Il Calderone di Severus

Sfida N. 9 FF: Se Severus non fosse mai morto

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kijoka
view post Posted on 21/8/2010, 21:19




Continuo con i commenti.

ELLYSON

Capitolo 1
Per me è bello leggerti, perché ogni volta che comincio una tua storia è un pò come tornare a casa!
Mi sono resa conto in fondo che, per il mio carattere, non è affatto noioso sapere che la coppia annunciata si formerà, oppure che si è formata e per quale scelta, anche se i due estremi che si uniscono sono sempre quelli. Al contrario! Da un parte la trovo una cosa estremamente tranquillizzante, che mi permette di provare, ed attendere, emozioni particolari e, dall'altra, mi istiga una forte curiosità di vedere come andrai a far svolgere la trama, ogni volta diversa o reinterpretata.
Devo avvisarti che ti sto scrivendo queste righe senza aver letto ancora "l'antefatto" per cui se equivocherò qualcosa non avertene a male e scusami in anticipo.

Sento, già dalle prime parole, una profonda nostaglia da parte di Severus, anche senza sapere a chi è rivolta o a cosa si riferisce.
Sarà la mia solita stupida suggestione.
Questo inizio mi è piaciuto proprio tanto. E' stata una rilettura diversa dell' essere solo, e vivo.
(Ti devo anche avvisare che il capitolo l'ho letto una seconda e una terza volta, perché non ne avevo grosso ricordo. La prima volta l'ho letto con attenzione, ma il luogo dove l'ho fatto non mi permetteva troppa concentrazione e neanche la mia memoria ha trattenuto molto di quello che avevo letto su quella sdraio accanto a quella piscina...).
Le tue descrizioni sono rapide, scritte in modo perfetto e semplici, ma stupendamente evocative! Sembra che per te le emozioni si fondano coi luoghi dove vengono provate e tutto concorra a far vivere i personaggi.
Anche tu hai scritto una suggestiva scena di Severus tra i suoi amici più cari: i libri. Sembra che tutte noi lo abbiamo fatto, prima o poi... dovrò decidermi a togliermelo questo dubbio di sapere da dove è venuta questa idea comune!
Ma devo confessarti che nei tuoi scritti mi immedesimo sempre, subito e completamente! A mio parere sei una delle persone che sanno descrivere, come poche altre, i sentimenti di Severus e il suo piunto di vista, i suoi pensieri.
La descrizione che fai del suo viso affaticato me l'ha dipinto come sempre più sofferente e solo.
CITAZIONE
...paura dei fantasmi. Paura di lei. Di Lily.

Qui invece l'ho trovato tenero, indifeso seppure forte, determinato e in alcuni punti perfino ironico. Uno splendido Severus!

CITAZIONE
...sentì il sangue scorrere nella giugulare...

Il sangue come segno di vita, segno che la sofferenza non è terminata.
La morte è temuta, anche se cercata, ma Piton la teme non per i soliti motivi, bensì perché nell'aldilà ha paura di doversi confrontare con lei, con Lily. Strano quanto per Piton la vita sia la morte (vivere vuol dire soffrire e continuare a ricordare e provare rimorsi) e la morte sia la vita (l'oblio, finalmente!).

CITAZIONE
...il suo passato. I suoi ricordi. La sua stessa vita.

Che grande verità! La vita di Severus sono sempre stati i suoi ricordi, perché non ha mai realmente vissuto, non nel presente almeno, ma perennemente nel passato. E' un uomo per cui i ricordi sono la vita stessa e forse per lui non è neppure interessante o reale ciò che sta effettivemante vivendo nel momento presente.
Sono intensi i rimorsi di Hermione, che capisce molto bene cosa sta facendo a se stessa e a Ron.
Leggerò l'altra storia per comprendere davvero perché si sono lasciati, lei e Severus, ma leggendo il capitolo sembra che l'abbiano fatto perché Piton non provava niente per Hermione, ma era innamorato ancora di Lily. Anche se, tra le righe, mi è sembrato di capire che a Severus Hermione comunque manca e che, sempre secondo me, ha un sacco di domande inespresse e di sentimenti irrisolti dei suoi riguardi.
La scena della doccia di Hermione è davvero bellissima, descritta magistralmente. Ancora una volta i luoghi corrispondono ad un profondo sentire e si fondono con esso, senza soluzione di continuità. Questo tuo modo di esprimere emozioni mi piace sempre di più. L'avevo notato in altri tuoi lavori, e continuo a pensare che sia di una forza dirompente.
Che pena per Hermione! Costretta a prendere pozioni per mettere tranquilla la sua coscienza. Spero per lei che farai evolvere la situazione abbastanza velocemente...
La scena con Minerva che chiude il capitolo è come un addio alle armi.
Spero però che non sia così: credo che alla maga sia rimasto ancora qualcosa cui appellarsi per combattere e cercare di risolvere la situazione anche senza il fondamentale aiuto di Silente.
Che dire?
Queste ultime righe mi mostrano una tenera Minerva, un'adorabile Minerva e la granitica Minerva che mi piace tanto!.

Capitolo 2
Molto bella questa visione dello studio della Presidenza di Hogwarts, con la quale apri il secondo capitolo, rivista dagli occhi di Hermione. Credo che ogniuno di noi, nei suoi panni, avrebbe gli stessi dubbi e farebbe lo stesso ragionamento, proverebbe gli stessi sentimenti che le si agitano nel cuore.
Anche il far rivedere se stessa ragazzina, con gli occhi della donna che è diventata, dentro quello stesso ufficio, mi ha fatto molta tenerezza.
Hai dipinto un quadro veramente disperato della situazione in cui le due donne si trovano a vivere.
Se la situazione è veramente quella che ho solo potuto intuire posso comprendere che Hermione non abbia trovato molto, negli ultimi tempi, in cui sperare. Certo non sarà facile uscirne e veramente sono molto curiosa di scoprire come farai evolvere la situazione nel mondo magico, visto che, evidentemente, siamo forse parecchio avanti alla presunta morte di Severus.
E l'Oscuro è ancora vivo.
Accidenti devo proprio leggere l'altra storia... ok, ok hai ragione, lo farò dopo aver finito i commenti... promesso.

CITAZIONE
Per qualche minuto le ricordò l’ultima volta che aveva visto Silente; poco prima che partisse con Harry per la grotta dove avevano recuperato il falso medaglione. Anche lui sembrava vecchio e debole allo stesso modo.

Che brutto ricordo! Come se ci anticipassi la morte anche di Minerva! Spero di no, mi piacerebbe continuare a trovarla a combattere al fianco di Hermione, e degli altri, contro Voldemort. La sua morte sarebbe davvero una gravissima perdita.

CITAZIONE
I granelli di sabbia blu cadevano ammucchiandosi sulla piccola piramide in basso. La fissò intensamente, concentrandosi su ogni granello. Immaginava che se si fosse concentrata abbastanza il tempo si sarebbe fermato impedendole di vederlo, impedendo ogni cosa. Tutto sarebbe scomparso.

(Nota dopo che ho finito di leggere tutto il capitolo): Particolarmente toccante questo richiamo continuo al tempo che scorre. Quasi che sfuggisse tra le dita. Tra la clessidra, adesso, e il battere il tempo del pendolo, poi, metti al lettore una strana e tangibile ansia, quasi che il tempo sia finito, e le decisioni, qualsiasi esse siano, debbano essere prese immediatamente.

CITAZIONE
Chiuse gli occhi e rivide la figura scagliata contro il sole morente. Il mantello che accarezzava il terreno umido.

Immagine bellissima! Evocativa ed estremamente drammatica.

CITAZIONE
- Perché…- mormorò cercando di non far vedere il tumulto di sensazioni che aveva dentro di sé – perché io? Gli altri membri possono… lei professoressa… - le frasi le morivano in gola ancora prima che potesse finirle.

Ho compreso completamente quello che si agitava nella mente e nel cuore di Hermione. Cosa vuol dire per lei dover tornare da Piton e pregarlo di unirsi a loro, di nuovo, per continuare a combattere insieme! Dopo che si sono divisi, evidentemente da queste parole, in modo non sereno. Con poche frasi hai evocato un profondo dolore e un totale smarrimento all'idea di doverlo reincontrare.

CITAZIONE
Non ha voluto neppure sentire le mie ragioni dicendomi che non sarebbe stato più una pedina né di Silente né dell’Oscuro Signore.

Molto bello ed originale, almeno per me, anche questo punto di vista. Severus che vede se stesso non solo come qualcuno che ha scelto di lottare, ma anche sentendo che è stato intrappolato in trame più intricate di quanto valutato e indipendenti dalla sua diretta volontà.

CITAZIONE
- Severus non avrebbe mai abbandonato Lily.

Terribile questa frase pronunciata dalle labbra di Hermione. Ho capito la sua sofferenza, immediatamente, e queste poche parole non hanno fatto che tornare a bruciare: lei che, evidentemente, lo ama... dire (quindi consapevolmente valutare) che colui che il suo cuore cerca è invece votato completamente a qualcun altro... terribile...

CITAZIONE
– Quando vuole che vada?
- Il prima possibile.

Ed ecco qui che la sentenza è stata promulgata. Dovrà per forza incontrarlo, vederlo, parlargli... come sarà questo incontro? Me lo immagino drammatico e straziante... continuo a leggere, ok,ok!

CITAZIONE
Gli abitanti del villaggio l’avevano accolto con distacco etichettandolo come un eremita vestito in modo eccentrico.

Più volte mi sono chiesta cosa potessero pensare i Babbani di fronte a Severus. Dovesse camminare per le nostre strade, vestito com'è abituato e con il cipiglio suo solito, come lo vedrebbero i passanti? Ero, poi, arrivata alla tua stessa conclusione: un pazzo, un eccentrico signore di mezza età o un eremita vestito in modo strano.

CITAZIONE
Le sue giornate erano segnate dalla routine. Grigie e solitarie in una casa che non era la sua.
Era perfetto.

Ah, come adoro il Severus solitario e schivo, che vuole rifuggire tutto e tutti e rimanere da solo! Per questo mi è piaciuto moltissimo il momento che hai descritto con lui sprofondato in una poltrona di fianco al camino acceso! E con la neve fuori, poi... ahhhh, un vero sogno!

CITAZIONE
C’era stato un tempo in cui aveva amato la neve.
Un tempo lontano in cui aveva ingaggiato vere e proprie battaglie con una strega dai capelli rossi.

E' sempre straziante ripercorrere con lui i momenti della sua infanzia e della sua giovinezza, quando era ancora pieno di speranza e di sogni, quando sembra che tutto sia sempre ad un passo dall'avverarsi, quando anche lui ancora sperava di avere un futuro con Lily.

CITAZIONE
Quel cuore nero che non batteva da anni.

Una bella frase, ma Severus non può avere un cuore nero, anche se sicuramente lui lo sente tale, ha ancora così tanto dentro di lui che forse non vuole neanche scoprire o vedere, ma anzi negare ad ogni costo.
Ed ecco che, dopo averci pensato un pò, la tua frase acquista un nuovo significato per me, forse finalmente quello giusto: un cuore pieno di sentimenti così negativi che si è dimenticato di tutto il resto, diventando spento e solo.

CITAZIONE
- Torno subito. – disse alla foto prima di chiudere il libro e appoggiarlo sul tavolino rotondo accanto alla poltrona.

Quanto è tenero a rivolgersi a Lily, come se fosse lì, come si assentasse veramente da una persona e non da un pezzetto di carta, per quanto magico.
Qui si sente tanto la mancanza che Severus prova, sei riuscita con poche parole a farmi entrare nel suo cuore e a farmi soffrrie con lui della solitaria serata davanti al fuoco in una vecchia casa abbandonata.

CITAZIONE
Si cambiarono una lunga occhiata. Gli occhi nocciola di lei si persero nel mare nero di quelli di lui.

Che triste, ma magnetico, questo incontro di sguardi che fa presagire un "duello" abbastanza ferrato nelle frasi a seguire. Io però ci ho letto paura, in entrambi, timore di un confronto che può far soffrire tanto tutti e due. Anche se tutte e due nasconderanno all'altro la vera natura del sentimento che provano, ne sono sicura.

CITAZIONE
Aveva deciso di partire immediatamente per togliersi subito il pensiero. Ma aveva scoperto, una volta arrivata a Godric’s Hollow, che le risultava più facile mettere a tacere la sua coscienza non appena abbandonava il rifugio caldo tra le braccia di Ron, piuttosto che affrontare Severus Piton.

Il guardarsi dentro di Hermione è saggio e chiarissimo, ma questo non la aiuta molto nell'affrontare il colloquio che sta per avere, che sono sicura sarà difficile, molto difficile.
Avrei un profondo timore, se fossi nei suoi panni, ma anche un'estrema curiosità di confrontarmi di nuovo con lui. Non so se poi è quello che sta veramente provando Hermione in questo momento.
Certo che come primo incontro ha una tensione che si taglia con il coltello! Non credo che Severus voglia questo... forse anche lui è rimasto stupito dal vederla lì, anche se si immaginerà sicuramente del perchè è andata da lui, ma non vorrei mai essere nei panni di Hermione!

CITAZIONE
Hermione ebbe un crampo allo stomaco non appena il suo profumo le accarezzò le narici. La sua mente la riportò indietro di mesi quando lui se n’era andato.

Il richiamo al profumo è stato improvviso e inatteso, e mi ha profondamente sorpreso, quasi come fossi stata di fiancoa d Hermione a sentire l'arome del corpo di Severus quando le è passata accanto. Ahhhhhhhhh (sospiro!).

CITAZIONE
Lasciandola sola. Lasciando tutti soli.

Altre due brevissime frasi che mi hanno profondamente toccato.
L'ha lasciata sola. La prima è la più importante, perchè testimonia il sentimento che agita il cuore di Hermione, la sofferenza che deve subire (suo malgrado, sembra), e tutte le speranze disilluse.
La seconda che rappresenta quanto il mondo magico senza Silente sia abbandonato a se stesso, e quanto Hermione si renda conto sia importante l'apporto che potrebbe dare Severus il quale, invece, ora come ora, sembra voler rifiutare tutto e tutti ed aver deciso altrimenti.

CITAZIONE
Spostò lo sguardo notando un lenzuolo appeso a qualche oggetto.
- Potrebbe essere un quadro. – pensò osservando lo stoffa ingiallita – Forse un ritratto di Silente. Oppure… - allungò la mano come se volesse vedere cosa nascondeva quel lembo di stozza. Quando la punta delle dita sfiorarono la ruvida tela ci ripensò, allontanando la mano.

Scusa, ma qui non ho capito proprio a cosa ti stavi riferendo! Me lo puoi spiegare? Ho pensato al ritratto da preside di Severus, ma non può essere... oppure al ritratto di Lily... che altro può essere? Non avrò capito niente, di sicuro!

CITAZIONE
Hermione osservò ogni movimento, imprimendosi nella memoria ogni gesto apparentemente insignificante, cercando di non scordare nulla.
Voleva ubriacarsi della sua presenza. Perdersi nell’oceano nero dei suoi occhi, dipendente dalla sua voce e dal suo profumo.
Era dannata.
Prese la sua tazzina e immerse la retina con le erbe aromatiche. Immediatamente l’acqua assunse un colore ambrato rilasciando un profumo intenso. Chiuse gli occhi e assaporò le fragranze che si mischiavano al suo odore. Vi sciolse un cucchiaino di zucchero di canna e mescolò lentamente, osservando le increspature sulla superficie.

