiaramente deluso: in questo caso, la preparazione di Hermione fa chiaramente da contraltare all'impreparazione di Harry e sottolinea la delusione di Piton neri confronti del ragazzo, anche se Severus comincia ugualmente a profondere i suoi insegnamenti a favore del ragazzo, sperando che gli possano servire (ma del Bezoar Harry si ricorderà solo grazie agli appunti del principe e per questo Hermione lo rimprovererà!).

Però Severus sa anche che Harry è cresciuto tra i babbani e quindi chiede riscontro di nozioni che il ragazzino non può avere, in quanto non ha mai nemmeno saputo dell'esistenza del mondo magico.
Secondo me è solo il tentativo di accomunarlo a James che lo spinge, ci vedo quasi più compiacimento che delusione in questo preciso momento, la delusione di cui parli tu, dal mio punto di vista c'è ma in altre occasioni.
Poi sicuramente Severus è l'insegnante dal quale Harry impara più cose volente o nolente.

Be', proprio come ho scritto sopra, anche Hermione viene da una famiglia Babbana, però lei si è data da fare eccome.
Confermo la mia idea che Severus abbia voluto testare le sue conoscenze e che ne sia stato deluso, pur se in questa delusione c'è anche una parte di compiacimento perchè l'ignoranza di Harry gli conferma ciò che Severus vuole assolutamente credere: cioè che il ragazzo assomigli al padre.

 
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view post Posted on 11/4/2011, 10:05
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CITAZIONE (Ida59 @ 10/4/2011, 14:51) 
Riguardo agli occhi, sono curiosa di conoscere la teoria di Leonora, anche se io propendo per la distanza nella scena iniziale, oltre alla volontà della Rowling di voler mettere da subito in cattiva luce Piton caricandolo del sospetto, dolore alla cicatrice, che solo a fine libro si scoprirà imputabile a Voldemort inserito nel cranio di Raptor.
Inoltre, parlando degli occhi solo in questo momento, la Rowling conferisce loro una maggiore enfasi e, secondo me, Harry vede solo gelo e vuoto, tunnel immersi nel buio, perchè quelli sono, davanti agli occhi verdi - e giudici - di Lily, gli occhi disperati di Piton che, solo, può difendersi richiamando il totale autocontrollo dell'Occlumanzia e la perdita di qualsiasi umana emozione, necessaria all'uomo per sopravvivere all'incontro con gli occhi della sua amata, morta per causa sua.

Eccomi qui. Io ho sempre ritenuto - ma a volte faccio ragionamenti molto contorti - che la separazione della descrizione fisica di Severus (che appare "sordido", se mi si passa il termine), da quella degli occhi sia una scelta narrativa voluta, in cui nascondere un indizio o per lo meno permettere al lettore che legge per la prima volta il testo (quando rileggo fingo di non sapere cosa accadrà dopo) di farsi delle domande. Forse è l'unico momento in cui non c'è una connotazione volutamente negativa del personaggio (vedi l'inizio della scena stessa che, come già detto, dà un giudizio preventivo della stessa e del personaggio di Severus, esagerando tra l'altro. La frase la lezione di Pozioni fu la peggior cosa che gli fosse capitata fino a quel momento. è iperbolica [prendendo la parola in senso ampio], dal momento che fino a quel momento [e c'è scritto fino a quel momento e non "fin da che era giunto a Hogwarts"] ad Harry gli è capitato sicuramente qualcosa di peggio.), ma semplicemente viene descritto un dato di fatto, a cui poi, sapendo tutto quello che accadrà in seguito, si può dare qualsiasi interpretazione (e quoto quella di Ida, perché ha detto quello che anch'io penso, probabilmente in maniera migliore): gli occhi di Piton sono neri (e questo poteva dirlo quando voleva... bastava anche un "lo fissò con i suoi occhi neri", ma diversi da quelli di Hagrid (che sono occhi che non celano nulla), quindi, nonostante siano gelidi e vuoti tunnel immersi nel buio, celano qualcosa d'altro. Ed il lettore attento, già alla prima lettura (o forse sono io che mi fisso su certi particolari, tralasciandone altri), va a chiedersi: cosa nasconde quest'uomo? E di certo, di fronte a tale indizio (sempre che sia tale), non si dovrebbe pensare (se si è assidui lettori di gialli) che è Severus a provocare il dolore alla cicatrice.