Ah, che splendida emozionone mi hai regalato!
Per un attimo sono stata dentro Hermione, seduta, lì accanto a lui, e ho pensato esattamente le stesse cose che hai scritto, esattamente quello che io avevo nella mente lo leggevo subito dopo nel tuo scritto.
Un attimo impagabile di emozione profonda come fossi stata io stessa seduta su quella sedia in quella minuscola cucina con Severus al mio fianco. Magnifico!

CITAZIONE
Come al solito Severus era impassibile. In piedi accanto al lavello beveva in silenzio osservando qualcosa al di sopra della sua spalla.

Perchè non mi aspettavo altro che questa posa da lui? Perchè riesci a dare corpo ai miei pensieri un momento dopo che li ho formulati?

CITAZIONE
- Non avevo dubbi. – rispose con voce profonda facendo girare il the nella tazza per farlo raffreddare – La mia risposta è no.
- Non sai neppure quale sia la domanda.
Il mago appoggiò la tazzina sul bancone della cucina e incrociò le braccia al petto.

Quanto lo adoro quando fa così!!!!! Distaccato, razionale, indifferente e glaciale! Lo adoro perchè so che dentro di sè è l'esatto contrario e questo mi fa impazzire, letteralmente!

CITAZIONE
- E ingenua. – finì Severus,le stava facendo male e lo stava facendo di proposito, lo sapevano entrambi – Ingenua e stupida. Ha mandato te perché conosce perfettamente quali sono i sentimenti che nutri nei miei riguardi. Voleva usarti come leva per farmi crollare.

Come sempre sa ogni cosa, comprende ogni cosa. Lui è più avanti di tutti di 100 passi... sì, il mondo magico, per come è messo, per come lo hai descritto, ha davvero bisogno di lui.
E' l'unico che può prendere il posto di Silente e Minerva, come sempre, ha avuto la giusta intuizione.

CITAZIONE
Era un salotto, il camino era acceso e c’era un tavolino accanto alla poltrona. Si trovò a domandarsi se prima stesse guardando proprio quel punto preciso.

Sì, certo: Lily. Stava guardando Lily. Ma perché? Ha lì con sè Hermione, e guarda la foto di Lily chiusa dentro il libro. Perché?

CITAZIONE
- No!- urlò Hermione furiosa – Tu hai mollato tutto. Ti sei arreso.
- Io ho quasi perso la vita per lui.
- Lily è morta per lui.

Argh... terribile accusa, pronunciata nella stessa frase con il nome di lei! Come potrà reagire Severus a questa provocazione?
Pieno di tensione questo incontro. Il tempo che scorre, scandito dal suono del pendolo, i sentimenti che entrambi provano, nascosti e negati, volutamente ignorati e strettamene trattenuti.
Pieno di sofferenza da parte di entrambi, il confronto.
Lascia lei piena di rabbia e delusione e, credo, amarezza. Mentre lui si rivolge ad una persona morta per avere conforto.
Quando permetterai loro di vivere serenamente, sadicissima fanwriter?

CITAZIONE
- Non posso competere con il tuo fantasma. – si disse prima di tornare sui suoi passi per tornare ad Hogwarts.

No, nessuno può competere con un fantasma! Men che meno con un fantasma così amato e idealizzato, con un ricordo che è diventato fonte di forza vitale per colui che lo richiama. Con un sogno, infranto dalla morte, ma che continua a vivere in un cuore segnato e trafitto dalla delusione, dal rimorso e dalla colpa.
Non solo Hermione ma nessuno può competere con un tal fantasma.
Solo Severus dovrà riuscire a trovare il modo di accorgersi che la vita continua e che ha l'opportunità di viverla nel modo giusto con Hermione a fianco, perchè solo chi l'ha creata può competere e prevalere con un'amata illusione.

Al terzo!
Ki

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:33
 
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kijoka
view post Posted on 21/8/2010, 21:34




Stasera sono lanciatissima!

IDA

Capitolo 1
Quando comincio a leggere qualcosa di tuo è come se aprissi una porta per ritrovarmi in una realtà parallela.
E qui mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. In un attimo mi hai precipitato dentro la realtà di Severus, dentro un momento che non riesco mai a rileggere, dentro a un momento che non desideravo rivivere: il momento della sua "morte".
E La voce di "Lily" che lo spinge a non lasciarsi andare, a non perdere il contatto con la realtà, a non arrendersi... realmente bellissimo!
Certo! Il contatto fisico è imprescindibile!! Per convincerlo a non andarsene, per tenerlo stretto alla speranza di qualcosa che verrà! Siamo esseri di carne e sangue e il contatto può più di mille parole in alcuni momenti.
Non oso pensare a cosa deve provare Severus in questo momento!! Lily che lo chiama, che lo tocca, che lo cerca... adesso che non c’è più tempo! Perchè penso che si renda conto che sta morendo...
Questa rilettura è semplicemente splendida... non te lo avevo ancora detto? Ma è anche terribile:dolore e amore mischiati insieme!
E ora lo metti davanti ad una scelta che non credo sia possibile davvero fare, in fondo cosa doveva rispondere d’altro questo pover’uomo? Lei gli sta offrendo un sogno in cambio dell’oblio più terribile...
Il più caro ricordo, ciò che l’ha tenuto in vita fin’ora compirà il miracolo: lo farà vivere! Perchè è questo che scelglierà :vorrà vivere questa nuova realtà dove la sua Lily lo cerca e lo desidera, finalmente!
Razionale e determinata: mi piace già un sacco questa tua Isabel!
IL riassunto della scena che si presenta agli occhi di Isabel è davvero un piccolo capolavoro!
Ma come fai? Tre righe e nella mia testa nasce un fotogramma di film e io sono lì, in mezzo a tutto, e osservo dall'interno la scena che si svolge attorno a me!
Terribile la tensione che sai creare. Mi rendo ben conto che tutti saranno in grado di capire che l’incantesimo andrà a buon fine (per forza... se no come fai a continuare la storia? E’ questione di logica, no?), ma tu sei stata capace di tenermi sulla corda anche così!
Questo avvicinare la vita alla Natura mi piace tantissimo. Un legame profondo che viene intensificato dalla magia. Molto intrigante e nello stesso tempo misterioso. Affascinante.
CITAZIONE
...sembianze dell’odiata rivale

mmmm, interessante questo modo di riferirti a Lily: in ogni caso sono pienamente d’accordo! Come ben già sai

CITAZIONE
Il battito accelerato del suo cuore scandiva il troppo lento trascorrere del tempo

Qui mi hai fatto sentire estremamente impaziente che gli occhi di Severus si aprano, anche se si troverà davanti la finta Lily: il tempo scorre lento anche per me e anche se leggo più veloce la sensazione di tensione non cambia.

CITAZIONE
...mentre Isabel teneva Severus tra le braccia, spaventata, stringendolo a sé ogni istante...Le lacrime ripresero a scorrere sul viso di Isabel mentre le morbide onde rosse dei capelli di Lily si intrecciavano alle lunghe ciocche nere di Severus carezzandogli teneramente le guance.

Un altro quadro bellissimo! Ho trovato che fossero i due colori della vita e della morte che si intrecciano!

CITAZIONE
...Poi si chinò sul suo viso

Ohhhhhhhh, splendido! Severus svegliato, come nelle favole, da un bacio di chi lo ama!
Ho adorato tutto il capitolo.
Mi hai fatto temere e sperare, poi ancora temere e ancora sperare, fino all’ultimo momento.
Anche conoscendo, a grandi linee, la trama, ho goduto appieno di questo capitolo particolarissimo e pieno d’emozione.
Non avrebbe potuto piacermi di più anche se non avessi saputo nulla su come si evolveva la situazione, credimi!
Grazie ancora per le splendide emozioni che sai sempre regalarmi.

Capitolo 2
Siamo solo al secondo capitolo e già lo fai soffrire... bene, cominciamo proprio bene...
E’ molto “bello” questo suo riaversi completamente immerso del dolore, forse lo stesso che l’ha svegliato, con la descrizione di ciò che le sue orecchie possono udire, ma senza riuscire a vederlo coi suoi occhi.
E ancora più intenso è il fatto che il sollievo gli venga regalato sempre da qualcuno con una dolcezza incredibile.Come potrà credere che sia stata lei a curarlo con questa tenerezza?
E poi? Che succede? Sta delirando? Sta sognando? E’ davvero in mezzo al verde?
Non posso credere che sia morto e stia sognando di averla vicina: anche perchè non andrebbe con la sfida....
Però sei cattivissima a "prenderlo in giro" proprio mentre sta così male...
E’ terribile e dolcissimo insieme percorrere questo sentiero con lui. Un inganno che continua a dargli speranza. Un sogno che è diventato realtà, ma continua a sembrare un sogno.

CITAZIONE
I loro sguardi s’incontrarono, di nuovo, il verde luminoso a fondersi e sprofondare nel nero intenso.

Che frase favolosa! Sto cercando di immaginarmi cosa deve essere per lui sentirsi dire da Lily “amore mio”!
Il suo cuore riuscirà a reggere visto che è già così profondamente provato?

CITAZIONE
Eppure, per continuare a riempirsi gli occhi e la mente con il suo amato viso, era disposto ad affrontare anche la più atroce sofferenza.

Oh, questo è bellissimo! Mi hai dato una immensa emozione leggendo questa frase, anche se non è bello che lui voglia soffrire per vederla, ma questo pensiero mi ha realmente emozionato.

CITAZIONE
Probabilmente Lily non voleva vederlo soffrire.

E come non comprendere lei che se ne va: non è per niente facile vedere soffrire così tanto qualcuno, essendo consapevole poi di essere stata lei stessa a farlo, usando un medicamento che lo aiuterà, anche se è tutto a fin di bene.
Mi è piaciuto molto anche il passo in cui ti sei agganciata ai suoi ricordi di bambino. Effettivamente ce lo vedo proprio Severus che va fiero della sua ferita, come fosse una medaglia!
E, per me, leggere i suoi ricordi, anche se sono brevi, è sempre fonte di tristezza. Pensare a quanta parte della sua vita ha dedicato a Lily, quanti rimpianti, quante speranze le aveva regalato, quanti giovani palpiti d’amore mai corrisposto... povero Severus, JKR è stata davvero crudele con lui!

CITAZIONE
La sua Lily, bellissima e meravigliosa!

Questo, per me, è un vero strazio. La invoca, la chiama... ma come ha fatto quella donna a non rendersi mai conto di niente, ad abbandonarlo, a lasciarlo solo...
Finirà anche questa parte. Lo so te l’ho detto tante volte, ma io continuo ad odiare Lily, con tutta me stessa. Solo il suo nome evoca in me rabbia. Per tutto il dolore che gli ha provocato, le delusioni e le disillusioni che a causa sua ha dovuto subire Severus.
Ogni volta mi stupisce, ma anche per me Piton è così: ragiona. Sempre, ogni minuto. Il dolore che lo sta travolgendo deve essere lancinante e lui ancora ragiona.
Adoro questa forza e nello stesso momento la sua innocenza nel porsi delle domande così incredibilmente reali in un momento che potrebbe essere di delirante sofferenza.
E nel contempo si lascia attraversare dai sentimenti. Ciò che prova è come se lo portasse via dalla sua realtà del momento per farlo vivere nella parallela realtà del sogno.

CITAZIONE
Era stato solo un sussurro e lei non poteva averlo sentito: non voleva svegliarla così presto, voleva che riposasse ancora un po’ dopo tutto quello che, da sola, aveva fatto per lui.

Ah, che infinita tenerezza! Ancora si preoccupa per lei. E’ bellissimo e di una struggente dolcezza.

CITAZIONE
Sospirò sentendosi profondamente a disagio al pensiero: lei aveva curato la sua ferita, l’aveva accudito e spogliato, l’aveva lavato…

OHOOOO... quindi, ciò vuol dire che è... spogliato? Sarà, forse, un pochino imbarazzato?

CITAZIONE
...rumorosamente a terra, gambe e braccia impigliate con ignominia nel lenzuolo.

OHOOOOOOOOOO... ehm, altro che solo imbarazzo? Che farai succedere adesso?
Già la scena mi intriga e mi rende assolutamente curiosa! ok, leggo...

CITAZIONE
Avrebbe trovato deliziosa la cristallina risata di Lily, se non si fosse trovato in una situazione di tremendo imbarazzo, semi disteso a terra con il lenzuolo che si ostinava a lasciare sempre scoperta qualche parte indecente del suo corpo.

Ah, meraviglioso! Severus imbarazzato è una cosa che varrebbe una vita d’attesa!
Inoltre qui è terribilmente dolce.
Lei è veramente grande, un mito di donna, non so che altro dire! Mi è piaciuta la risposta, mi è piaciuto il modo di fare e anche la scelta di dargli il pigiama come fosse una ricompensa per il bimbo che si comporta bene! Impagabile!

CITAZIONE
- Se vuoi guarire, devi prendere le mie pozioni, sempre, senza stupide dimenticanze: non saresti lì per terra, in quella sgradevole situazione, se ieri sera l’avessi bevuta!

Uhhhhhhh, e adesso lo sgrida. Situazione stranissima per Severus, un durissimo colpo alla sua dignità, già messa abbastanza in gioco visto che si trova a terra, nudo, coperto (male) da un lenzuolo! Sei stata ancora una volta cattiva con lui, però!

CITAZIONE
...chissà perché, ma per un attimo aveva avuto l’impressione che Lily avesse temuto che questa eventualità si fosse già verificata.

E, per finire, un mistero. Queste frasi sono piene di cose non dette. Un indizio?

Anche il secondo capitolo mi è piaciuto molto. Altalenante tra dolore e sorrisi, tra dolcezza e... severità.
L’ultima trovata mi è piaciuta davvero tanto, te l’ho scritto : un Severus messo in una situazione di imbarazzo lo adoro, letteramente.
La lettura è volata, vuoi anche i numerosi stacchi e diversi episodi, ma volevo continuare, volevo scoprire come la situazione era stata gestita, volevo vedere cosa succedeva quando lui fosse riuscito ad aprire gli occhi, volevo scoprire i suoi pensieri su Lily (anche se mi fanno sempre stare male, fino a quando non la dimenticherà sarà così), così ho letto tutto d’un fiato.
Beh, ora non mi resta che attendere il prossimo!

Ki



NEMESIS

Capitolo 1
Tanto mistero in questo primo capitolo.
Ma chi è veramente Arcadia? Perchè la attira così irresistibilmente il sangue? Cos'è... un animagus? Un vampiro?
Certo non è una Mangiamorte da manuale: addirittura scappare durante un combattimento!
E quel Piton dei suoi ricordi! Sembra già completamente se stesso nonostante la ancor giovane età, come se non fosse per niente cambiato negli anni !
Al Bezoar proprio non avrei mai pensato!
E adesso anche la Giratempo! mmm, sono molto curiosa di vedere come riusciraia combinare le due cose.

Capitolo 2
Il secondo capitolo si apre con un pò di tensione : la ricerca della soluzione ormai è stata superata, ma non sarà facile ritrovare ciò che serve!
Un pò spiazzante l'idea che la maga abbia sempre ben chiara nella mente l'idea di cosa le serve contrapposta alla confusione di dove andare a recuperarlo.
Ho attraversato le sale di Hogwarts insieme ad Arcadia, immaginandomele piene di Auror e Mangiamorte che combattono, anche senza che tu me li descriva minuziosamente.
E quel terribile Grayback, all'improvviso, proprio non me l'aspettavo.
Ed ora?
Riuscirà la giovane Mangiamorte a trovare ciò che cerca nello studio del Professore o dovrà per forsa cercare altrove
Resto in attesa...

Ki

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:33
 
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kijoka
view post Posted on 21/8/2010, 22:00




E per finire e mettermi in pari...

SWINDLE

Capitolo 1
Mi è piaciuto leggere la prima parte, dove hai fatto succedere quello che mi piacerebbe avesse scritto la Rowling.
Hai fatto piangere Harry, hai tributato a Severus finalmente lonore di ringraziarlo per quel che aveva fatto e hai fatto comprendere a Potter tutto ciò che il mago aveva fatto per lui durante tutti quegli anni.
Ho anche molto gradito la speranza di Harry, che cerca di tenere viva in ogni modo, che Severus sia ancora vivo. Potter testardo ed indomito come sempre, dopo tutto ciò che è avvenuto ancora non ci crede!
Ho sperato anch'io per un pò di tempo leggendo il settimo libro che Harry facesse qualcosa per far capire a chi leggeva che gli spiaceva che Piton fosse morto e qui leggere che non vuole perderlo, forse perché Severus può davvero essere per lui il padre che non ha mai avuto nonostante tutto mi ha dato soddisfazione.
Ma credo che Severus potrebbe non essere troppo d'accordo su quest'ultimo passaggio!
Nella seconda parte, invece, mi hai fatto nascere mille domande: chi sono queste persone? dove si trova? Chi l'ha portato lì? e così via, e questo è solo l'inizio!
Certo però che... Severus senza memoria!
L'idea è indubbiamente intrigante e scatena un'altra serie di domande di cui la più interessante è: come sarebbe diventato Severus se in quel lontano pomeriggio non avesse pronunciato quella maledetta frase rivolta a Lily?
Oppure come si sarebbe evoluta la loro relazione e le scelte legate ad essa se, in quella lontana notte, Lily lo avesse perdonato, lasciando che forse riuscisse davvero a confessarle ciò che provava per lei?
Questa storia mi pone davanti ad molti "se" che ho spesso pensati e pronunciati.
Ora sono davvero molto curiosa del capitolo seguente.
Certo è che la seconda parte l'ho gradita molto più della prima, ma questo è un mio difetto: se non c'è Severus per me la scena perde d'interesse.
In ogni caso ho trovato il capitolo molto ben scritto, con uno stile sicuro, fluido e chiaro.
Attendo le evoluzioni
Ki

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:34
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 21/8/2010, 22:09




Eccomi, nella quiete prima della tempesta belvosa :D

CITAZIONE (kijoka @ 20/8/2010, 23:33)
Capitolo 1
Cominciamo bene! E subito dalla premessa, quando leggo "Thriller". Io adoro i thriller! Ora sono davvero curiosa di leggere!

Noto che aver messo "thriller" nella premessa, ha sconvolto un po' tutti, chi in bene chi in male :lol: ;)

CITAZIONE
Le prime pagine mi sono volate via cercando di indovinare cosa sarebbe venuto subito dopo. Pagine piene di logica, ragionamenti, spiegazioni, ipotesi, considerazioni. Cerco disperatamente un sentimento in questo Severus così controllato seppure cosciente di stare vivendo una seconda chance di esistenza.

Capisco perfettamente che vuoi dire, e tenterò solo di spiegarti la psicologia del personaggio che ho studiato molto prima di buttare su carta.
Ho valutato questo Severus e ho pensato che, posto in una situazione del genere, per "sopravvivere" l'unico appiglio che avrebbe potuto avere sarebbe stata la logica. Una persona normale sarebbe atterrita, spaventata, in agitazione. Io non reputo Severus una persona normale, ma un uomo al di sopra della media, che sa controllarsi molto, molto bene, gestendo perfettamente il piano razionale e quello sentimentale (infatti per farlo "sbarellare" nel secondo capitolo, l'ho dovuto un po' alcoolizzare XD)
Da qui ho valutato che, un "morto" che si risveglia da vivo, e tale non dovrebbe essere, per non impazzire si deve aggrappare strenuamente a questa logica, per poi gradualmente lasciarsi trasportare dai sentimenti (nella seconda parte, dove il temporale sottolinea lo sconvolgimento interiore che il personaggio manifesta solo in parte).
Questo era per spiegare il tutto, ovvero, questa strana ri-creazione che non crede in quei sentimenti che l'hanno tradito più di una volta.

CITAZIONE
(Nota post lettura: In tutto il capitolo ho trovato delle frasi veramente splendide!).


Dankeschon :D



CITAZIONE
Ah, Ale che strepitosa descrizione del mare in burrasca!
Posso solo immaginare da dove tu abbia tratto l'ispirazione per questo dipinto costruito con le parole in cui magistralmente descrivi il respiro del mare!


Ammetto che dove mi trovo, attingere queste immagini è molto facile ^_^
Del resto, anche tu saprai molto bene che vedere certe cose e poi raccontarle è molto diverso che immaginarle soltanto. ;)


CITAZIONE
E poi quale altra splendida immagine quella di Severus, ritto in mezzo alla tempesta che sta sopraggiungendo, fiero ed indifferente!
La decisione di farsi ferire, uccidere, dal ladro Babbano è, finalemente ai miei occhi, una reazione dell'anima, non mediata dalla ragione. La ragione rifugge la morte, non c'è affatto logica in essa, ma un'anima stanca e spossata dal troppo provare può anelare alla pace estrema.

Ohhhh, qui si potrebbe dar luogo a uno di quegli splendidi dibattiti che mi piacciono tanto :stupore:
In fondo "vivere" non è logico, è, molto spesso, "istinto di sopravvivenza", cosa che si vede molto bene negli animali. E noi siamo animali, in fondo.
Se vuoi qui la logica c'è. Severus vuole morire. Lui DOVEVA essere morto e sepolto, il suo destino era stato scritto, ma qualcuno ha modificato qualcosa... e Severus, non avendo alcun scopo, al momento, vuole solo morire, seppellendo sè stesso, il proprio dolore, e le ceneri di una vita passata e infelice.



CITAZIONE
Poi la frase che segue descrive il male perpetrato nel suono della tempesta: l'ho trovato poetico.
Ecco la spiegazione: è immortale!
Ah, quanto mi è piaciuta questa idea di un Severus immortale! Magnifica!
E poi, quasi d'improvviso, un finale superbo.
Hai fatto intravvedere, in uno sprazzo di luce, la vera essenza di questo tuo Severus. Alla fine lo hai fatto soccombere alle emozioni: con due brevi frasi, senza descrivere altro, mi hai sorpreso e colpito al cuore.

Intanto grazie per i complimenti :D
Sì, qui Severus è finalmente con le spalle al muro. Per evitare che si togliesse la vita (con la psicologia che gli ho costruito) l'unico modo per far sì che sopravvivesse era quello di renderlo immortale.
Lo sto obbligando a vivere una vita che, per il momento, non vuole.
E rendendosi finalmente conto di non poter morire, allora perde il controllo che aveva e rivela la sua vera essenza.
Perfetto, Monica, hai compreso quello che volevo trasmettere al lettore. :)




CITAZIONE
Devo essere sincera mi ha messo a disagio quel suo rintanarsi in un luogo solitario e il bere, da solo, fin quasi a perdere la coscenza di sè, per dimenticare, per togliersi di dosso il presunto dolore di quanto gli sta capitando.
Forse perchè, per me, il bere da soli ha un significato di profonda disperazione e solitudine, non mi piace che sia accostato a Severus che immagino un totale combattente (anche contro se stesso) in questo senso.

Rispetto la tua opinione, chiaramente, ma ritorno a spiegarti la complessa psicologia di questo personaggio che, per forza di cose, è leggermente mutato.
Il suo rintanarsi da solo è un modo per cercare di pensare, di trovare degli appigli col passato, forse un'inconscia ragione per vivere, e il bere ha due significati. Il primo è un aspetto narrativo che mi serviva, proprio per fargli perdere il controllo che ancora, nonostante tutto, usa per andare avanti; il secondo è per fargli uscire quei sentimenti che reprime. E' forzato, chiaro, infatti, di solito, Severus avrebbe il coraggio di affrontare da solo anche il proprio silenzio. Ma qui non siamo in una situazione normale e Severus non è uno che è capace di chiedere aiuto e, sinceramente, non ce lo vedrei mai. Anche in punto di morte, non ha chiesto a Harry di salvarlo, non ha detto "Aiutami". Ha detto "Guardami", finendo coraggiosamente ciò che aveva iniziato.



CITAZIONE
Perchè noi tutte diamo così importanza ai libri nella vita di Severus? Non ricordo che nei libri della Rowling ci sia questo rapporto così intenso e sofferto. Ma magari è solo la memoria che m'inganna.
Io stessa però mi rendo conto di accostare in modo speciale il nostro amato professore alla carta stampata.


Io sinceramente, senza basarmi sui libri (della Rowling) l'ho sempre associato ai testi, immaginandolo come un solitario amante del sapere. Una persona che sa valorizzare, non un mero oggetto, ma il contenuto che ha saputo trasmettere a lui e a moltissimi altri prima di lui.
L'indizio potrebbe essere la sua bravura in Pozioni e nella magia in generale. Poi magari era uno da settimana enigmistica XD



CITAZIONE
Però scusa, da quando questa abita in casa sua?
Ma quanto tempo è passato dalla presunta morte di Severus? Così tanto??

E chi ha detto che abita in casa sua?
Ah sì, uno che era un po' invaso dagli effluvi dell'alcool. XD



CITAZIONE
CITAZIONE
...nascondendosi il volto con una mano. Un'improvvisa totale tristezza lo sopraffece...

Anche questa scena mi è piaciuta molto, forse solo perchè ho intravisto uno spiraglio di emozioni e forse di umana debolezza? Mmmm, no, sicuramente ho capito male!
Come certamente sono io che non riesco ad interpretare ma una frase non sono riuscita a comprendere e mi piacerebbe che me la spiegassi : "...avrebbe portato solo dolore a coloro di cui mi importava".

Se lui avesse compiuto scelte differenti, molte persone avrebbero sofferto per causa sua. Di nuovo. Com'era accaduto alla stessa Lily. La Rowling ce l'ha presentata come una stronza insensibile, ma ritengo che abbia sofferto anche lei dell'improvvisa frattura del legame con Severus.


CITAZIONE
...difficile da distinguere in mezzo al delirante danzare del fuoco negli occhi di un uomo circondato dalle sue ombre.

CITAZIONE
Con una frase hai descritto magistralmente la strana malia che hai fatto nascere tra i due: ma a quale soglia di tristezza e disperazione è arrivato Severus per lasciarsi andare e aprirsi con una sconosciuta?
Lui ha sempre tenuto tutto dentro di sè anche con le persone delle quali si fidava?
Anche nella scena che viene subito dopo Severus è sempre e solo ragione e raziocinio. Nonostante la forte attrazione fisica i sentimenti vengono messi a tacere dalla volontà del mago di concretizzare tutto.


Severus "sbaglia" in un delirio lucido, e questo dimostra la sua umanità e il terribile stato in cui l'ho obbligato a stare.


CITAZIONE
...un uomo che sapeva dare tanto ricevendo indietro ben poco.

CITAZIONE
Le poche righe del loro unirsi sono estremamente intense e lì ho trovato il Severus che cercavo: emozioni vissute dimenticando per un momento la totale razionalità, finalmente!
Ma è durato il solo volgere di un secondo! Perchè mi fai gustare le sue sensazioni solo quando il capitolo sta per finire? Sembra quasi che tu lo faccia apposta!
Però che bel momento gli hai regalato! Un attimo in cui ha potuto essere solo se stesso, lasciarsi andare e provare qualcosa che rimarrà solo suo. Forse sentirsi desiderato era importante, forse lasciare andare il controllo era importante.
E mi chiudi il capitolo ancora con il rimorso!
Questa volta, forse una delle poche volte, che ha fatto qualcosa per sè, senza secondi fini o troppe elucubrazioni, che si è lasciato andare a se stesso, ora me lo stai facendo pentire di nuovo!
Ma chi è questa donna che abita in casa sua? Che arriva, lo seduce e se ne va con parole sibilline? E' lei che l'ha salvato e lo ha reso immortale?
Quante domande ancora mi sono nate! E pensare che sono solo al secondo capitolo!
Dovrò avere la pazienza di aspettare almeno il terzo!
Ki

[/QUOTE]

Nell'insieme, i tuoi ragionamenti sono stati interessanti.
Come ho già detto, Severus reputa questo "lasciarsi andare" un errore, che si trascinerà dietro in questa nuova esistenza immortale.
Tutte le domande troveranno una risposta nel terzo capitolo, dove, come ho già detto, giocherò a carte scoperte. ;)
 
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kijoka
view post Posted on 21/8/2010, 22:51




Spero che la tua belvina ti lasci tranquilla il tempo di dormire un pò.
Rispondo velocemente perchè sei stata chiarissima e ora è un pochino più semplice per me seguire le linee che hai inserito in questi due primi capitoli, con le risposte che mi hai dato.
Ora capisco molto di più il suo essere così staccato e senza "debolezze".
Sì, visto con questo tipo di psicologia, tutto quanto tu hai scritto ora fila liscio senza ombra di dubbio.
Certo, per me, abituata a vivere di emozioni, è abbastanza spiazzante riuscire a calarmi nei panni di una persona che ragiona e basta. Cercherò di farlo forzando la mia natura a non rifiutare un personaggio solo e totalmente razionale.
Più che altro sarà per me difficile immedesimarmi. Purtroppo trovo sempre questa una cosa fondamentale perchè l'autore mi abbia sempre "con sé"... non so come altro riuscire ad esprimermi per farti capire.
Cerco di spiegarmi meglio: io leggo FF solo ed esclusivamente per trarne emozioni (la motivazione è troppo personale perchè la possa scrivere qui, quindi non te la darò, ma non perchè non voglia farlo... non prenderla come una volontà reticente!)! Per cui dover sempre ragionare può portarmi a perdere interesse. Ma, visto che sei tu, farò del mio meglio per fare in modo che anche questo razionalissimo Severus possa entrare nella mia testa oltre che nel mio cuore.

CITAZIONE
Se vuoi qui la logica c'è. Severus vuole morire. Lui DOVEVA essere morto e sepolto, il suo destino era stato scritto, ma qualcuno ha modificato qualcosa... e Severus, non avendo alcun scopo, al momento, vuole solo morire, seppellendo sè stesso, il proprio dolore, e le ceneri di una vita passata e infelice

Sì, spiegato in questi termini effettivamente la situazione si evolve in modo del tutto razionale.
Quello che mi ha fatto pensare è che tu con il ragionamento e io (magari sbagliando a interpretare ciò che tu avevi scritto ed intendevi significare) coi sentimenti, abbiamo portato Severus a fare la stessa cosa spiegandola in due modi completamente diversi. Trovo la cosa quantomeno particolare. E forse, davvero ci starebbe bene una bella discussione!