Per quel che riguarda il resto della scena, ho sempre trovato che vi fosse, da parte della Rowling, un voler amplificare quelle prime frase di giudizio preventivo, rendendo alla fine la cosa, narrativamente un po' forzata, forse anche nel tentativo, un po' maldestro, di voler far cadere ancora di più i sospetti circa il dolore alla cicatrice su Piton.
D'altro canto, ho sempre trovato interessante che usasse un espediente tipico delle fiabe nelle domande di Severus a Harry. Nelle fiabe i tentativi per fare qualcosa sono sempre tre e ogni volta c'è qualcosa che si amplifica. In questo caso la postura di Hermione.
Alla fine, se non ci fosse quel particolare della descrizione degli occhi, si potrebbe, ad una prima lettura (non mi soffermo su quello che si può dedurre sapendo tutto, anche perché c'è chi l'ha detto già benissimo), liquidare il tutto con "ma che bastardo questo professore... però anche Harry a rispondergli così [intendo il passo che segnalava anche Ida, quando lo invita a chiedere le risposte ad Hermione]...", ma la descrizione degli occhi fa giungere la domanda: cosa si cela dietro quegli occhi (quindi nell'animo di Severus)?
 
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view post Posted on 20/4/2011, 20:31
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I ♥ Severus


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Harry Potter e la pietra filosofale

Pagina 145 - testo italiano

"Parlerò con il professor Silente e vedremo di fare un'eccezione alla regola che esclude quelli del primo anno. Sa il cielo se abbiamo bisogno di una squadra migliore di quella dell'anno scorso. I Serpeverde ci hanno stracciato nell'ultima partita... Per settimane non ho avuto il coraggio di guardare in faccia Severus Piton..."


Ecco una apparizione indiretta di Piton, ma che può fornire interessanti spunti di discussione sul rapporto esistente tra Severus e Minerva.


Testo in inglese


I shall speak to Professor Dumbledore and see if we can’t bend the first-year rule. Heaven knows, we need a better team than last year. Flattened in that last match by Slytherin, I couldn’t look Severus Snape in the face for weeks...
 
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view post Posted on 30/4/2011, 20:53
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Nessuno ha nulla da dire su questa piccola frasettina che può aprire un'interessante discussione sul rapporto esistente tra Severus e Minerva?

Cosa può rivelare quell'accenno di Minerva?
 
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Fri Rapace
view post Posted on 2/5/2011, 20:15




Beh, Severus avrà avuto un'insopportabile (per lei) aria di trionfo stampata in volto, e a lei la cosa ovviamente bruciava parecchio XD!
 
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view post Posted on 3/5/2011, 00:14

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Scusate, faccio capolino per dire che questo topic è interessantissimo.
Sono contenta di poter leggere insieme a voi brani di HP riguardanti Severus: le vostre osservazioni mi hanno fatto notare cose che ad una prima lettura non sono affatto evidenti.
Anche il doppio testo italiano-inglese, mi ha fatto scoprire alcune particolarità della traduzione assolutamente inaspettate.
Ora stampo tutto, mi metto in pari e poi torno sul pezzo.
 
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view post Posted on 3/5/2011, 12:54
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Benvenuta nella discussione, Cristina: attendiamo i tuoi commenti.

(Vedo che anche tu sei una che preferisce leggere la carta stampata, invece che le parole sul video!)


CITAZIONE (Fri Rapace @ 2/5/2011, 21:15) 
Beh, Severus avrà avuto un'insopportabile (per lei) aria di trionfo stampata in volto, e a lei la cosa ovviamente bruciava parecchio XD!

Ognuno legge quel che preferisce, in quelle frasi, fermandosi a ciò che più spicca, o magari cercando di andare un po' oltre l'apparenza. ;)

Per me, ad esempio, quella frase parla dell'esistenza di un certo rapporto di amicizia tra Minerva e Severus: se con una persona non hai nulla a che fare e di lui non ti importa nulla, allora non te ne frega nulla di guardarlo o meno in faccia dopo che la "sua" squadra ha stracciato la tua. Invece, se siete amici, allora quella sconfitta sportiva diventa un qualcosa di più, qualcosa che unisce, al punto che quasi te ne vergogni perchè la sconfitta della tua squadra diventa quasi la tua vergogna per non essere stata all'altezza, come se tu, in un battibecco scherzoso con lui, avessi avuto la peggio... e invece ci tieni alla sua stima!
Così cerchi di far di tutto per migliorare (la tua squadra), perchè a quell'amico e alla sua stima ci tieni, e parecchio!