CITAZIONE
...e Severus non è uno che è capace di chiedere aiuto e, sinceramente, non ce lo vedrei mai. Anche in punto di morte, non ha chiesto a Harry di salvarlo, non ha detto "Aiutami". Ha detto "Guardami", finendo coraggiosamente ciò che aveva iniziato.

Ti quoto e ti riquoto. Sì, questo è proprio Severus, o almeno una parte di lui, hai ragione.

CITAZIONE
Io sinceramente, senza basarmi sui libri (della Rowling) l'ho sempre associato ai testi, immaginandolo come un solitario amante del sapere. Una persona che sa valorizzare, non un mero oggetto, ma il contenuto che ha saputo trasmettere a lui e a moltissimi altri prima di lui.
L'indizio potrebbe essere la sua bravura in Pozioni e nella magia in generale. Poi magari era uno da settimana enigmistica XD

Vedi? Questa spiegazione è più che logica... io ho cominciato a pormi questa domanda dopo che ho letto questo suo amore per i libri in praticamente tutte le FF che sto leggendo, mie incluse. Mi piacerebbe sapere il parere anche delle altre su questo argomento!
E... mah, per la Settimana Enigmistica sono un pò scettica! Sprofondato nella poltrona di cuoio di Spinner's End con un paio di occhialetti quadrati appoggiati sul naso adunco?
Ci vedo di più Silente! :lol:

Come ho già scritto, non mi resta dunque che attendere con pazienza i capitoli a venire.
Grazie delle spiegazioni, Ale!
Ki

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:34
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 23/8/2010, 08:05




CITAZIONE (kijoka @ 21/8/2010, 23:51)
Certo, per me, abituata a vivere di emozioni, è abbastanza spiazzante riuscire a calarmi nei panni di una persona che ragiona e basta. Cercherò di farlo forzando la mia natura a non rifiutare un personaggio solo e totalmente razionale.

Hm... forse non sono stata abbastanza chiara, è il mio classico problema di scrivere senza rileggere <_<
Io non ho detto che presenterò un personaggio che sarà totalmente razionale. Certo, per ora il suo appiglio è stata la ragione e il controllo, ma dietro la maschera ci sono emozioni da riscoprire, ed è proprio questo il percorso che gli farò fare. "Da un estremo all'altro", ovvero, da un controllo ferreo (primo capitolo) a una passione sfrenata (secondo capitolo) alla ricerca di se stesso e di un nuovo scopo (capitoli a seguire).
Nella mia personale visione del mondo, trovo che sia impossibile vivere solo ed esclusivamente di controllo e logica, e anche questo personaggio, nonostante la situazione in cui si trova, prima di poter ritrovare uno scopo nella vita, dovrà riequilibrare se stesso ed accettare questo "dono" che gli è stato concesso (non si sa ancora bene perchè :rolleyes: :P ).
Se fosse realmente e unicamente solo un uomo controllato e logico non sarebbe nemmeno Severus Piton.



CITAZIONE
Più che altro sarà per me difficile immedesimarmi. Purtroppo trovo sempre questa una cosa fondamentale perchè l'autore mi abbia sempre "con sé"... non so come altro riuscire ad esprimermi per farti capire.
Cerco di spiegarmi meglio: io leggo FF solo ed esclusivamente per trarne emozioni (la motivazione è troppo personale perchè la possa scrivere qui, quindi non te la darò, ma non perchè non voglia farlo... non prenderla come una volontà reticente!)! Per cui dover sempre ragionare può portarmi a perdere interesse. Ma, visto che sei tu, farò del mio meglio per fare in modo che anche questo razionalissimo Severus possa entrare nella mia testa oltre che nel mio cuore.

Teoricamente, se il Severus della Rowling, con la sua perenne maschera sul viso, ha attecchito, dovrebbe attecchire anche quest'uomo, "l'erede" di una personalità morta ma, nonostante tutto, ancora in vita e con nuove sfaccettature, acquisite proprio dal contesto narrativo diverso in cui l'ho calato.
Non è più il Severus della Rowling (e mai potrà esserlo) non è un altra persona, ma è una via di mezzo. Il parto di un nuovo piano di esistenza, dove tutte le carte si rimescoleranno e la vita pretenderà l'ennesimo adattamento del personaggio.
Per Severus questo è un salto nel buio, ma credo che avrà sufficiente coraggio per farlo e per uscirne vincitore.



CITAZIONE
Sì, spiegato in questi termini effettivamente la situazione si evolve in modo del tutto razionale.
Quello che mi ha fatto pensare è che tu con il ragionamento e io (magari sbagliando a interpretare ciò che tu avevi scritto ed intendevi significare) coi sentimenti, abbiamo portato Severus a fare la stessa cosa spiegandola in due modi completamente diversi. Trovo la cosa quantomeno particolare. E forse, davvero ci starebbe bene una bella discussione!

Non mi tentare...



CITAZIONE
Vedi? Questa spiegazione è più che logica...


In parte, ma non completamente. La SENSAZIONE è stata quella di un uomo che ama i libri. Sarebbe stato molto più logico controllare sui testi (che ancora non mi sono degnata di riprendere in mano... :ph34r: )



CITAZIONE
io ho cominciato a pormi questa domanda dopo che ho letto questo suo amore per i libri in praticamente tutte le FF che sto leggendo, mie incluse. Mi piacerebbe sapere il parere anche delle altre su questo argomento!


Qui partirà un'altra discussione, mi sa :woot:

CITAZIONE
E... mah, per la Settimana Enigmistica sono un pò scettica! Sprofondato nella poltrona di cuoio di Spinner's End con un paio di occhialetti quadrati appoggiati sul naso adunco?
Ci vedo di più Silente! :lol:


:lol: :lol: :lol: Sì, con le Cioccorane a portata di mano :lol:



 
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Helèna Velena
view post Posted on 24/8/2010, 00:05




Ciao a tutti!! Sono pronta ad iscrivermi a questa sfida da ritardataria, consapevole di dovere prendere la rincorsa per inseguire il gruppo (chissà che cosa c'entra questo paragone ciclistico?) :blink:

Premetto che vado contro la mia natura e a quella del "mio" Severus per come l’ho interpretato finora, pensando ad un Severus che sopravvive, che ama Lily, che si rifà una vita felice e si innamora (le considerazioni su questi punti consisterebbero in una serie di conati e di suoni onomatopeici gutturali, ed eviterò di riportarli J).
Eppure cercherò di sviluppare questi propositi. Come dice qualcuno (La Perfida :D Ida) sono sadica a sufficienza per riuscire a tormentare Severus anche in mezzo alla più mielosa felicità!!

Passo dunque al racconto e al primo capitolo, che è una specie di prologo (gli altri saranno più lunghi). Devo dunque rimontare, ma nelle poche esperienze di scrittura che ho avuto il primo capitolo lo faccio sempre più corto.
Siccome devo impostare ancora la maggior parte delle idee non leggerò subito i lavori degli altri partecipanti, per non farmi influenzare. Prometto che a tempo debito leggerò e commenterò profusamente, e rimonterò anche questa distanza.

Byebye
Elena

Titolo: Fa lo stesso
beta-reader: -
Autore/data: Helèna Velena
Tipologia: Long fic
Rating: per ora per tutti
Genere: Introspettivo, Comico.
Personaggi: Severus Snape, Minerva McGranitt, poi vedremo
Pairing: - Severus/Sorpresa (ci saranno credo diverse donne ad orbitare attorno al nostro)…
Epoca: post settimo libro
Avvertimenti:
Riassunto: “Non era pronto. Voleva vivere. Adesso perseguiva un nuovo disperato scopo, che lo reclamava prepotente all’esistenza: evitare la morte, scongiurare la propria beatificazione..”
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia é invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.


Indice del racconto

Capitolo 1 - Sopravvivere alla propria beatificazione
Capitolo 2 - Sopravvivere al vuoto
Capitolo 3 - Sopravvivere alle acque chiare
Capitolo 4 - Sopravvivere alla propria carriera




Fa lo stesso

Capitolo 1 - Sopravvivere alla propria beatificazione
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Steso nel suo lago di sangue, in una pozza del suo stesso sangue, il corpo immobile di Severus Snape giaceva abbandonato sul suolo spoglio, impastato nella polvere.
Così smembrato e derelitto, sembrava l’avanzo di un pasto.
Non rappresentava nulla di più di questo, ormai, in termini strettamente pragmatici: il serpente Nagini l’aveva azzannato a morte e ricoperto di bava, ma non lo aveva mangiato.
Già!
La sua vita si era interrotta.
Potter se n’era andato.
In un luogo vuoto, tra l’essere e il non essere, lo smaliziato intelletto del mago si trovava assorbito dalle innumerevoli incognite del trapasso, ma ancora tentava l’azzardo di risolvere in autonomia la propria sorte.
Stava a lui decidere.
No, non era pronto.
Una volontà disincarnata, veloce come il pensiero, fece appello alla bacchetta magica che poteva riportarlo indietro.
“Morsus Assanentur… Morsus Assanentur…”
Per chi lo avesse conosciuto bene, poteva dirsi una mossa prevedibile; figurarsi che Snape non si fosse inventato un Incantesimo di Guarigione contro il morso di Nagini!
Ma nessuno lo conosceva così a fondo.
Lo Spirito sospirò incorporeo, indeciso.
Il repertorio degli Assanentur, naturalmente, si era accresciuto negli anni con regolare costanza, in parallelo alle minacce sempre nuove.
Snape sapeva da sempre che quel serpente abulico e inespressivo riusciva capace di profondi sentimenti, quando voleva, e di assoluti rancori, e che comunque, da sopra le sue spire, quegli occhi da rettile lo odiavano.
Tra gli altri.
E aveva sempre sentito che prima o poi Nagini avrebbe cercato di ucciderlo.
“Morsus Assanentur… Morsus Assanentur…”
Tornare?
Ma no.
Finalmente era finita.
La sua chiaroveggenza di Spirito vedeva con cristallina precisione attraverso le linee del futuro. Il Mondo Magico era salvo, la missione era compiuta.
Anche per Potter sarebbe finita bene.
Con le ultime energie Snape gli aveva tramandato i ricordi e le informazioni necessarie, le forze all’opera si erano riunite, e già si distinguevano gli esiti ultimi di ogni battaglia, da dov’era lui.
“Non… proprio… le ultime… energie…”
Ne rimaneva ancora qualcuna per tornare, se l’avesse davvero desiderato.
Ma no.
Finalmente era libero dalla vita, dai suoi giorni così amari, e l’arcano istinto di Spirito gli diceva che, a conti fatti, l’anima eterna di Snape aveva pagato ogni sua colpa, saldato ogni debito, e che non sarebbe finita all’inferno.
Aveva sacrificato la propria vita (per quel che poteva valere) e gli Eterni Numi sembravano considerare moltissimo questo genere di sacrificio.
“Difficile… che mi potesse andare… meglio di così… pagando così poco…”, pensò dall’al di là un imperituro sarcasmo disincarnato.
“Morto, finalmente. E… redento…”
Ma una diffidenza soprannaturale, che aleggiava nell’aria torbida ancora intrisa di sangue, lo tratteneva dall’incamminarsi verso la dipartita finale.
Era per…
“Lily!”, realizzò all’improvviso.
Per la donna che aveva amato più del proprio orgoglio, più di qualsiasi ambizione, fino al fondo della dannazione e fino alla vetta della redenzione.
Ma ora…
Trovarsela in cielo, in compagnia dell'odiato James Potter…
Lo Spirito Immortale si adombrò.
Perché, certo…
Lily se l’era sposato in vita, il Potter, aveva concepito con lui un amatissimo figlio eccezionale, il Prescelto Liberatore del Mondo Magico…
Era logico concludere che avrebbe passato l’eternità col marito, e non certo con Snape: solo una specie di amico d’infanzia, lasciato indietro al primo sbocciare del fiore che lei rappresentava, al sorgere dell’alba della sua femminilità.
Tirando le somme il Paradiso non contava nulla di per sé, perché per Snape il Paradiso non valeva una sola parte di lei.
E sarebbe stato anche troppo fortunato se l’immortale Spirito di Lily avesse dato allo Snape Numinoso l’equivalente ultraterreno di un bacetto sulla guancia, di una pacca sulle spalle… Mentre lo Spirito di Potter, sicuramente convocato in essenza alla loro riunione, gli avrebbe teso una amichevole stretta di mano, di eterea ma ripugnante sostanza.
Dannazione! Cosa poteva esserci di peggio di questo!
“Sicuri… che non è l’inferno, il mio… destino?”
Sussurri di cori luminosi gli assicurarono di no.
“Allora… direi che… fa lo stesso…” rispose lo Spirito Trascendente, calcolando le mortali conseguenze.
Non era pronto. Voleva vivere. Adesso perseguiva un nuovo disperato scopo, che lo reclamava prepotente all’esistenza: evitare la morte, scongiurare la propria beatificazione.
Costasse quel che costasse!
“Potrei sempre… creare degli Horcrux e rendermi immortale come ha fatto Voldemort, pur di allontanare… questa sciagura…”
Sì, e dannarsi l'anima da capo. Ma per prima cosa doveva tornare giù.
Pesanti imprecazioni disincarnate precipitarono lo Spirito di Snape nella propria carne e nel proprio sangue.
“Morsus Assanentur… Morsus Assanentur… Maledizione, Severus… sopravvivi! Morsus Assananetur… Forza, dannazione!”
La vita già tossiva nella gola squarciata, e Snape si risvegliò di soprassalto, vomitando come un affogato nella sua pozza di sangue e bava.

Vai al: Capitolo 2 - Sopravvivere al vuoto

Edited by Helèna Velena - 19/2/2011, 17:03
 
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view post Posted on 24/8/2010, 08:26
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I ♥ Severus


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Sono felicissima che tu abbia infine ceduto alle mie insistenti richieste, Helèna, e sono sicura che mi divertirò un mondo leggendo la tua fic, ma anche soffrirò terribilmnete con il povero Severus.
Già il titolo del primo capitolo è uno sballo!


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:34
 
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view post Posted on 24/8/2010, 14:47
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I ♥ Severus


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Ecco la mia risposta ai commenti di Monica sui miei primi due capitoli.

CITAZIONE (kijoka @ 21/8/2010, 22:34)
Ida - Occhi verdi - 1 Inganno d'amore

E qui mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. In un attimo mi hai precipitato dentro la realtà di Severus, dentro un momento che non riesco mai a rileggere, dentro a un momento che non desideravo rivivere: il momento della sua "morte".

Però questo è un modo di rileggere completamente diverso, che, visto che sai bene come finirà, dovrebbe dare consolazione e non rinnovare il dolore. In un certo senso, questa storia, ma il discorso è allargato alla sfida in sé, serve proprio “cancellare” quel brano e la sua morte!

CITAZIONE
Non oso pensare a cosa deve provare Severus in questo momento!! Lily che lo chiama, che lo tocca, che lo cerca... adesso che non c’è più tempo! Perchè penso che si renda conto che sta morendo...

In questo momento Piton non è in grado di ragionare, proprio perché è troppo vicino alla morte, ma nei prossimi capitoli troverai di nuovo questa scena rivista nei suoi pensieri, là dove, invece, sarà in grado di ragionare e cercherà ricordare e capire bene cosa è successo.

CITAZIONE
IL riassunto della scena che si presenta agli occhi di Isabel è davvero un piccolo capolavoro!
Ma come fai? Tre righe e nella mia testa nasce un fotogramma di film e io sono lì, in mezzo a tutto, e osservo dall'interno la scena che si svolge attorno a me!

Grazie! In questo caso, però, non credo che il merito sia mio, bensì di JKR: è stata lei che ha scritto quella scena che noi tutte abbiamo immaginato leggendo il libro. Per me è stato molto facile richiamarla alla mente!

CITAZIONE
Terribile la tensione che sai creare. Mi rendo ben conto che tutti saranno in grado di capire che l’incantesimo andrà a buon fine (per forza... se no come fai a continuare la storia? E’ questione di logica, no?), ma tu sei stata capace di tenermi sulla corda anche così!

*Ida è molto soddisfatta di sé dopo aver letto le tue parole!*

CITAZIONE
Questo avvicinare la vita alla Natura mi piace tantissimo. Un legame profondo che viene intensificato dalla magia. Molto intrigante e nello stesso tempo misterioso. Affascinante.

Questo è uno spunto molto importante e sarà uno dei temi principali della 2° parte della storia e... non posso rivelare altro!

CITAZIONE
Ohhhhhhhh, splendido! Severus svegliato, come nelle favole, da un bacio di chi lo ama!

Ehehe... effettivamente a questo non avevo pensato, ma è proprio così! Mi sa che potrei usare questo spunto in un futuro capitolo...


CITAZIONE
Capitolo 2 - Limbo
Siamo solo al secondo capitolo e già lo fai soffrire... bene, cominciamo proprio bene...

Come lo faccio soffrire? E che c’entro io? E’ stata JKR che gli ha fatto squarciare la gola! Io gli ho salvato la vita e lo sto curando!!!

CITAZIONE
Non posso credere che sia morto e stia sognando di averla vicina: anche perchè non andrebbe con la sfida....
Però sei cattivissima a "prenderlo in giro" proprio mentre sta così male...
E’ terribile e dolcissimo insieme percorrere questo sentiero con lui. Un inganno che continua a dargli speranza. Un sogno che è diventato realtà, ma continua a sembrare un sogno.

Già, proprio così, al punto da non riuscire più a distinguere sogno e realta.

CITAZIONE
CITAZIONE
I loro sguardi s’incontrarono, di nuovo, il verde luminoso a fondersi e sprofondare nel nero intenso.

Che frase favolosa!

Grazie! :)

CITAZIONE
Sto cercando di immaginarmi cosa deve essere per lui sentirsi dire da Lily “amore mio”!
Il suo cuore riuscirà a reggere visto che è già così profondamente provato?

Effettivamente credo che Severus ancora non abbia ben capito se è vivo o morto…

CITAZIONE
CITAZIONE
Eppure, per continuare a riempirsi gli occhi e la mente con il suo amato viso, era disposto ad affrontare anche la più atroce sofferenza.

Oh, questo è bellissimo! Mi hai dato una immensa emozione leggendo questa frase, anche se non è bello che lui voglia soffrire per vederla, ma questo pensiero mi ha realmente emozionato.

Stessa intensa emozione anche per me! Infatti su questo discorso ci ritornerò...

CITAZIONE
E come non comprendere lei che se ne va: non è per niente facile vedere soffrire così tanto qualcuno, essendo consapevole poi di essere stata lei stessa a farlo, usando un medicamento che lo aiuterà, anche se è tutto a fin di bene.

Non è facile, certo, ma non sempre le cose sono come sembrano aprima vista…

CITAZIONE
Mi è piaciuto molto anche il passo in cui ti sei agganciata ai suoi ricordi di bambino. Effettivamente ce lo vedo proprio Severus che va fiero della sua ferita, come fosse una medaglia!

Già, proprio così… e poi le prende pure dal padre!

CITAZIONE
E, per me, leggere i suoi ricordi, anche se sono brevi, è sempre fonte di tristezza. Pensare a quanta parte della sua vita ha dedicato a Lily, quanti rimpianti, quante speranze le aveva regalato, quanti giovani palpiti d’amore mai corrisposto... povero Severus, JKR è stata davvero crudele con lui!

Crudelissima e sadica, una vera maestra per tutte noi!

CITAZIONE
Questo, per me, è un vero strazio. La invoca, la chiama... ma come ha fatto quella donna a non rendersi mai conto di niente, ad abbandonarlo, a lasciarlo solo...
Finirà anche questa parte. Lo so te l’ho detto tante volte, ma io continuo ad odiare Lily, con tutta me stessa. Solo il suo nome evoca in me rabbia. Per tutto il dolore che gli ha provocato, le delusioni e le disillusioni che a causa sua ha dovuto subire Severus.

Non crederai d’essere la sola ad odiare Lily, vero? In fondo, questa sfida è una dichiarazione di guerra contro Lily, il nostro personale modo di distruggerla e di rimuoverla dai ricordi di Severus per dargli, finalmente, il meritato amore.
Poi c’è anche qualcuno lo fa sadicamente aspettare per altri dodici anni… :P :P :P

CITAZIONE
Ogni volta mi stupisce, ma anche per me Piton è così: ragiona. Sempre, ogni minuto. Il dolore che lo sta travolgendo deve essere lancinante e lui ancora ragiona.
Adoro questa forza e nello stesso momento la sua innocenza nel porsi delle domande così incredibilmente reali in un momento che potrebbe essere di delirante sofferenza.
E nel contempo si lascia attraversare dai sentimenti. Ciò che prova è come se lo portasse via dalla sua realtà del momento per farlo vivere nella parallela realtà del sogno.

Te l’ho detto: tra dolore e pozioni varie, la sua mente è annebbiata e lui si sforza di ragionare per capire dove diavolo si trova, tra sogno e realtà. “Limbo” è un titolo adeguato, per questo capitolo, non trovi?

CITAZIONE
CITAZIONE
Era stato solo un sussurro e lei non poteva averlo sentito: non voleva svegliarla così presto, voleva che riposasse ancora un po’ dopo tutto quello che, da sola, aveva fatto per lui.

Ah, che infinita tenerezza! Ancora si preoccupa per lei. E’ bellissimo e di una struggente dolcezza.

Il mio Severus si preoccupa sempre… soprattutto di chi ama!

CITAZIONE
CITAZIONE
...rumorosamente a terra, gambe e braccia impigliate con ignominia nel lenzuolo.

OHOOOOOOOOOO... ehm, altro che solo imbarazzo? Che farai succedere adesso?
Già la scena mi intriga e mi rende assolutamente curiosa! ok, leggo...

Mi sono divertita un mondo a scrivere questa scena e me la sono goduta lentamente!

CITAZIONE
Ah, meraviglioso! Severus imbarazzato è una cosa che varrebbe una vita d’attesa!
Inoltre qui è terribilmente dolce.

Sì, dolce oltre ogni dire, lui sempre così rigido e controllato, così sicuro e superiore, e ora alla mercé di uno stupido lenzuolo! Povero tesoro… :wub: lui che una donna non l’ha mai vista nuda!

CITAZIONE
Lei è veramente grande, un mito di donna, non so che altro dire! Mi è piaciuta la risposta, mi è piaciuto il modo di fare e anche la scelta di dargli il pigiama come fosse una ricompensa per il bimbo che si comporta bene! Impagabile!

Isabel ringrazia! ;)

CITAZIONE
Uhhhhhhh, e adesso lo sgrida. Situazione stranissima per Severus, un durissimo colpo alla sua dignità, già messa abbastanza in gioco visto che si trova a terra, nudo, coperto (male) da un lenzuolo! Sei stata ancora una volta cattiva con lui, però!

Se non ne approfitto ora, per farlo strapazzare da Isabel, quando mai? Presto si riprenderà del tutto e i giochi diventeranno più difficili…

CITAZIONE
CITAZIONE
...chissà perché, ma per un attimo aveva avuto l’impressione che Lily avesse temuto che questa eventualità si fosse già verificata.

E, per finire, un mistero. Queste frasi sono piene di cose non dette. Un indizio?

Sì, certo, un grosso indizio. Ma presto Severus lo scoprirà… ed i lettori con lui.

CITAZIONE
La lettura è volata, vuoi anche i numerosi stacchi e diversi episodi, ma volevo continuare, volevo scoprire come la situazione era stata gestita, volevo vedere cosa succedeva quando lui fosse riuscito ad aprire gli occhi, volevo scoprire i suoi pensieri su Lily (anche se mi fanno sempre stare male, fino a quando non la dimenticherà sarà così), così ho letto tutto d’un fiato.

La dimenticherà, Lily, la dimenticherà molto presto, vedrai!



Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:34
 
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Ale85LeoSign
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Ellyson - Capitolo 2: Sette rintocchi

Tuffo nel passato per la nostra Herm, e, di conseguenza, per il lettore, che, volente o nolente, si trova a seguirla passo passo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma il tuo modo di trattare questo personaggio (anche se già di per sé molto più interessante di molti altri.) lo rende ancora più verosimile e credibile, oltre ad arricchirlo con sfumature che, in questo caso, lo rendono un perfetto personaggio adulto e maturo.
Mi è piaciuta molto, anche, Minerva, invecchiata di colpo, gravata dal peso di troppe responsabilità, aggravate dal peso di un paragone che la strega, probabilmente, ritiene di non poter reggere.
Molto intenso, (e direi che è il punto cardine di questo capitolo) il dialogo tra Severus e Hermione. L’ho trovato ben congeniato; i personaggi perfettamente corrispondenti alle reazioni che dovrebbero avere. Severus è freddo, ironico, tagliente, esattamente lui.
E quei rintocchi, che scandiscono il tempo
E il fantasma di Lily… è tremendo come la stai gestendo, è come se fosse una catena, qualcosa che lo trattiene e lo ancora al passato, ed Hermione si arrabbia, rendendosi conto di non poter competere con lei, di poter smuovere il mago da quello strano stato in cui quella foto ha il potere di gettarlo.
Una bella storia, intrigante, resa tale da una serie di cose, dai personaggi, dal contesto e dalla curiosità che spinge il lettore a chiedersi che cosa succederà nei prossimi capitoli.
Non resta che attendere e sperare.

______________________________________
Ida - 2. Limbo


Com’è possibile sopravvivere a se stessi? Io non lo so. E presumibilmente, non lo sa neanche Piton, perché non è lui che si è salvato la vita, ma è stata una donna a farlo. Forse il messaggio di questa storia è che è necessario condividere la propria esistenza con qualcun altro? Lasciarsi salvare, chiedere aiuto, quando la nave affonda? Un capitano coraggioso afferrerebbe il timone e si lascerebbe condurre dal proprio destino, ma quando si vede tendere una mano che cosa potrebbe fare se non afferrarla e accettare quell’aiuto inaspettato?
Perché alla fine questo è stato un aiuto inaspettato per Severus, totalmente inatteso, esattamente come non si sarebbe aspettato di morire. Non è accaduto nulla di tutto ciò, ma, inconsciamente è stato rigettato in un nuovo inganno, forse il più pericoloso della sua vita.
E’ come se non si fosse ridestato all’inizio di questo capitolo. Ancora si trova in una finzione, in un mondo immaginario dove i suoi sogni si sono avverati.
Al suo posto , personalmente (dico "personalmente" perché rivelo le emozioni che questa storia mi ha suscitato.) incanalerei la paura nella rabbia, per non essere vulnerabile come lui stesso appare, e troverei il modo di proteggermi da una realtà che non sembra tale.
E non è vulnerabile solo per le sue condizioni fisiche... è paradossale, ma la reale vulnerabilità è quella che dimostra non fisicamente ma emotivamente, quando nei suoi occhi si riflette l'immagine dell'amata Lily.
Ma questo è Severus e questo è il suo sogno al confine dell’incubo della morte appena scampato.
Ma è corretto permettersi di rimanere intrappolati in un’irrealtà fragile come un vetro incrinato? E’ giusto che qualcuno ci spinga a vivere in un limbo dove ogni cosa è semplice e facile?
Qui non è proprio così. L’apparenza è il sogno, ma è solo la quiete prima della tempesta, un inizio in piano per proseguire con un’irta salita. Si preannuncia uno scontro più con se stesso che con la donna che ha di fronte. Una sconosciuta che veste i panni di un amore perduto.
E anche qui: qual è il messaggio? Che per amore di un'altra persona dovremmo indossare maschere di finzione e modificarci in base alle preferenze altrui? Oppure è necessario un adattamento, uno spirito di convivenza che, prima di poter permettere questa “convivenza” tra due individui estranei, è necessario che una delle due parti ceda (o forse entrambe) per capire le esigenze dell’altra e vedere se sarà in grado di adattarsi ad esse, di limitarsi e di soddisfarle?
Può darsi. Alla fine le finzioni durano sempre poco e le maschere, prima o poi, cadono.
Al momento si può dire che anche Severus non è del tutto se stesso. Ma quella che finge maggiormente è indubbiamente lei. La sua vittoria è il controllo, imbrigliare il suo vero io e lasciare che l’uomo che desidera possa aggrapparsi a un passato che mai e poi mai potrebbe essere in vita, al suo fianco.
Ma prima o poi la logica dovrà superare il sentimento e rivelare l’arcano.
Per il momento è interessante osservare le sue reazioni, così genuine, il primo desiderio di riuscire anche solo a pronunciare quel nome. Questo lo spinge a trovare nuove energie, a guarire per vivere completamente l’estasi di quello strano sogno a occhi aperti.
E’ particolare come giochi sul fatto che Severus ha inseguito un sogno per tutta la vita e qui sembra averlo trovato proprio al confine tra la vita e la morte, tra il nero e il verde, tra l’abisso e la speranza.
Il punto è che finchè Lily sarà presente, lo sarà, per certi versi, anche la morte. E quando questo limbo si frantumerà in schegge di realtà, esse andranno a colpire con una forza superiore a quella delle zanne di Nagini.
La mia domanda è, tornando all'inzio del mio commento: Severus saprà sopravvivere a se stesso e alle illusioni che ha voluto vedere? O quando verrà rimosso il velo dell'irrealtà gli appariranno nuove possibilità che potrà finalmente vedere e toccare con mano?

Attendo i suoi pensieri a mente lucida.
Saranno innegabilmente interessanti...
 
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Mi metto in pari e direi che è anche il momento di dire “Era ora!”
Mi congratulo con tutte voi. Ogni storia è diversa ed appassionante in modo sempre nuovo e mai banale. Tutte avete avuto bellissime idee, molto originali ed è sempre bello vedere un sacco di brave scrittrici tutte riunite per raggiungere un unico scopo: rendere felice Severus!
Sappiate che le recensioni sono a caldo, quindi se vi sembrano un po' strane. Solo un susseguersi di domande a volte la cosa é voluta... rende bene l'idea.