Ecco, questi sono i miei pensieri su quella frase.

A voi la palla.


Edited by Ida59 - 3/5/2011, 15:17
 
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view post Posted on 3/5/2011, 13:48
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Pozionista

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Mi sono presa diverso tempo per riflettere e per vagliare diverse ipotesi (non ho mai riflettuto più di tanto sul rapporto Minerva-Severus, quindi mi ci è voluto del tempo), soffermandomi unicamente su questa frase e su quello che da questa si può dedurre, senza quindi tener conto di quel che accade negli altri libri.
Ammetto che, alla prima lettura, al contrario di quanto accaduto per le citazioni precedenti, non ho notato forse nemmeno questa frase, che viene un po' "sommersa" all'interno della situazione generale di quelle pagine.
Detto questo, credo che, più che un rapporto di amicizia profonda e radicata, si possa parlare di quel rapporto che assomiglia ad un'amicizia, ma che è piuttosto basato sulla stima legata al mondo in cui si lavora, ma che - o almeno così a me sembra da questo passaggio - da quel mondo non esce, che si forma tra colleghi, rapporto in cui ci può stare anche il non riuscire a guardare l'altro in faccia, perché si tiene comunque alla stima dell'altro. In poche parole - perché credo di non essermi spiegata affatto bene - sono essenzialmente della medesima opinione di Ida, con la differenza sostanziale che, dal mio punto di vista, la frase in questione sottintende un rapporto meno profondo di un rapporto d'amicizia.
 
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view post Posted on 3/5/2011, 14:17
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CITAZIONE (Alaide @ 3/5/2011, 14:48) 
Detto questo, credo che, più che un rapporto di amicizia profonda e radicata, si possa parlare di quel rapporto che assomiglia ad un'amicizia, ma che è piuttosto basato sulla stima legata al mondo in cui si lavora, ma che - o almeno così a me sembra da questo passaggio - da quel mondo non esce, che si forma tra colleghi, rapporto in cui ci può stare anche il non riuscire a guardare l'altro in faccia, perché si tiene comunque alla stima dell'altro. In poche parole - perché credo di non essermi spiegata affatto bene - sono essenzialmente della medesima opinione di Ida, con la differenza sostanziale che, dal mio punto di vista, la frase in questione sottintende un rapporto meno profondo di un rapporto d'amicizia.

Sì, credo anche io che tutto sia partito da un "normale" rapporto di stima tra colleghi, ma poi, e per dire questo mi baso anche sulle informazioni dei libri successivi (nel 5° quando Minerva torna dal S:Mungo e Severus le va incontro, e poi le lacrime stesse di Minerva per la "delusione" subita dall'aver saputo che Severus ha ucciso Silente) credo che sia diventato qualcosa di più, un'amicizia più radicata e, vista anche la differenza di età e il fatto che Minerva è stata l'insegnate di Severus, forse addirittura un certo affetto materno da parte di Minerva verso Severus, che probabilmente era al corrente della pessima situazione famigliare di Piton.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 3/5/2011, 18:12




CITAZIONE (Ida59 @ 3/5/2011, 13:54) 
Per me, ad esempio, quella frase parla dell'esistenza di un certo rapporto di amicizia tra Minerva e Severus: se con una persona non hai nulla a che fare e di lui non ti importa nulla, allora non te ne frega nulla di guardarlo o meno in faccia dopo che la "sua" squadra ha stracciato la tua. Invece, se siete amici, allora quella sconfitta sportiva diventa un qualcosa di più, qualcosa che unisce, al punto che quasi te ne vergogni perchè la sconfitta della tua squadra diventa quasi la tua vergogna per non essere stata all'altezza, come se tu, in un battibecco scherzoso con lui, avessi avuto la peggio... e invece ci tieni alla sua stima!
Così cerchi di far di tutto per migliorare (la tua squadra), perchè a quell'amico e alla sua stima ci tieni, e parecchio!


:leoncino: :leoncino: :leoncino:
Non credo di avere altro da aggiungere.
 
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308 replies since 24/3/2011, 20:51   18411 views
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