Iniziamo:

In qualunque luogo – Kijoka

All’inizio ero perplessa.
Non perché non mi piaceva, anzi… tutt’altro! Ma perché non capivo come si sarebbe evoluta la storia e io detesto non capire ma, dall’altro capo, mi intriga perché riesce a solleticare la mia fantasia e a riflettere sugli sviluppi futuri.
Dopo aver letto il II capito ho trovato il filo della storia e mi è piaciuto ancora di più!
Lei la trovo molto tenera, dolce nel suo immenso dolore. Ho trovato la descrizione dei suoi stati d’animo bellissima, minuziosa, palpabile, mi sono sentita lei e, per qualche secondo, ho dovuto chiudere gli occhi e pensare “ Dio… Monica… basta farla soffrire così!”.
Mi piaciuto il loro incontro così tragico, la sua gioia, in quel momento così terribile, di sentir il suo nome pronunciato da lui… lui che la salva, non come un cavaliere dall’armatura lucente ma come un’ombra che la osserva da lontano.
Bello… e mi piaciuto ancora di più il secondo, lei che va ad una tomba vuota e lui ancora lì. Un’ombra che la osserva, che la ammira in tutta la sua bellezza, che soffre vedendo il suo dolore.
Una bellissima scena.
E poi abbiamo questo figlio, Russel.
Ammetto che mi ha stupito questo personaggio, non immaginavo che Severus potesse avere un figlio così grande. Ma è suo figlio o lui l’ha solo adottato dopo la morte della madre?
Attendo il prossimo capitolo, nella speranza che, finalmente, i due possano incontrarsi. Che Fay possa vedere rinascere la speranza di vederlo vivo.

Fa lo stesso – Helèna Velena

Geniale.
Non posso dire diversamente perché ho trovato questo tuo primo capitolo veramente geniale!
Questo spirito indeciso se continuare a vivere o passare dall’altra parte. Lasciarsi andare e meritare il paradiso.
Severus è Severus non c’è altro modo per definirlo. Cinico, pungente, così… lui…
La parte finale dove immagine la sua Lily mi ha fatto scappare una risata perché è il tipico pensiero che potrebbe benissimo fare Severus in quella situazione.
Un pensiero razionale nonostante le sue condizioni.
Bene ora che altre sorprese mi riservi?
Attendo il secondo!

Wilde Life – Charlie

E ora? E ora?
Gli ha messo un Bezoar in gola e ora?!?!
Perché non si muove?!?!
Ok… si vede che sono un pochetto ansiosa?
Buono come inizio, promettente, ora voglio proprio vedere cosa fa Severus. Come la prenderà questa sua guarigione, forse, non voluta.
Lei mi piace.
Potevi rischiare di essere risucchiata nella spirale delle Mary Sue ma, fortunatamente, non è accaduto. Sei stata brava a gestire un personaggio che potrebbe diventare Miss Per fettina ma di perfettino non ha nulla e il suo primo gesto poco coraggioso ha subito messo in chiaro questo punto.
Bene, ora lei è tornata indietro, ha preso il Bezoar, gliela messo in bocca (oddio come suona male…) e adesso?
Dai che attendo il terzo capitolo!

Swindle – Rika

Oh… ora lui non ricorda nulla. E adesso?
Insomma come gli farai tornare la memoria? Come riuscirà a ricordare chi è e cosa gli è successo?
E, soprattutto, come si è imbattuto in quella famiglia?
Anche la tua idea è molto particolare, nessuno gli ha fatto perdere la memoria. Potrebbe essere il modo giusto per farlo ricominciare da capo. Una seconda opportunità oppure gli incubi del passato lo tormenteranno ancora. O, peggio, ci ritroveremo davanti un Severus completamente diverso?
I primi capitoli servono per seminare domande, dubbi, incertezze sul futuro. Bene tu ci sei riuscita con quell’ultima semplice frase: Non lo so.
Mi é piaciuta molto anche la spiegazione di Hermione a Harry, il suo modo per aiutare l’amico ad accettare la morte apparente di Severus.
Ho apprezzato le parole di Harry, parole che avrebbe dovuto dirgli molto prima della tragica fine e mi è molto piaciuto quando dice che odiare Severus lo faceva sentire meglio perché , probabilmente, odiare era più facile che cercare di capirlo. Cercare di trovare una risposta più complessa da ricercare.

Occhi verdi – Ida

Allora… come posso dirlo senza sembrare crudele e cattiva?
Isabel mi sta sulle rotule! Forse anche un pochino più in alto…
Tanto lo so che poi mi piacerà, lo so che farà qualcosa, dirà qualcosa che mi farà completamente cambiare idea su di lei! Lo so sei la maestra i questo ma, al momento, mi da fastidio che illuda così Severus.
Anche se è spinta dal suo immenso amore.
Sì sì lo so… sto giudicando in fretta ma, santo cielo, non può distruggere così il cuore di Severus. Fargli credere che la sua dolce, amata Lily sia ancora viva e, per di più, sia innamorato di lui!
Lo so, alla fine lui si è attaccato all’ultimo brandello di vita che aveva in corpo è praticamente tornato dall’oltre tomba. L’hai riportato da noi ma a che prezzo?
Io sono qui… attendo con ansia il punto in cui Isabel diventerà mia amica. Il punto in cui tiferò per lei e per il suo amore.
Ma, al momento, l’unica cosa che voglio fare è mordere le chiappette di Severus da quando è caduto dal letto.
Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto il suo dolore, fisico e psichico.
E quando descrivi il suo amore per Lily…… *sospiro*… non ho parole…


Winterreise – Alaide

Prima cosa: mi congratulo per l’inserimento delle poesie e delle musiche che accompagnano tutta la storia. Sono abbastanza ignorante in materia da conoscere pochissimo le melodie che descrivi così faccio un po’ di ricerca. Mi apro a questo mondo che ho sempre ritenuto troppo lontano dal mio essere e vediamo cosa salta fuori. Alla peggio avrò solo ascoltato della bella musica leggendo una bella storia.
Mi piace la tua protagonista femminile.
E’ concreta, almeno io l’ho trovata concreta… reale in certi punti.
Mi è piaciuta la sua ricerca della perfezione nell’interpretare ogni personaggio, l’immedesimarsi nel personaggio dell’opera. Ed è un po’ quello che facciamo noi quando scriviamo storie. Ci immedesimiamo per fare in modo che ogni parola sia come se fossimo stati noi stessi a pronunciarla.
Sì, mi è piaciuto molto.
Così come mi è piaciuta l’idea di Severus al museo. L’ho sempre immaginato passeggiare per un museo Babbano perdendosi tra donne dipinte e statue di eroi scolpite nel marmo.
E’ stato piacevole scoprirlo anche in questa veste.
Splendida la scena del vento, che in qualche modo tocca tutti. Chi più chi meno.
Ora sono proprio curiosa di vedere come si intrecceranno le loro vie. Come si conosceranno.
Francesca nella Divina Commedia diceva: Galeotto fu quel libro.
Nel tuo caso dobbiamo dire: Galeotto fu quel quadro?


Ultima ma non ultima…

Peccato Mortale – Ale

E che dire?
Il primo capitolo l’ho letto due volte sappilo, perché non credevo a quello che stavo leggendo.
L’hai reso immortale.
Mi hai reso Severus Piton immortale!!
E mo? Come funziona? Non muore più? (grazie al belino se è immortale!!!)
E perché il diavolo lo cerca?
E chi è questa?!?!?!!?
Calma e sangue freddo… analizziamo bene le cose con calma.
La Morte non l’ha voluto (scema la Morte se io fossi in lei non lo mollerei tanto facilmente). E’ tornato ma come ha potuto constare di persona – facendosi pugnalare sto cre… vabbeh – non muore. Le ferite si risanano e torna a vivere.
E’ tornato nella sua casa natia. Si è ubriacato. Si è fatto un sacco di seghe mentali sulla sua vita priva di scopo e poi è apparsa lei.
Senza nome. Senza sapere da dove viene.
E cosa fa? Hanno un amplesso.
Beh sì… chi non vuole un amplesso del genere con Severus?
Ok ok… sto divagando… e poi lei che fa? Si riveste quasi mortificata e con lui ancora intorpidito dal piacere gli dice che il Diavolo lo cerca?
Ragazzi mia ma tu vuoi vedermi morta!
La storia mi intriga da morire.
Apparizioni strane, ombre minacciose e lui così nero e cupo, così perfetto nei dettagli.
Dai dai… quando aggiorni?
 
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view post Posted on 30/8/2010, 20:42
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I ♥ Severus


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Rispondo ad Ale
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 24/8/2010, 22:54)
Ida - 2. Limbo

Com’è possibile sopravvivere a se stessi? Io non lo so. E presumibilmente, non lo sa neanche Piton, perché non è lui che si è salvato la vita, ma è stata una donna a farlo. Forse il messaggio di questa storia è che è necessario condividere la propria esistenza con qualcun altro? Lasciarsi salvare, chiedere aiuto, quando la nave affonda? Un capitano coraggioso afferrerebbe il timone e si lascerebbe condurre dal proprio destino, ma quando si vede tendere una mano che cosa potrebbe fare se non afferrarla e accettare quell’aiuto inaspettato?

Domande interessanti e sebbene non sia male l’invito a condividere la propria esistenza con qualcun altro (io l’ho fatto e mi sono trovata bene) non è questo il messaggio della storia.

CITAZIONE
E’ come se non si fosse ridestato all’inizio di questo capitolo. Ancora si trova in una finzione, in un mondo immaginario dove i suoi sogni si sono avverati.

Direi che la deduzione può essere considerata corretta.

CITAZIONE
Al suo posto , personalmente (dico "personalmente" perché rivelo le emozioni che questa storia mi ha suscitato.) incanalerei la paura nella rabbia, per non essere vulnerabile come lui stesso appare, e troverei il modo di proteggermi da una realtà che non sembra tale.
E non è vulnerabile solo per le sue condizioni fisiche... è paradossale, ma la reale vulnerabilità è quella che dimostra non fisicamente ma emotivamente, quando nei suoi occhi si riflette l'immagine dell'amata Lily.

Non direi che Severus abbia paura: non credo che abbia la lucidità necessaria per poter avere paura. Mentre riconosco che la sua vulnerabilità emotiva è massima, anche se lui non ne ha coscienza.

CITAZIONE
Ma è corretto permettersi di rimanere intrappolati in un’irrealtà fragile come un vetro incrinato? E’ giusto che qualcuno ci spinga a vivere in un limbo dove ogni cosa è semplice e facile?

Temo che in questo momento Severus ancora non sia in grado di scegliere e lascio ai posteri l’ardua sentenza sul comportamento di Isabel.

CITAZIONE
Si preannuncia uno scontro più con se stesso che con la donna che ha di fronte.

Direi che qui sei molto vicina alla verità.

CITAZIONE
Una sconosciuta che veste i panni di un amore perduto.
E anche qui: qual è il messaggio? Che per amore di un'altra persona dovremmo indossare maschere di finzione e modificarci in base alle preferenze altrui? Oppure è necessario un adattamento, uno spirito di convivenza che, prima di poter permettere questa “convivenza” tra due individui estranei, è necessario che una delle due parti ceda (o forse entrambe) per capire le esigenze dell’altra e vedere se sarà in grado di adattarsi ad esse, di limitarsi e di soddisfarle?

Belle domande anche queste, anche se il messaggio non era assolutamente intenzionale. Personalmente propendo per la seconda risposta, ma non lo chiamerei cedimento ma solo disponibilità a venire un po’ incontro all’altro che, ovviamente, dovrà essere reciproca.

CITAZIONE
Ma quella che finge maggiormente è indubbiamente lei. La sua vittoria è il controllo, imbrigliare il suo vero io e lasciare che l’uomo che desidera possa aggrapparsi a un passato che mai e poi mai potrebbe essere in vita, al suo fianco.

Temo che sarebbe solo una vittoria e Pirro… che non porterebbe nulla di buono a nessuno…

CITAZIONE
E’ particolare come giochi sul fatto che Severus ha inseguito un sogno per tutta la vita e qui sembra averlo trovato proprio al confine tra la vita e la morte, tra il nero e il verde, tra l’abisso e la speranza.

Sì, effettivamente mi sono divertita a cogliere l’impossibile…

CITAZIONE
La mia domanda è, tornando all'inzio del mio commento: Severus saprà sopravvivere a se stesso e alle illusioni che ha voluto vedere? O quando verrà rimosso il velo dell'irrealtà gli appariranno nuove possibilità che potrà finalmente vedere e toccare con mano?

Solo leggendo i successivi capitoli saprai…



Ed ora rispondo ad Elly
CITAZIONE (ellyson @ 27/8/2010, 15:48)
Occhi verdi – Ida - Cap. 1 e 2

Allora… come posso dirlo senza sembrare crudele e cattiva?
Isabel mi sta sulle rotule! Forse anche un pochino più in alto…

Peggio di Crystal, dunque? :o:

CITAZIONE
Tanto lo so che poi mi piacerà, lo so che farà qualcosa, dirà qualcosa che mi farà completamente cambiare idea su di lei!

Vedo che ti sei già risposta da sola… :) ;)
Però io sono una fanwriter corretta e vi sto dando molti utili indizi (il primo capitolo ne era saturo e molti altri verranno) per capire chi è Isabel e perché si sta comportando così.

CITAZIONE
Lo so sei la maestra i questo ma, al momento, mi da fastidio che illuda così Severus.
Anche se è spinta dal suo immenso amore.
Sì sì lo so… sto giudicando in fretta ma, santo cielo, non può distruggere così il cuore di Severus. Fargli credere che la sua dolce, amata Lily sia ancora viva e, per di più, sia innamorato di lui!

Sì, sono perfettamente d’accordo con te. La cosa sembra molto scorretta… e forse Isabel è veramente solo una grande stronza egoista.

CITAZIONE
Lo so, alla fine lui si è attaccato all’ultimo brandello di vita che aveva in corpo è praticamente tornato dall’oltre tomba. L’hai riportato da noi ma a che prezzo?

Ma se questo lo rende felice…

CITAZIONE
Io sono qui… attendo con ansia il punto in cui Isabel diventerà mia amica. Il punto in cui tiferò per lei e per il suo amore.

Sei incredibile, Elly, proprio la saggia-pazza che conosco! :) :) :)

CITAZIONE
Ma, al momento, l’unica cosa che voglio fare è mordere le chiappette di Severus da quando è caduto dal letto.

Mi farai morir dal ridere :D :lol: :D … ora ti vedo mentre, a gattoni, lo insegui e lui fugge cercando di coprirsi con il lenzuolo e di sottrarre il suo culetto ai tuoi dentini!

CITAZIONE
E quando descrivi il suo amore per Lily…… *sospiro*… non ho parole…

In che senso? Perché ti piace molto o perché vorresti ucciderlo perché è così cretino d’amarla ancora dopo 20 anni quando lei non lo hai filato neanche di striscio?


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:35
 
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view post Posted on 30/8/2010, 20:58
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Ricordate di individuare con una adeguata dimensione (size medio, ad esempio) il nome dell'autore e il capitolo della storia che commentate, oppure, quando rispondete ai commenti, il nome della persona e il capitolo che vi ha recensito, affinché ognuno possa trovare facilmente ciò che più lo interessa o riguarda.


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:36
 
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Nemesis Snape
view post Posted on 30/8/2010, 21:36




Vediamo, dunque, di rispondere a un po' di recensioni arretrate!

Alaide

Sei, forse, la prima che si è accorta che "Luthien" è collegabile a Tolkien :)

CITAZIONE
Ma ancor di più il fatto che improvvisamente entrino nella mente della protagonista, in un momento che sembra essenzialmente non il momento adatto, dei ricordi (ma in fondo quante volte ricordiamo qualcosa del nostro passato quando meno ce l’aspettiamo? O in un momento non adatto?) che contengono – e qui ti faccio i complimenti perché non hai sprecato un’occasione – altre informazioni: un altro riferimento alla natura “selvaggia” di Arcadia ( Probabilmente sarà fuggita in giardino, dove potrà liberare il suo lato animalesco.) e la presenza del Bezoar, che contiene in sé un buon indizio di quello che la protagonista potrà fare per salvare Severus.

Grazie! Ho voluto Arcadia non come la solita protagonista abbastanza perfetta, che avrebbe negato quei ricordi! E poi desideravo che si vedessero Arcadia e Severus insieme! :D

CITAZIONE
Molto bella e inaspettata la trovata della Giratempo, ma in fondo logica. Pensandoci meglio, senza lasciarmi trascinare dalla lettura e dalla formulazione di ipotesi irrealistiche, sarei potuta arrivarci. Ed è per questo che è doppiamente sorprendente. Non te l’aspetti, ma a pensarci è la soluzione più logica nella situazione che hai descritto

Sai, con questa idea, ero un po' preoccupata: vedendola così palesemente ovvia, temevo che altri potessero usufruito della Giratempo.
Sono stata fortunata :D

Ale

CITAZIONE
Un alone di mistero avvolge questa storia, fin dall’inizio. Mi è piaciuta quest’atmosfera cupa, l’essere gettati fin dall’inizio al fianco di questa protagonista, Arcadia, così apparentemente istintiva, pronta a seguire l’istinto e a combattere la ragione.
Interessante il modo in cui Severus viene salvato, ammetto di non averlo preso in considerazione, ma plausibile e ben definito.
Come inizio la storia mi intrippa abbastanza e sono curiosa di vedere come la porterai avanti.

:stupore: Grazie Ale! A dirla tutta io e il mistero non andiamo molto d'accordo, però spero davvero d'aver dato questa impressione.

Rika

CITAZIONE
Così semplice e terribilmente Potteriano da sembrare possibilissimo.
Complimenti, non mi era neanche passato per la mente!
Bezoar + Giratempo mi sembrano proprio un'accoppiata vincente!
Ottima idea!

*Charlie ringrazia ed esulta con se stessa per non aver avuto un'idea, infondo, così stupida :D *

CITAZIONE
Mi è piaciuto molto anche il nome che hai scelto per la tua protagonista, Arcadia. Saranno i miei studi classici, ma adoro tutto quello che ha un che di greco antico (Arkadia è una regione del Poloponneso, Grecia. Non è detto che ti sia ispirata a questo per il tuo nome, però io l'ho associato subito! XD )

Ti dirò, non sapevo nemmeno che fosse in Grecia (ignoranza mia avanza :cry: -_- ), ma l'avevo preso dall'ononimo poema pastorale di Jacopo Sannazzaro (che non ho mai avuto il piacere di leggere, ma ho visto il titolo nel libro di italiano e mi era piaciuto).

CITAZIONE
Ho apprezzato molto il fatto che la tua protagonista non sia la solita "buona". Insomma, anche se in molte ff ci si ritrova con personaggi originali Mangiamorte in realtà solo sempre buoni - perchè magari sono costretti ecc. ecc...

Ehehe, beh, un Auron non sarebbe mai stato! Ho voluto testare The Dark Side puro per una volta! :D

CITAZIONE
Oltre al fatto che hai lasciato un paio di accenni (il profumo del sangue che a quanto pare gradisce e la frase ironica di Piton sul suo lato animalesco) che mi fanno immaginare la vera natura della ragazza - un Lupo Mannaro, forse? XD

Eheee tutto verrà fuori, pian piano! :)
Grazie ancora!
 
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Helèna Velena
view post Posted on 31/8/2010, 13:11




E con questo dovrei essere in pari, a parte i commenti alle varie storie.

Fa lo stesso

Capitolo 2 - Sopravvivere al vuoto
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Debole come un’ombra Snape si incamminò lungo i passaggi che dalla cupa stanza nella Stamberga Strillante portavano all’esterno, in vista di Hogsmeade. Poi gli bastò seguire i segni di distruzione e le macerie che indicavano la direzione per Hogwarts, dove ormai la Battaglia Finale contro Voldemort, lui lo sapeva bene, si era già esaurita.
“Davvero un bel… percorso panoramico…” biascicò sollevando a fatica i primi passi, mentre constatava di non provare quella soddisfazione mordace che solitamente accompagnava le sue crude battute piene di astio.
Per un attimo la realtà ritrovata gli sembrò senza sale.
Il suo umore era strano, pensò, così privo del familiare e rassicurante peso della coscienza immonda, gravata dalle atrocità commesse.
Tutto riparato, tutto perdonato…
Snape respirava libero, innocente e pulito, e per la prima volta riusciva a guardare al passato senza avvertire staffilate crudeli di rimorso. Poteva alzare gli occhi al cielo senza provare la tentazione di mettersi a strisciare come un verme, sapendo di essere ritornato indietro quale creatura degna, inscritta dalla parte giusta nell’ordine delle cose.
Con l’anima di luce che brillava.
Il sentiero in salita era duro per lui, che aveva perso almeno la metà del sangue, poi recuperato impuro, fatto rientrare nelle vene a furia di sette diversi Assanentur. Si mise a sedere sotto a un albero forzando sulle giunture a malapena ricomposte.
Cosa diavolo avrebbe fatto, adesso? Dove andare? Una certa ansia bruciante cominciò a insinuarsi nella coscienza fragile, rimarginata da poco.
Pensandoci bene, ora era fornito di ancora meno ragioni per stare al mondo… Nessuno scopo di redenzione, nessun progetto di salvezza, nessuna Causa, nessuna Missione.
In passato il pensiero della Morte che avrebbe messo fine a tutto aveva costituito una sorta di conforto, per lui, significando una qualche ragione per tirare avanti. Ma nel momento attuale, debole e pieno di consapevolezze ultraterrene, sapeva ormai che non c’erano motivi sostenibili, per agognare la sua fine materiale.
Aveva l’anima salva, sì, era destinato all’Empireo, addirittura.
Ma persino questo riusciva soltanto a peggiorare le cose. Perché là avrebbe dovuto contemplare per sempre la verità incrollabile che Lily non sarebbe mai stata sua.
Snape maledisse a voce alta la sua vita e chi l’aveva creata, poi chiese perdono al Cielo, pervaso di nuovo pudore.
Ma come un pesce che si dibatte in agonia nel vuoto dell’aria, senza respiro, non ci sarebbe stata consolazione per lui, né gioia possibile, in nessuna posizione tra cielo e terra.
Si alzò a fatica, non sopportava più di scoprire sempre nuove maniere di ritrovarsi fuori posto. Senza nessuno scopo si sentiva vuoto e indispettito, impedito a morire com’era agonizzava dentro a una trappola, incongrua, patetica figura di prigioniero tra la vita e la morte.
Era diretto a Hogwarts, così continuò per di là. “Un posto vale l’altro… fa lo stesso…” si disse cupo. Tanto, nessun luogo poteva veramente accoglierlo.
Aveva un disperato bisogno di ripulirsi dalle incrostazioni di sangue, però, e di un cambio d’abiti. Nella Stanza del Preside almeno si conservavano le sue cose, se non erano andate distrutte durante la battaglia.


Debole. Demotivato.
Con l’anima eterna scoraggiata Snape si affacciò nell’androne semidistrutto di Hogwarts, dove solo una piccola folla si era trattenuta allo scadere delle dodici ore dopo la battaglia.
Sparuti gruppetti di superstiti si davano da fare con le bacchette per rimettere in piedi qua e là qualche angolo del castello. Nei giorni seguenti, la prodiga efficacia degli Elfi Domestici avrebbe riportato ogni cosa al suo splendore.
L’Ombra strisciò all’interno, ringraziando gli inferi di incrociare il proprio sguardo solamente con soggetti sconosciuti. Si spostò in fretta dalla Sala Grande, defilandosi non vista in una stanza laterale.
Nella luce fioca Snape inciampò senza grazia sulle propaggini di qualcosa che offriva poca resistenza: le gambe irrigidite di un cadavere.
Illuminò la stanza con l’esigua Magia che gli era sopravvissuta, e capì di trovarsi nel luogo dove erano stati portati i caduti.
Quello su cui aveva inciampato, lui lo conosceva bene.
“Hmmm… ma quale… spreco…” mormorò fra i denti con leggero disappunto. “Sarò costretto a buttare la scorta di Pozione Antilupo… che serbavo solo per te…”
Remus Lupin nella morte sembrava appena più sgualcito del solito, con qualche graffio aggiunto a solcargli il viso rassegnato.
Non era una sorpresa per Snape trovarlo fra le vittime, poiché, con la coscienza ultraterrena della propria morte, aveva già visto anche questo.
Analizzò il cadavere con invidia.
Non si trattava della consueta acidità e del disincanto. Invidiava quei morti, li invidiava tutti.
Vita e morte facevano lo stesso ormai, per lui, quel confine non era certo importante. Importante invece era avere un porto sicuro da una parte o dall’altra, con un senso e un destino da compiere, un progetto supremo che culminasse nella serenità del per sempre.
Snape invece era bollato dal mai, in entrambi i mondi. Costretto ad invidiare persino quei morti che nella vita non avrebbero sorriso mai più, ma che sapeva ormai felici e uniti in cielo, perché li aveva visti salire impazienti quando era uno Spirito.
Bah.
Il cadavere di Tonks non si trovava più nella stanza, probabilmente la famiglia l’aveva già portato via per celebrare il funerale, una qualche commovente cerimonia.
“E tu… Remus?” insinuò Snape a voce bassa. “Nessuno ti viene a ritirare?”
Il sorrisetto sarcastico che sottolineava la frecciata sembrò quasi fare presa sul cadavere, che parve leggermente indispettito come ai vecchi tempi del loro rapporto, nel quale, senza confessarselo apertamente, sentivano di avere in comune la loro diversità, la loro emarginazione.
Forse sorrisero amaro, complici.
Almeno da quella parte della vita erano ancora due patetici reietti, erano ancora uguali.


Snape dormì con anormale sonno di piombo nel letto a baldacchino della Stanza della Torre, adiacente all’Ufficio del Preside.
Altra spiazzante novità! Motivi?
La stanchezza praticamente mortale.
La coscienza ripulita e la mancanza di minacce.
Una vuota apatia che confinava con la depressione.
Aveva accuratamente evitato il ritratto di Silente, ed era decisissimo a continuare così.
Probabilmente sarebbe solo riuscito a prenderlo a insulti per come il vecchio l’aveva usato, e poi per averlo salvato, il solo ad indicargli, tempo addietro, la vivifica opportunità di espiazione, il percorso del riscatto che gli avrebbe infine liberato l’anima.
Unico a credere in lui, nella sua potenza di strumento pilotabile.
Per la verità, Snape era terribilmente tentato di coprire con un pesante panno nero quella tela magica, sontuosamente incorniciata, così come si fa con le gabbie degli uccelli fastidiosi per indurli a credere che sia notte ed impedirgli di fare chiasso.
“Tu lo sapevi, Albus… che sarebbe finita così?” suonava la domanda inespressa, la cui risposta avrebbe comportato una fondamentale differenza.
“Fa lo stesso…”, si rispose da solo Snape, lui che era stato da entrambe le parti dell’Universo. Qualsiasi cosa potesse uscire da quella bocca dipinta, Snape non era pronto a sentirla, e se riuscì a trattenersi dal mettere il panno nero a Silente fu solo per un residuo senso di rispetto verso la sua carica, se non per la persona.
Rivestito e ricomposto, quasi elegante per i suoi canoni, Snape, con le sue membra dissociate, se ne stava seduto sul bordo del letto; scrutava all’esterno, nel nulla del mondo promesso dal panorama di una familiare finestrella.
Aveva preparato alcuni bauli con le sue quattro cose, come se dovesse andarsene per sempre, senza risolversi a partire; si sentiva provvisorio ed estraneo a tutto come un viaggiatore che non avesse un’idea della meta.
Le cose stavano proprio così, inutile darsi quel tono da turista!
Nel bel mezzo delle sue commiserazioni sentì che qualcuno era entrato nell’ufficio, e fin troppo in fretta venne raggiunto e stanato.
“… Severus?”
Snape fece un sorrisetto vinto, schifato.
“Naturalmente… non potevi essere che tu… Minerva…”
Si alzò in piedi lentamente, stancamente, per un senso involontario di rispetto, rimasto vivo, malgrado tutto, persino al fondo del contegno remoto e glaciale.
Lei era una che non mollava facilmente, e gli sarebbe toccato combatterla con armi spuntate.
“Severus? Allora è vero, sei vivo? Il Ritratto di Lady Barbara Bournemouth non sbagliava, dunque.” La McGranitt sembrava esitante, sulle spine, così lontana dalla sua solita compostezza, che cercava disperatamente di simulare.
“Già… Hogwarts…” mormorò Snape amareggiato. “Il luogo costruito unicamente per mettere… la parola fine al concetto stesso di privacy, dove nessun pezzo d’arredo è capace della minima discrezione…”
“Discrezione?” Sbottò la McGranitt. “Con tutto quel che è successo, col fatto che ti credevamo un traditore, poi un salvatore, e infine morto, tu ritorni come niente fosse nelle tue camere, e mi parli di privacy e discrezione?”
“Queste non saranno le mie camere… ancora per molto, Minerva…”, rispose indifferente il Mago, distogliendo lo sguardo per tentare di levarsi quella tenace avversaria di torno: doveva tagliarla fuori prima che lei potesse entrare nelle sue difese e farle a pezzi, annullando quel poco che rimaneva in piedi della sua vacillante dignità.
No, inutile.
Lo sguardo di Minerva era incendiato d’ira.
Gli si avvicinò a muso duro finché la tesa sporgente dell’ingombrante cappello da strega si piegò quasi del tutto contro di lui, premendo fra le sopracciglia corrucciate, pungendolo col feltro ruvido all’altezza della sua fronte inerme.
Sorprendente. La McGranitt furiosa, roba da non crederci. Snape doveva aver bruciato ogni record di insolenza.
Ma si trovò costretto ad arretrare fino a quando lei lo inchiodò nel vano della finestra, mettendolo letteralmente all’angolo.
Nel tono, non nei gesti, la McGranitt finalmente si ricompose.
“Harry Potter ci ha chiarito il tuo ruolo. Voldemort è stato sconfitto, e molto lo dobbiamo a te!”
Si fece se possibile ancora più vicina.
“Abbiamo vinto, Severus. Siamo liberi! Sarebbe il caso che tu ti mostrassi partecipe, in quest’ora di vittoria.”
Snape inarcò disdegnoso un sopracciglio, il che significava “sarete liberi voi, forse…”
“… E certo ti devo delle scuse, per avere dubitato di te. Finalmente sappiamo chi sei, puoi smettere la tua finzione, se ne hai una.”
Gli puntò un indice imperativo all’altezza degli occhi, appena sotto alla falda del cappello.
“Ma se credi che ti consentirò di oltraggiare te stesso con tutto il tuo odio, e con tutto il disprezzo che sai infliggerti da solo, e se soltanto pensi di poter continuare a farti del male ancora, ebbene, ti sbagli! Non te lo permetterò. Non in questo giorno!”
Ancora scossa dall’ira Minerva aveva gli occhi arrossati e umidi, colmi di affetto represso da vent’anni, e di ammirazione e sgomento per lui, l’uomo impossibile che era sempre stato.
“Non…” riuscì solo ad articolare Snape, vacillando. Gli era rimasto a malapena il guscio vuoto dell’obiezione, senza argomenti, ratio a zero.
Respiro irregolare, da animale braccato; e alla fine della caccia, costretto alle catene.
(Non insistere, ti prego. Non ce la faccio, ho passato il limite. Anch‘io ne ho uno, e al di là di esso mi trasformo fino al punto che potresti persino distruggermi con una parola.)
Ormai irrefrenabile come l’inondazione di una diga crollata, la McGranitt dal canto suo continuò, con voce ormai spezzata dall’emozione: “potrai anche aver trovato il modo di non rendere agli umani sentimenti l‘importanza che meritano, Severus Snape, ma io ti conosco. Ti voglio bene. Non ti lascerò nel tuo buco. Non ti lascio solo contro il nemico peggiore, che, come credo sappiamo bene entrambi, sei solamente tu.”
Respiri sempre più spezzati, andati in pezzi, come le sue catene.
Le parole non avevano ucciso. Avrebbe saputo consegnarsi ad esse, per il proprio bene?
Quasi insieme.
Forse insieme.
Nell’abbraccio abbandonato e commosso si sciolsero l’amaro e il fiele.
E Snape, com’era destino, finalmente capitolò. Si ritrovò senza pelle, senza controllo, iniziò a tremargli persino la mandibola. Da qualsiasi angolazione lo si prendesse, si sarebbe potuto vedere chiaramente il suo essere totalmente perduto, disperato.
Ma ancora cercava di non piangere a dirotto e ci riuscì, con parole quelle sì, prive di qualsiasi sorveglianza.
“Non… difendermi… oltre… Minerva… Tu non sai…”
“Shhhh” tentò di calmarlo lei. “Non posso pensare che esista veramente una vittoria, proprio quando tutto è salvo, tranne te…”
Snape si mise a ridacchiare fra le sue braccia.
La salvezza, proprio la salvezza, oh, sì, era il problema.
Quale… ironico… paradosso.
Ma l’ultima supplica sussurrata in un rantolo, mezzo soffocata di sfida, fu sincera.
“Guidami… fuori… allora… se sai come fare…”
Si staccarono brevemente, e lei lo squadrò da vicino come se lo riconoscesse per la prima volta. Lo afferrò per le spalle, ancora studiandolo, leggendolo più a fondo.
Una muta domanda.
Tu soffri peggio di prima, Severus. Perché?


Incredibile, la McGranitt.
In mezzo allo sfacelo di Hogwarts era riuscita a fare portare su il caffè. Sapeva per certo che alla mattina Snape prendeva solo quello. Ricordava bene tutte le sue abitudini.
Si erano ricomposti entrambi, ognuno a modo suo, il patto era tacito. Finita la colazione sarebbero venuti i discorsi, i propositi, le soluzioni.
Snape non poteva credere di essersi consegnato a lei, come un tempo aveva fatto con Silente (senza contare l’imbarazzo).
Valeva la pena di tornare dai morti solo per umiliarsi così? Un unico momento di debolezza aveva spazzato via tutta la sua indipendenza, tutta la dignità. Il dolore gli aveva fatto oltrepassare la decenza.
Adesso si trovava ostaggio di quella donna implacabile, aspra di natura e così simile per temperamento a un domatore di draghi; e a quanto pareva, si stava anche mostrando capace di riesumare da chissà quale sepolcro interiore una sorta di irriducibile istinto materno, serbato negli anni soltanto per lui.
Chissà cosa gli avrebbe rinfacciato, cosa l’avrebbe obbligato a fare…
Marcia indietro, Severus.
Magari non era poi troppo tardi.
“Minerva…”, attaccò dunque per primo, tossicchiando nell’ultimo sorso di caffè. “C’è tanto da fare, qui. Non perdere tempo… con me. A differenza delle…”, (fece un gesto vago, come indicando intorno con la mano) “… macerie, non posso essere… recuperato…”
“Oh, sciocchezze Severus!” replicò lei, secca come una sferzata. “Non ti tirerai indietro. Puoi essere ricostruito come qualsiasi uomo. O come un qualsiasi muro crollato di Hogwarts, se preferisci. Del resto, ne fai parte.”
“Ne farei… parte? Credevo di essere qualcosa di più di un contrafforte o di un capitello… O perlomeno… sono leggermente più complesso, ti darei maggiori problemi, sappilo. E… meno soddisfazioni, probabilmente…”
“Severus?”
“Hm?”
“Devi assolutamente restare al mio fianco, qui ad Hogwarts. Non ho difficoltà ad ammettere di aver bisogno di te, in questa situazione, ma tu hai altrettanto bisogno di me, se non di più! Altrimenti mi vuoi spiegare perché ti saresti messo a tremare come un anatroccolo smarrito, come è successo prima? Significa qualcosa, dopotutto!”
Anatroccolo… niente meno…
Ecco cosa! Glielo avrebbe rinfacciato in eterno, dannazione!
Severus sospirò di fastidio infinito, rinforzando la replica col suo disfattismo velenoso.
“Non hai pensato… Minerva… che fosse solo… un calo di zuccheri? Nemmeno lo ricordo quando ho cenato… per l‘ultima volta…”
“Ma che tipo esasperante!” pensò già stufa la McGranitt.
Anche lei si trovava vincolata da quella nuova intimità, e non era certo preparata. Ma come diamine faceva Silente a contrastare tutta quella carica negativa? Severus era un osso duro, e lei doveva esserlo di più!
“So riconoscere un calo di zuccheri, quando ne vedo uno! Non puoi certo restare da solo, e andartene chissà dove. Sei messo male, Severus, e dovresti affrontare la cosa, lasciarti aiutare, come del resto mi hai chiesto tu stesso addirittura implorandomi, oserei dire.”
Snape non reagì al “messo male”, né al resto.
Se lo meritava.
Era fuggito dal Paradiso, nientemeno. La definizione calzava, non poteva negarlo.
E poi non ritrovava energie, non poteva lottare più a lungo contro di lei, così palesemente depresso.
“Sai, Minerva, hai… ragione”, rispose al margine del silenzio, con tono sottile.
“Ma a questo punto dovresti sapere… che ieri in realtà sono morto, e che la Grazia del Cielo mi ha… accolto. L’ho trovata repellente e inadeguata al punto tale da preferire la vita. Persino questa vita… la mia…”
La McGranitt sbiancò a quelle parole. Tutto questo andava mostruosamente oltre, troppo al di là dell’umana esperienza, persino per lei, per la sua saggezza di personalità incrollabile.
Si aggiustò gli occhiali balbettando qualche monosillabo, in estremo disagio, ma la fede caparbia da Grifondoro le suggerì subito, ancora una volta, che le regole dell’Universo erano le stesse addirittura per Severus, e che qualcosa si sarebbe pur potuto tentare.
“Ora, Minerva…”, proseguì Snape con tono mortale, “sarai capace di indicarmi una valida alternativa al Regno dei Cieli? Perché questo anatroccolo aspetta… le tue parole illuminanti!”
Snape rivelava uno sguardo fulgido e terribile, come se fosse tornato invitto dal Giorno del Giudizio con la perfezione morale di un Angelo Vendicatore, che proponesse un disegno di dannazione.
Ecco, l’aveva detto.
Si accasciò sulla sedia, definitivamente svuotato, di nuovo rassegnato.
“Forse non saprai dar risposta ad ogni cosa, Minerva, tuttavia… resterò. In fondo, per non avere alcun futuro… un luogo vale l’altro, fa lo stesso…”
Disarmante.
Inaccettabile.
Terribilmente inappropriato.
Minerva McGranitt sapeva reagire solo così, perché comunque la fortuna stava proprio nel fatto che sapesse reagire.
Almeno il primo paletto era fissato, pensò, Severus sarebbe rimasto ad Hogwarts. Recuperò la forza e la presenza per sorridere di quel suo modo arcigno senza che si notasse troppo, come era solita fare quando metteva a segno un punto importante.
Cosa poteva rispondere, però, in una situazione assurda come quella? Una legge universale del buon senso, adatta allo scopo, lei naturalmente la conosceva; e con fatica, e non senza un certo sgomento, trovò la strada per tornare in trincea.
“I piccoli problemi servono per coprire i grandi problemi, Severus. E per risolverli, inoltre, aggiungerei. Questa scuola può darti ancora molto, ma tutto ciò che ti serve è riottenere il più in fretta possibile il tuo posto nel mondo, occuparti di qualcosa che ti tenga impegnato.”
Snape non disse niente. Aveva abbassato la testa e si era messo a fissare ostinato le proprie scarpe, con quel suo nuovo sguardo limpido e pudico, senza più doppiezze eppure oscuramente sconsolato.
Comunicava sensazioni spiazzanti, e dava vertigine, vederlo seduto lì, come appoggiato distrattamente sulla sedia, quasi fosse un oggetto fatale preso in prestito da un altro mondo.
La McGranitt non aveva i mezzi per capire lo strano caso di un uomo riscattato dai più terribili delitti, che viveva in una realtà vuota solo per rifuggire la morte e il proprio squallido Paradiso.
Nessuna volontà né tensione nervina lo animavano più. Faceva piuttosto pensare a un sacco vuoto, e appariva perdutamente avvilito. Ma come poteva essere Severus, quello?
Toccava a lei.
Aveva raccolto il gatto nel temporale.
L’avrebbe salvato anche se graffiava.
“Bene, Severus”, si risolse infine a dire la McGranitt. “Stabilito che rimarrai qui, resta da vedere che cosa potresti fare.”
Eco assente di una reazione indifferente, lo sguardo di lui trasognato nell’incubo.
“Sei sempre il Preside, se non vado errata.”
A quelle parole Snape incrociò le braccia contrariato, e una smorfia sardonica si riaffacciò finalmente all‘esterno.
“Naturalmente…”, rispose piccato. “Davvero una bella carriera. Un Preside-fantoccio posto in carica da Voldemort… col merito di avere ucciso il proprio predecessore…”
Poi ritornò cupo, pensieroso.
“Quel posto spetta a te, Minerva”, continuò. “Da anni, come… doveva… essere…”
“Chi può mai dire cosa doveva essere?”, mormorò lei, leggermente sconcertata. Ma in meno di un secondo prese possesso con cupido orgoglio della sua nuova carica, eretta e impettita come una pavoncella avicola nella stagione degli accoppiamenti.
“Tornerai ad insegnare, allora”, proseguì. “Non posso affermare che gli allievi abbiano davvero sentito la tua mancanza, ma di certo non mi domanderò ragione del perché! Ringraziando il cielo, è proprio questo, ciò che ti ci vuole.”
“Lasciando da parte il Cielo… la mia salvezza consisterebbe… in quei mocciosi ignoranti… secondo te?”
Snape se possibile appariva ancor più apatico e indifferente.
“Piccoli problemi, Severus, faresti bene a ricordartelo. Loro te li assicureranno in dosi sufficienti, anzi, massicce, ne sono convinta.”
“Ovvio…” articolò Snape, precipitando in una sensazione familiare, come di budella che si annodavano.
La McGranitt passò quindi a snocciolare, da noioso Preside fatto e finito, le più urgenti difficoltà della Scuola, a partire dal problema delle cattedre scoperte.
“Charity Burbage, mi rammarica dirlo, ha fatto la fine che sappiamo”, intonò decisa, sempre più invasata, “e perciò Babbanologia è vacante. Ma anche Trasfigurazione, a questo punto: se devo occuparmi della Direzione di Hogwarts, non potrò certo dare alla materia l‘attenzione che merita.”
Snape annuiva sospettoso, ma tutto sommato conveniva con lei, del tutto indifferente al proprio destino. Era precipitato troppo in basso per il momento, e non avrebbe saputo volere, né tanto meno dire.
“Poi c’è sempre Pozioni, a cui pensare.”
La McGranitt era lanciata a briglia sciolta.
“Con il cessato pericolo anche Lumacorno partirà da Hogwarts. E’ convinto di tornare alla sua sciocca vita da gaudente. Ieri sera l’ho sentito vantarsi per come sarebbe andato ospite nella villa del Presidente di non so quale importante squadra di Quidditch…”
“Patetico…” fu il commento che si vide passare negli occhi cerchiati di Snape, anche se ormai lui non diceva più niente.
“… E poiché non giudicherei appropriato riconfermare Amycus Carrow come Professore di Difesa Contro le Arti Oscure, oserei dire che quella cattedra potresti infine prenderla tu.”
Nessuna risposta. Il nulla si sarebbe mostrato certo più entusiasta. Più presente, comunque, per così dire.
“Severus?”
“Hm?”
“Che ne dici?”
“Ma sì, va bene… fa lo stesso…”
“Come sarebbe fa lo stesso, cosa c’è?”
“Che vuoi che… importi…”
“Oh, Severus, per amor del Cielo!”
Pessimo argomento da tirare fuori con Snape, l’unico a sapere per certo come non ci fosse nessun amore, nel Cielo.
Sprofondò ancora una volta dentro di sé, nella contemplazione delle proprie scarpe.
“Difesa… Contro… le Arti… Oscure…”, scandì alla fine di una lunga riflessione, in uno strano modo ritmato, col tono sommesso e monocorde di una pendola.
“Non c’è più niente contro cui difendersi, Minerva. Vorresti forse farmi sentire… ancora più inutile? Ancora più… ridicolo?”
Già si immaginava nell’aula ombrosa, come la tardiva caricatura di ciò che un tempo aveva desiderato di conquistare.
“Ma ci saranno sempre i Marciotti, i Folletti, i Mollicci…” provò a insistere lei.
“I Mollicci, puah!”
Per un attimo sembrò che Snape avesse sputato per davvero.
“Farò Pozioni piuttosto!”
“Pozioni? Sei sicuro? Mi sembra di ricordare che non la sopportavi. Certo una materia così poco in vista non penso che…”
“Pozioni… andrà… benissimo…”
Quel sibilo non ammetteva repliche.
Minerva McGranitt poteva dirsi soddisfatta della sua strategia.
Sì, naturalmente, Pozioni sarebbe andata benissimo per riempire il vuoto di Snape con migliaia di seccature e preoccupazioni quotidiane.
Aveva pensato a quella materia fin da subito, proponendone un’altra con virtuosismo di calcolo, insistendo per Difesa: contava sullo spirito da Bastian Contrario di Snape, sul bisogno che avrebbe avuto di contraddirla, di darle contro.
“In fondo, fa davvero lo stesso” pensò.
Ma gli insegnanti di Pozioni erano più rari e ricercati, e meglio pagati di quel che avrebbe accettato Snape, col suo sdegnoso e già prevedibile “fa lo stesso”.
Si congratulò fra sé, aveva fatto proprio bene a provarci; la sua carriera di Preside era cominciata sotto i migliori auspici.


Va al: Capitolo 3 - Sopravvivere alle acque chiare


Edited by Helèna Velena - 18/10/2010, 14:43
 
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